31 maggio
Ieri Papa Francesco, nell’omelia della S. Messa del Corpus Domini sul sagrato di San Giovanni in Laterano a Roma, ha commentato il vangelo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci dicendo: La parola «solidarietà» non deve spaventare i cristiani, che anzi devono avere ben presente il principio della condivisione: «quel poco che abbiamo» se «condiviso diventa ricchezza». E non ci sia la tentazione di dire «ognuno pensi a se stesso» o anche «non ci facciamo carico delle necessità degli altri», congedandoli con un pietoso: «Che Dio ti aiuti».
L'Eucaristia, ha aggiunto in Papa, è ciò che deve sostenere la vita del cristiano «anche nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi. È nell'Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella dell'amore, scende nella nostra povertà per trasformarla».
Alla celebrazione hanno preso parte numerosi fedeli, nonostante le avverse condizioni climatiche. Subito dopo la fine della messa il Papa ha partecipato, a piedi, alla processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, ha raggiunto la basilica di Santa Maria Maggiore tra due ali ininterrotte di folla. Un lungo corteo aperto dalla croce e alimentato dai gonfaloni delle confraternite e poi da diaconi, sacerdoti, fino ai cardinali, tutti con la candela in mano. Il Papa ha seguito a piedi e a capo scoperto l'ostensorio che invece viaggiava su un mezzo scoperto. Giunto a Santa Maria Maggiore ha impartito la solenne benedizione eucaristica.