19 marzo
Davanti ad oltre 200 mila fedeli e 132 delegazioni internazionali si è svolta oggi la Santa Messa per l’inizio del pontificato di Papa Francesco, che prima della cerimonia ha compiuto un lungo giro per piazza San Pietro a bordo di una jeep aperta per salutare la grande folla.
Durante l’omelia, pronunciata in italiano, il Papa ha prima di tutto ricordato il suo “venerato” predecessore di cui oggi ricorre l’onomastico, ed ha poi incentrato il suo discorso sulla figura di San Giuseppe e il concetto del “custodire”.
San Giuseppe - ha spiegato il Papa - è il «custode» ed esercita questa custodia con «umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende. Giuseppe - ha aggiunto - custode anche della Chiesa vive nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio. San Giuseppe «risponde alla vocazione con disponibilità e prontezza» e il «centro della vocazione cristiana è Cristo», «custodiamolo nella nostra vita, per custodire gli altri e il creato e noi stessi».
Più volte la folla ha interrotto il Papa applaudendolo durante la sua omelia, in particolare quando ha sottolineato con forza che non bisogna avere «paura della bontà» e che «il vero potere» del Papa «è il servizio».
Terminata la Messa il Pontefice è rientrato nella Basilica di San Pietro per ricevere i saluti delle delegazioni straniere giunte a Roma per rendergli omaggio.