24 novembre
Oggi, nella Solennità di Cristo Re, ultima domenica dell’Anno liturgico e conclusione dell’Anno della Fede, Papa Francesco ha presieduto la Santa Messa in Piazza San Pietro attorniato da 1200 concelebranti, e davanti a circa 60 mila persone.
Il Pontefice all’omelia ha esortato la Chiesa e ogni singolo cristiano a riconoscere in Cristo il “centro” della creazione, del popolo di Dio, il centro della storia e dell’umanità. Ma soprattutto, ha invitato ogni cristiano a rimettere Cristo al centro del proprio cuore, nonostante i propri limiti, e con l'assoluta certezza di poter contare sulla Misericordia di Dio.
Tre segni in modo particolare hanno evidenziato il valore di questo momento. In primo luogo, l’esposizione delle reliquie di san Pietro, davanti alle quali i pellegrini di tutto il mondo hanno professato la fede.
In secondo luogo il segno della consegna da parte di Papa Francesco della sua Esortazione Apostolica Evangelii gaudium ai 36 rappresentanti che provengono da 18 Paesi diversi e sono l’espressione dei cinque continenti. E’ un impegno che la Chiesa è chiamata ad assumere. Credere significa anche partecipare ad altri la gioia dell’incontro con Cristo.
Un terzo segno era quello del gesto di carità a favore della popolazione filippina di Haiyan. La fede senza le opere è nulla. Un segno di partecipazione concreta e solidale con quanti condividono la stessa fede e versano in situazioni di estremo bisogno. Un gesto con il quale Papa Francesco si farà ulteriormente presente presso questa popolazione con il suo affetto e la carità dei fedeli.
Durante la preghiera dell'Angelus, Papa Francesco ha voluto esprimere la sua gratitudine al massimo responsabile del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, il dicastero che più di altri si è speso nell'organizzazione degli eventi dell'Anno della Fede: "Non voglio finire senza un pensiero a tutti quelli che hanno lavorato per portare avanti quest’Anno della fede. Mons. Rino Fisichella, che ha guidato questo cammino, lo ringrazio tanto, di cuore, a lui e a tutti i suoi collaboratori: grazie tante!".