14 marzo
Al quinto scrutinio del Conclave, ieri 13 marzo, dal comignolo in Piazza San Pietro è apparsa la fumata bianca. Le campane hanno suonato a distesa annunciando che Roma aveva finalmente il nuovo Vescovo per la prima volta nella storia un sudamericano: l’argentino Jorge Mario Bergoglio
Il nuovo Papa, successore di Benedetto XVI, si è affacciato alla loggia della Basilica ed ha rivolto alla folla di fedeli, che da più di due ore si erano radunati in piazza, un discorso semplice e commovente di ringraziamento per l’accoglienza: “Fratelli e sorelle, buonasera. Sapete che il dovere del Conclave era dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui“: Il nuovo Pontefice ha ringraziato la comunità diocesana di Roma e ha detto di voler fare una preghiera per il Papa emerito, Benedetto XVI. Un Padre Nostro per il precedente Pontefice, che ha preceduto la benedizione, la prima benedizione da Pontefice. Il Papa ha invitato a pregare l’uno per l’altro e poi ha chiesto un favore ai fedeli: la preghiera per il Vescovo di Roma.
Papa Francesco I è una personalità ben conosciuta dalle Piccole Suore Missionarie della Carità. Come Vescovo di Buenos Aires, ha infatti spesso celebrato, nella Casa provinciale argentina le Professioni perpetue e le rinnovazioni dei voti, ha sempre apprezzato il lavoro svolto dalle suore orininie di cui ha voluto fortemente la presenza negli Ospedali della capitale argentina, in particolare a “Santojanni” e Pineyro; come ha ricordato don Flavio Peloso“Papa Francesco conosce bene e stima la Congregazione in Argentina; conosce ed è devoto di San Luigi Orione”.
Presenti in Piazza San Pietro anche alcune PSMC: Sr. M. Ema, Sr. M. del Carmen, Sr. M. Faustyna, Sr. M. Elena, Sr. M. Carla e Sr M. Gabriella, la Superiora della Provincia "Mater Dei" Sr. M. Vilma Rojas, Sr. M. Catherine e altre ancora, il Superiore generale don Flavio Peloso con alcuni laici e FDP.
Tutti hanno vissuto con grande gioia e trepidazione questi momenti che rimangono nel tempo "unici" ed emozionanti, come ci ricorda lo stesso Don Orione che visse in prima persona l'elezione di Pio XII nel 1939.
[...] Fin dalla prima fumata si era ammassata una grande moltitudine in attesa, col cuore sospeso. [...] La Piazza era tutta una festa e laggiù si vedeva come una fiumana che veniva avanti.[...] Ma ecco che, verso le 5 e 30, si vede un po’ di fumo, ed era bianco. E allora un visibilio, voi l’immaginate. Poi cominciò a spuntare un po’ di sole… pareva di sentire il cuore di tutti battere fortemente. Al raggio del sole si diceva che quel fumo della fumata era nero; ma intanto si era diffuso un senso di commozione, per la comune persuasione che il Papa fosse stato Eletto[…] Ad un tratto si vide aprire il finestrone sulla facciata di San Pietro dove è solito comparire il Papa per dare le benedizioni. Fu calato un grande drappo e allora fu un applauso. […] E quando il Cardinale pronunciò il nome di Eugenio allora fu un urlo! […] Per parecchi minuti il Cardinale Caccia Dominioni non poté terminare il nome di Pacelli… solo dopo un po’ allora finalmente poté dire anche il cognome "Pacelli".