17 maggio
“Non saper vedere e amare nel mondo che le anime dei nostri fratelli. Anime di piccoli, anime di poveri, anime di peccatori, anime di giusti, anime di traviati, anime di penitenti, anime di ribelli alla volontà di Dio, anime ribelli alla Santa Chiesa di Cristo, anime di figli degeneri, anime di sacerdoti sciagurati e perfidi, anime semplici pure angeliche di vergini, tutte sono amate da Cristo, per tutte Cristo è morto, tutte Cristo vuole salve tra le Sue braccia e sul Suo Cuore trafitto” (D. Orione)
La comunità della Casa Generale ha festeggiato con tanta gioia la Solennità di San Luigi Orione.
La Santa Messa è stata presieduta da Don Fernando Fornerod, Consigliere generale (FDP) e concelebrata da D. Giacomo Cappellano della Casa generalizia (FDP) e da Don Gabrielle, sacerdote del Madagascar. Don Fernando ha condotto la sua reflessione rivisitando le parole di D. Orione scritte nelle lettere che esprimono intrinsecamente il dono profetico del suo carisma sempre nuovo per la Chiesa, ed ha concluso l’omelia con queste parole di D. Orione rivolte a Maria: "Dacci, Maria, un animo grande, un cuore grande e magnanimo, che arrivi a tutti i dolori e a tutte le lagrime. Fa che tutta la nostra vita sia consacrata a dare Cristo al popolo e il popolo alla Chiesa di Cristo; arda essa e splenda di Cristo, e in Cristo si consumi in una luminosa evangelizzazione dei poveri; la nostra vita e la nostra morte siano un cantico dolcissimo di carità, e un olocausto al Signore. E poi… e poi il santo Paradiso! Vicini a Te, Maria: sempre con Gesù, sempre con Te, seduti ai tuoi piedi, o Madre nostra, in Paradiso, in Paradiso” (D. Orione).
Dopo la Santa Messa si è svolto un pranzo festoso a cui hanno partecipato i padri, le consorelle della Casa Provinciale e alcuni collaboratori.
Madre Maria Mabel ha ringraziato tutti per la loro presenza e per la gioia trasmessa dai figli di Don Orione riuniti insieme...che certamente rende felice il nostro caro Padre Fondatore.
Tutta la giornata è trascorsa in un clima di festa con preghiera, canti, messaggi e danze nelle diverse lingue e culture.
Che San Luigi Orione ci accompagni e ci sia guida sempre per “Instaurare tutto in Cristo”.
16 maggio
La Superiora generale, in occasione della Festa del Santo Fondatore, rivolge a tutte le consorelle un messaggio di auguri e di esortazione alla santità!
Carissime Sorelle!
Con sentimenti di profonda riconoscenza voglio farvi oggi un augurio nella Festa del nostro Padre San Luigi Orione!
Ricordare la santità del nostro Fondatore è sempre un richiamo, un rinnovare la vocazione alla santità ricevuta nel Battesimo e radicalizzata nella Consacrazione religiosa, seguendo i passi di Don Orione.
Questo anno con un dono di Papa Francesco che rende questa Festa ancora più illuminata: l’Esortazione Apostolica “Gaudete et Exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Continua...
16 maggio
Nella Vice Delegazione "Madre della Divina Misericordia" le suore hanno organizzato un incontro tra Moviemento Laicale Orionino (MLO) e Figli della Divina Provvidenza (FDP) con lo scopo di presentare la Familglia Carismatica.
L’incontro è avvenuto nella capella Holy Trinity, dove le suore sacramentine partecipano ogni giorno alla messa, pregano le lodi e fanno l'adorazione. Lo stesso incontro è stato organizzato a Caloocan, nella capella Madonna De La Naval, vicino al noviziato con la stessa tematica. A Caloocan sono nati già attivi 2 membri del MLO. Ricordiamo che la comunità di Caloocan è stata aperta con il noviziato nel mese di febbraio del 2018.
La Santa Messa per la festa di D. Orione è stata presieduta da Don Stanislao Achi (FDP) nella comunità del Noviziato alla presenza di tutte le suore.
Le aspiranti e le postulanti hanno rapprasentato il sogno di Don Orione dal mantello azzurro e le novizie la lettera di Don Orione: “Dio solo”, con canti e balli.
Ancora oggi, D. Orione ci ricorda: “I tempi corrono velocemente, e sono alquanto cambiati e noi, in tutto che non tocca la morale, la dottrina e la vita cristiana e della Chiesa dobbiamo andare e camminare coi tempi e camminare alla testa dei tempi e dei popoli, e non alla coda, e non farci trascinare; per poter tirare i popoli e portare la gioventù e i popoli alla Chiesa e a Cristo, bisogna camminare alla testa. E allora toglieremo l’abisso che si va facendo tra Dio e il popolo”.
Mentre celebriamo i 14 anni della sua canonizazione ringraziamo Dio che mantiene in noi la fiamma di un cuore senza confini, perché “Caritas Christi urget nos”.
15 maggio
Il 13 maggio 2018, settima domenica di Pasqua, è stata la giornata scelta dalle comunità «Mater Dei» e «Notre Dame de l’Annonciation» di Andrambato per celebrare la Festa di San Luigi Orione e la Giornata Missionaria Orionina, nella Parrocchia di Ambaniala (Iatosy) dove le Suore prestano il loro servizio apostolico oramai da 20 anni.
In questa data, inoltre, la Chiesa celebra l’apparizione della Beata Vergine di Fatima.
Tante bellissime occasioni, quindi, per ringraziare il Signore.
Il Parroco Padre Jean Michelin Rafanomezantsoa che ha celebrato la Santa Messa alle ore 6.30 del mattino alla presenza di 1200 fedeli, durante la predica ha ricordato le ultime parole di Gesù rivolte agli apostoli: «che siano uno, come noi siamo uno» (Gv. 17, 11-19), sottolineando come sia possibile amore così, senza calcolo e senza interesse, solo con l’aiuto dello Spirito Santo.
Dopo la Santa Messa abbiamo organizzato dei banchetti per la vendita di oggetti sacri: coroncine di rosario, medaglie, etc. per le missioni.
Ringraziamo il Buon Dio per la sua Divina Provvidenza perché ci ha dato il tempo per poter continuare l’opera di evangelizzazione tramite i nostri piccoli gesti e il servizio apostolico portato avanti in questa Parrocchia da tutte le consorelle che in questi 20 anni hanno visitato e portato la comunione ad anziani e malati nei diversi quartieri di Ambaniala.
Abbiamo vissuto questa giornata in clima di famiglia, di amicizia e di comunione insieme al Consiglio della Parrocchia, ai gruppi liturgici e a tutti i fedeli che hanno collaborato per celebrare questa Festa del nostro Fondatore.
Proprio come diceva Don Orione: “Tutto è grande quanto è grande il cuore che dà”.
15 maggio
Si è aperta il 12 maggio a Palermo, presso la Chiesa del Corpus Domini, nell’Istituto P. Messina, la Settimana delle Culture promossa dall’Associazione “Tu sei la città” in collaborazione con l’Associazione “Amici di Padre Messina”.
Nel corso della cerimonia di apertura sono stati presentati gli eventi in programma nella Settimana, tra i quali la visita del rione sant’Erasmo dov’è situato l’Istituto Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina, la visita alla cappella della Madonna del S. Rosario, alla Chiesa del Corpus Domini e agli ambienti storici dell’edificio.
La Superiora della comunità Suor M. Virginia Gandolfo ha rivolto in apertura il suo saluto ai partecipanti a nome di tutte le PSMC. Il Presidente della Commissione Cultura Francesco Bertolino è intervenuto in sostituzione del Sindaco Il prof. Leoluca Orlando.
Ciascuno degli intervenuti ha contribuito ad illuminare sempre più l'esemplare testimonianza di fede e dedizione coraggiosa e generosa verso gli orfani.
I presenti hanno potuto godere anche di un piccolo rinfresco e di un momento musicale.
Nella settimana è compresa anche la Festa di San Luigi Orione che unisce la memoria del 70° di fondazione dell'Istituto di Villagrazia in Palermo da parte del Servo di Dio Padre Giovanni Messina.
11 maggio
Domenica 13 maggio 2018, la Chiesa celebra la 52ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, un’occasione di riflessione sulla potenza della comunicazione nelle relazioni interpersonali e nella società nel suo insieme.
Quest’anno Papa Francesco ha scelto come tema della giornata le parole del Vangelo di San Giovani «La verità vi farà liberi» (8,32) e Fake news e giornalismo di pace.
Il Pontefice inizia il suo messaggio con questa sottolineatura: “Cari fratelli e sorelle, nel progetto di Dio, la comunicazione umana è una modalità essenziale per vivere la comunione. L’essere umano, immagine e somiglianza del Creatore, è capace di esprimere e condividere il vero, il buono, il bello. È capace di raccontare la propria esperienza e il mondo, e di costruire così la memoria e la comprensione degli eventi. Ma l’uomo, se segue il proprio orgoglioso egoismo, può fare un uso distorto anche della facoltà di comunicare, come mostrano fin dall’inizio gli episodi biblici di Caino e Abele e della Torre di Babele (cfr Gen 4,1-16; 11,1-9). L’alterazione della verità è il sintomo tipico di tale distorsione, sia sul piano individuale che su quello collettivo”.
Come PSMC, siamo chiamate ad un impegno sempre più accurato nell’evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione, come voleva il nostro caro padre fondatore:
“Sono nuovi i tempi? Muoviamoci alla loro conquista con ardente e intenso spirito di apostolato. Non esitiamo: gettiamoci alle nuove forme, ai nuovi metodi di azione religiosa e sociale, con fede ferma, ma con criteri e spirito largo. Tutte le buone iniziative siano in veste moderna, pur di seminare e arare Gesù Cristo nella società. Dobbiamo essere santi, ma farci tali santi che la nostra santità non appartenga solo al culto dei fedeli, né stia solo nella Chiesa, ma trascenda e getti nella società tanto splendore di luce, tanta vita di amore a Dio e degli uomini da essere, più che i santi della Chiesa, i santi del popolo e della salute sociale”. (D. Orione)
Alla fine del suo messaggio il Papa, ispirandosi a una preghiera francescana, si è rivolto così alla Verità in persona:
Signore, fa’ di noi strumenti della tua pace.
Facci riconoscere il male che si insinua in una comunicazione che non crea comunione.
Rendici capaci di togliere il veleno dai nostri giudizi.
Aiutaci a parlare degli altri come di fratelli e sorelle.
Tu sei fedele e degno di fiducia; fa’ che le nostre parole siano semi di bene per il mondo:
dove c’è rumore, fa’ che pratichiamo l’ascolto;
dove c’è confusione, fa’ che ispiriamo armonia;
dove c’è ambiguità, fa’ che portiamo chiarezza;
dove c’è esclusione, fa’ che portiamo condivisione;
dove c’è sensazionalismo, fa’ che usiamo sobrietà;
dove c’è superficialità, fa’ poniamo interrogativi veri;
dove c’è pregiudizio, fa’ che suscitiamo fiducia;
dove c’è aggressività, fa’ che portiamo rispetto;
dove c’è falsità, fa’ che portiamo verità.
Amen.
11 maggio
Il 30 aprile a Moramanga è stata celebrata la Giornata Diocesana dal titolo “Colui che pratica la verità è saggio, e la verità ci libererà”. Vi hanno partecipato tutte le Scuole della Diocesi compreso il Liceo St. Jean de Matha, dove le Piccole Suore Missionarie della Carità prestano il loro servizio, presente con ben 60 alunni della seconda media e del primo anno del Liceo.
L’evento è stato caratterizzato dall’organizzazione di attività sportive e di animazione culturale.
La Scuola delle PSMC si è distinta per il numero di vittorie e di medaglie conseguite nelle gare di atletica, football e di basket.
Il tema della Giornata, ispirato al Vangelo di San Giovanni è quello scelto per animare tutto l’anno apostolico nel campo dell’educazione e dell’insegnamento della scuola cattolica in Madagascar. Il messaggio del Vangelo, indicato dal Vescovo Responsabile della Scuola Cattolica nel paese, vuole preparare i giovani a “praticare la verità”, esigenza primaria della nostra vita cristiana e per quanto riguarda gli atleti ciò significa rispetto delle regole, lealtà e soprattutto il rispetto dell’altro!
In realtà la Scuola è impegnata ogni giorno nella battaglia contro l’ingiustizia anche nelle minime cose della vita quotidiana, seguendo sempre la verità che rispetta il diritto umano. Fede – Saggezza – Conoscenza, sono la divisa della Scuola Cattolica in Madagascar. Tutto riparte da questo.
Ringraziamo Dio che è la sorgente di Bontà e dona potere a tutta l’umanità di portare avanti l’opera di creazione e di collaborare all’interno della comunità scolastica. Ringraziamo il Signore che ci ha dato il tempo per realizzare questa animazione sportiva e culturale; e anche la Congregazione e tutti i collaboratori della comunità scolastica di Saint Jean de Matha insieme a quelli della Diocesi di Moramanga che hanno dato il massimo per la realizzazione di questo incontro sportivo.
Le PSMC di Moramanga
10 maggio
Con la devozione e il rispetto che si deve ad una ex Madre Generale che per tanti anni ha guidato la Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, con capacità, con devozione, con totale fedeltà alla Chiesa, nell’amore verso i poveri, i lontani, sempre alla “testa dei tempi”, le Sue Consorelle hanno accolto la salma di Madre Maria Elisa nella Cappellina delle “quattrocento lire” per l’ultimo saluto terreno.
Il suo corpo ormai liberato dalla sofferenza e dal dolore della malattia, è ritornato disteso, dal suo viso sono scomparse le rughe lasciando il posto a quella luminosità che proviene da un cuore puro e da un animo sereno che già contempla la vera Luce.
Attorno alla salma si sono alternati ininterrottamente la Madre Generale Suor Maria Mabel, che in questi mesi Le è stata accanto con le premure di “una sorella, di una madre e di una figlia”, le sue consorelle provenienti dalle Case orionine di tutti i continenti, l’amata nipote Patrizia giunta dall’ Argentina, i religiosi, i dipendenti, i volontari, gli amici. È stata una continua processione di persone per un ultimo saluto, una preghiera un ricordo, con la sensazione che tanta serenità, in un’ora così dolorosa, era l’ultimo messaggio e dono da parte di Madre Maria Elisa.
Mercoledì 9 maggio alle ore 9.50 Madre Maria Elisa, portata a spalle dai volontari del Piccolo Cottolengo, “è uscita” per l’ultima volta dalla storica casa “delle quattrocento lire”, alla mente sono tornate le parole profetiche di don Orione “...da questa Casa si sarebbe diffusa la misericordia e la gloria di Dio in tutto il mondo. Il Signore si serve degli Stracci per fare cose grandi…”, e accompagnata dai Figli della Divina Provvidenza, dalle Sue Consorelle, dai Bambini del Piccolo Cottolengo e da tanti laici ha raggiunto il Santuario della Madonna della Guardia. Il Santuario, gremito da tanti fedeli, l’ha accolta per l’ultima volta, la bara è stata posata ai piedi dell’altare ed è iniziata la Santa Messa celebrata da Don Oreste Ferrari Vicario Generale, concelebrata da Don Renzo Vanoi, Don Achille Morabito, Don Pietro Bezzi, Don Luigino Pastrello, Don Flavio Peloso, Don Primo Colletta, Don Cesare Concas, Don Casarin, Don Bruno Lucchini, Don Luigi Brazzalotto.
Suor Maria Anselma nell’elogio funebre con rapidi cenni ha presentato l’operosità e la spiritualità che hanno caratterizzato tutta la vita Madre Maria Elisa. Nell’Omelia Don Oreste ha saputo cogliere tutto il suo amore verso Dio, verso la Congregazione e verso gli ultimi, il suo saper mettersi in ascolto, il suo saper consigliare, la sua grande profondità spirituale, la sua capacità profetica di leggere e rispondere ai segni dei tempi.
Conclusa la Santa Messa, dopo un attimo di silenzio, le dolci note del Salmo 23: El Señor es mi Pastor, cantato in spagnolo, che Madre Maria Elisa molto amava e che ha recitato fino al termine della sua vita terrena e poi, tanta emozione, si leva nell’aria la fievole, ma decisa voce di Madre Maria Elisa, registrata pochi giorni or sono, con il suo ultimo pensiero per tutti noi, un sereno saluto che lascia nel cuore di ognuno il suo messaggio, il suo Amore incondizionato a Dio e alla sua Congregazione, il suo cosciente e amoroso “consegnarsi” alla Volontà di Dio… un impegno per tutti a proseguire sul suo cammino.
Al termine del rito funebre, Madre Maria Mabel, molto emozionata ha tradotto e letto il messaggio che Papa Francesco Le aveva fatto pervenire sul cellulare in ricordo di Madre Maria Elisa “…io stimavo tanto questa sorella. Le chiedo, per favore, di trasmettere il mio saluto. Ringrazio per tutto ciò che ha fatto per la Vita religiosa con l’esempio della serenità che emanava. Ricordo pure il suo cognome (Armendariz)! Una “mendocina” e da “ceppo buono”! Chiedo che dal cielo preghi per me. Saluto tutta la comunità orionina e vi benedico!”.
Concludendo il suo intervento, Madre Mabel, con un ultimo grazie per tutto il Bene che Madre Maria Elisa ha saputo incarnare, per la luminosa testimonianza che ha lasciato in tutte le persone che ha avvicinato e… un arrivederci in Paradiso.
Don Oreste Ferrari, ha espresso la partecipazione e la Benedizione da parte del Superiore Generale Padre Tarcisio Vieira, che non ha potuto essere presente.
L’ultimo viaggio verso il Cimitero di Tortona, l’ultima benedizione alla bara impartita da Don Achille Morabito e poi viene calata nel sepolcro vicino ad altre Madri Generali che l’hanno preceduta, e a Sr. M. Margherita Balossi, sua madre e formatrice, accompagnata dal Santo Rosario recitato in tutte le lingue, a testimonianza della sua operosità e del suo “cuore senza confini”… e con commozione e con la serenità nel cuore per aver avuto in dono Madre Maria Elisa, il canto del Magnificat, impegno di cammino di comunione della Congregazione perché possa essere sempre espressione dell’Amore salvifico di Dio.
Sulla sua lapide sono scolpite queste parole: “V° Superiora Generale delle PSMC dal 1981 al 1993. Figlia fedele di San Luigi Orione, tutta di Dio e del prossimo. Vera madre per tutti. Donna di speranza, dal cuore grande e sensibile, di larghi orizzonti, prudente, generosa e obbediente fino alla fine. Riposa in pace alla presenza gioiosa del tuo Signore!”
Con la certezza che, come sei stata Madre per tutti sulla terra, lo sarai anche dal cielo… grazie Madre Maria Elisa.
Armanda Sano
Ascolta le parole di Madre Elisa
Articolo di Maria Luisa Ricotti su "OGGI CRONACA"
pdf Articolo su "LA STAMPA" ( pdf 468.44 kB pdf )
pdf Messaggio del Papa ( pdf 195.95 kB)
pdf Necrologio di Madre Elisa (95.05 kB)
pdf Madre M. Elisa (di Armanda Sano) (199.24 kB)
09 maggio
Si terranno a Tortona dal 13 al 16 maggio, i festeggiamenti in onore di San Luigi Orione.
Le celebrazioni centrali si svolgeranno nel giorno della sua memoria liturgica, il 16 maggio, alle ore 9,30 con la santa messa giubilare delle Opere di carità diocesane presieduta da Don Oreste Ferrari, vicario generale dell'Opera Don Orione e alle ore 18 con la santa messa presieduta da Mons. Vittorio Francesco Viola, vescovo di Tortona che per l'occasione festeggerà anche i 25 anni dall'ordinazione sacerdotale.
La celebrazione sarà accompagnata dall'animazione della corale "san Luigi Orione".
04 maggio
Brasília/DF ha ospitato dal 27 al 29 aprile 2018, l'Assemblea del MLO (Movimento Laicale Orionino) Territoriale Brasile Nord. Hanno partecipato un numero significativo di laici orionini provenienti da quasi tutte le comunità del Centro Ovest, Sud-est, Nord-est e Nord brasiliano. Erano presenti anche alcuni religiosi e religiose da diversi Stati.
L'assemblea si inserisce nel contesto dell'Anno del Laicato che celebriamo in Brasile; un'iniziativa della CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile) che ha come scopo quello di stimolare il protagonismo dei laici cristiani nelle comunità cristiane, approfondendo la loro identità, spiritualità, vocazione e missione. Il tema scelto per illuminare l'incontro è stato: "Laici orionini: Chiesa ovunque", in sintonia con l'identità stessa del MLO, che è vivere e trasmettere il carisma Oioniano nel mondo, con la sua specifica vocazione, in comunione con i religiosi e religiose, formando così la Famiglia Carismatica Orionina.
Abbiamo avuto la gioia di avere come relatore Padre Rodinei Carlos Thomazella, Direttore provinciale della Provincia “Nossa Senhora da Anunciação” Brasile Sud, che in mattinata ha sviluppato i temi "Laici orionini nel cuore di San Luigi Orione" e "In condivisione del carisma - una famiglia". Nel pomeriggio è toccato al Vescovo Moacir, vescovo ausiliare di Goiânia, che ha riflettuto sul seguente tema: "Laici e laiche cristiani - discepoli missionari al servizio del Regno. Chiesa in ogni tempo e luogo! ". L'ultima conferenza riguardava la presenza orionina nell’antico Nord di Goiás, oggi Stato del Tocantins, che ha avuto come relatrice, la prof.ssa Miriam Mendes del Collegio Santa Cruz de Araguaína.
L'assemblea si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da don qp8qsumar dos Santos, Direttore provinciale della Provincia Nossa Sinhra de Fátima, seguita dai ringraziamenti del Coordinamento territoriale con parole di incoraggiamento e incentivo ai laici per continuare a portare nel cuore il carisma di San Luigi Orione nelle loro realtà.