Assemblea Generale delle PSMC (Buenos Aires, 6 - 11 ottobre 2014)
Le PSMC, a tre anni dall'esperienza capitolare, nel contesto del Centenario di Fondazione, in clima di dialogo e di discernimento nello Spirito, celebrano la loro Assemblea generale per:
"ripartire" da Cristo e con Cristo, per Decidere cammini di interiorità più adeguati alla svolta antropologica presente in ognuna e per rinnovare lo slancio apostolico e l'entusiasmo evangelizzatore, sui passi di Don Orione e in sintonia con gli appelli di Papa Francesco.
“… La vostra minima Congregazione religiosa porterà il nome di «Missionarie della Carità», il ché vuol dire Missionarie di Dio perché «Dio è Carità» «Deus Charitas est»; vuol dire Missionarie e di Gesù Cristo, perché Gesù Cristo è Dio ed è Carità: vuol dire Missionarie, cioè evangelizzatrici e serve dei poveri, perché nei poveri voi servite, confortate ed evangelizzate Gesù Cristo. (…)
E prego la bontà di Dio che per l’infinita Sua misericordia si compiaccia versare abbondantemente su di voi ogni sorta di grazie e di benedizioni, e prego la SS. Vergine, Madre nostra, per voi, perché vi dia spirito non di austerità, ma di carità, di penitenza sì, ma di carità, di carità, di carità che tutte vi consumi per il prossimo”.
(Don Orione alle PSMC, 18 agosto 1921)
Sono passati 9 anni dal 16 maggio 2004, giorno importante per tutta la Famiglia orionina, in cui è stato canonizzato san Luigi Orione. Rendiamo grazie a Dio perché attraverso la Chiesa ha riconosciuto la santità del nostro Fondatore e lo ha indicato al mondo come esempio da seguire.
Le parole pronunciate da Papa Giovanni Paolo II in quell’occasione siano la guida per il nostro cammino di santità:
«“Uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo” (At 15,26). Queste parole degli Atti degli Apostoli ben possono applicarsi a san Luigi Orione, uomo totalmente donato alla causa di Cristo e del suo Regno. Sofferenze fisiche e morali, fatiche, difficoltà, incomprensioni e ostacoli di ogni tipo hanno segnato il suo ministero apostolico. “Cristo,
Il cuore di questo stratega della carità fu “senza confini perché dilatato dalla carità di Cristo” (ivi, 102,32). La passione per Cristo fu l’anima della sua vita ardimentosa, la spinta interiore di un altruismo senza riserve, la sorgente sempre fresca di una indistruttibile speranza.
Quest’umile figlio di un selciatore proclama che “solo la carità salverà il mondo” (ivi, 62,13) e a tutti ripete che “la perfetta letizia non può essere che nella perfetta dedizione di sé a Dio e agli uomini, a tutti gli uomini”» (ivi).