7 marzo
La presenza del Papa Francesco alla parrocchia di Ognissanti a Roma è stata una grazia per tutti coloro che in modo diretto o attraverso i mezzi di comunicazione hanno potuto partecipare alla Santa Messa da lui presieduta.
È da meditare la sua omelia che prende spunto dal Vangelo di San Giovanni (2, 13-25). Papa ha riflettuto sull'episodio evangelico di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, chiamandolo come "gesto di 'pulizia', di purificazione" e spiegando che "Dio non gradisce un culto esteriore fatto di sacrifici materiali e basato sull'interesse personale". "E' il richiamo al culto autentico, alla corrispondenza tra liturgia e vita - ha osservato - un richiamo che vale per ogni epoca e anche oggi per noi".
Alla fine ha fatto un augurio ai fedeli della parrocchia che vale per tutti noi: “L’ascolto della Parola di Dio, proclamata nell’assemblea liturgica, vi sostiene nel cammino della vostra vita cristiana. Vi incontrate tra queste mura non come estranei, ma come fratelli, capaci di darsi volentieri la mano, perché accomunati dall’amore per Cristo, fondamento della speranza e dell’impegno di ogni credente.
A Lui, Gesù Cristo, Pietra angolare, ci stringiamo fiduciosi in questa Santa Messa, rinnovando il proposito di impegnarci per la purificazione e la pulizia interiore della Chiesa edificio spirituale, di cui ognuno di noi è parte viva in forza del Battesimo. Così sia”.
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