18 giugno
In un clima di grande gioia e di raccoglimento è iniziato ieri sera nell’Aula Paolo VI, il Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma, sul tema:“Cristo, tu ci sei necessario!”- La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo.
Papa Francesco ha aperto i lavori accolto dall’interminabile applauso dei fedeli presenti in sala, mentre centinaia di persone seguivano l’evento all’esterno attraverso i maxi schermi. Dopo aver ricevuto il saluto del Cardinal vicario Augusto Vallini è seguita una prima Lettura, quindi la Catechesi del Pontefice, a cui si ispirano preghiere e meditazioni successive incentrate sul Battesimo, l’Evangelizzazione, la vicinanza alla cittadinanza romana, specie ai poveri e ai piccoli.
I cristiani devono dare "priorità ai poveri". Ha detto il Papa aggiungendo, in un discorso largamente pronunciato a braccio: "Questo di andare verso i poveri non significa che dobbiamo diventare pauperisti o una sorta di barboni spirituali! Significa - ha proseguito il Papa - che dobbiamo andare verso la carne di Gesù che soffre. Ma anche - ha sottolineato - soffre la carne di Gesù di quelli che non lo conoscono con il loro studio la loro cultura. Dobbiamo andare là, verso le periferie esistenziali, dalla povertà fisica e reale".
Il Papa ha parlato anche del tema della grazia: “Io non mi vergogno del Vangelo… Da battezzati non siete più sotto la legge ma sotto la grazia”. Partendo da queste parole di San Paolo ai Romani Papa Francesco ha spiegato, cosa significa vivere sotto la grazia e in che rapporto ciò è con l’evangelizzazione. Grazia è la nostra gioia, è la nostra libertà di figli di Dio è la rivoluzione che ci ha cambiato il cuore da peccatori a santi, come San Paolo. Questa grazia dataci gratuitamente dobbiamo donarla altrettanto gratuitamente al prossimo, spiega Papa Francesco. Quindi il riferimento va alla realtà romana e a chi cerca inutilmente speranza da una società che, però, non può darla. “Noi dobbiamo offrire speranza con la nostra gioia”, dice il Papa E come? Con il sorriso e soprattutto con la testimonianza. Testimoniare richiede coraggio e pazienza, le due virtù di san Paolo e di tutti i cristiani, con le quali uscire andando incontro alla gente, a partire dalle periferie esistenziali.
Al termine dell’incontro il Papa ha invitato i fedeli a partecipare alle prossime giornate del Convegno diocesano, quella di oggi si svolgerà nella basilica di San Giovanni in Laterano, poi ha infranto nuovamente il protocollo, evitando di uscire dalla porta laterale del palco per attraversare ancora la Sala Nervi e salutare la folla, sempre accompagnato dal Cardinale vicario Augusto Vallini. Si è quindi avvicinato ai vescovi ausiliari della diocesi, stringendo loro la mano uno ad uno.
Presenti all’evento anche un gruppo di PSMC della casa generale che hanno riportato l’esperienza di una serata indimenticabile, piena di gioia e ricca di tanti e profondi contenuti umani e spirituali trasmessi da Papa Francesco.