08 aprile
Nel corso della S. Messa, con cui ha preso possesso della Cattedra del vescovo di Roma, domenica 7 aprile, papa Francesco, a San Giovanni in Laterano, ha parlato della pazienza di Dio. Entrato nella Basilica, dopo un lungo giro in papamobile, in cui, al solito, ha salutato la gente, abbracciato i disabili, nell’omelia ha detto: “Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia anche se peccatori”. “Dio non è come noi, che vogliamo tutto e subito”, ha spiegato papa Bergoglio, aggiungendo che il Signore ha sempre pazienza, non è impaziente come noi, e confidando: “Anch’io ho visto tante volte la pazienza di Dio”.
Poi, salutando dalla loggia, ha ripetuto espressioni dette altre volte: “buona sera”, “grazie per la compagnia”, “pregate per me, non lo dimenticate perché ne ho bisogno”, “andiamo avanti vescovo e popolo”. Ieri è stata anche la giornata del ricordo di Wojtyla. A San Pietro il Papa lo aveva citato per la Festa della Divina Misericordia, da lui voluta e che si celebra proprio oggi, la prima domenica dopo Pasqua. Nel pomeriggio invece, davanti al Palazzo del Vicariato, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha scoperto, sempre alla presenza del pontefice, la targa dedicata al Papa polacco. Un pezzo di piazza san Giovanni da oggi si chiama "Piazza Giovanni Paolo II".