05 maggio
Uno straordinario e inatteso numero di partecipanti (circa 40 mila) ha dato vita ieri alla IV Marcia nazionale per la Vita, che è partita alle 9,30 per attraversare le strade della capitale e arrivare a Piazza San Pietro per il Regina Coeli di Papa Francesco. Gli organizzatori hanno voluto ribadire che la Marcia non vuole essere un movimento pro-life, ma un evento, ossia una piattaforma che unisce sul campo, una volta l’anno, gruppi e associazioni diverse sulla base di un comune “No”, senza compromessi ad ogni forma di aborto e di violazione della vita umana innocente.
La Marcia è iniziata con il discorso della presidente Virginia Coda Nunziante, la quale, davanti alla Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri, ha dichiarato che la presenza alla mobilitazione pro-life è «un atto di proclamazione del diritto a vivere dell’essere umano innocente» e «un grido di protesta contro l’ingiustizia commessa nei confronti dei deboli e degli indifesi». «Non si tratta solo dell’aggressione ad una vita umana innocente – ha aggiunto – ma di una violazione della giustizia, di una trasgressione della legge naturale e divina».
All’evento hanno aderito 14 cardinali, oltre a numerosi vescovi, 103 associazioni italiane e una settantina di associazioni di 21 paesi esteri. Presenti anche numerosi politici.
Come ogni anno hanno preso parte alla Marcia anche rappresentanti dei tanti “rami” della Famiglia Orionina: religiose, religiosi, laici, consacrati, giovani e tanti altri che hanno animato con la loro presenza questa bellissima e gioiosa manifestazione.
La prossima edizione della Marcia per la Vita si terrà il 10 maggio 2015.
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