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Giovedì, 02 Luglio 2015 08:12

Tortona: La reliquia preziosa del sangue di Don Orione fra le sue figlie

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02 luglio

anteprima1a 207015In occasione del Centenario della Fondazione delle Piccole Suore Missionarie della carità don Flavio Peloso, Superiore generale dei Figli della Divina provvidenza, il 29 giugno ha consegnato ad Ameno il reliquiario con il sangue di don Orione alla famiglia delle PSMC, in particolare alla direzione generale perché possa essere messo “in circolo” nel corpo della Congregazione. Questo significativo atto è stato realizzato al termine della celebrazione eucaristica e Sr. M. Gemma Monceri, Segretaria generale ha letto questo testo ufficiale:

 

Oggi, 29 giugno 2015 ad Ameno, preso la Casa di riposo “Sant’Antonio”, in via Natale Topini 3, nel luogo, nel giorno e nell’anno centenario della fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, sottoscritto don Flavio Peloso Superiore generale ha consegnato il reliquiario con la reliquia insigne del sangue di Don Orione, alla reverenda suor Maria Mabel Spagnuolo Superiora generale, per essere custodita in Congregazione e posta in onore e devozione delle Suore e del popolo di Dio”. (Firmano l’atto i due Superiori generali)

Di seguito Don Flavio ha detto che “Il sangue simboleggia l’identità. Siamo dello stesso sangue. E poi il sangue in modo spirituale per noi vuol dire siamo dello stesso carisma. Che questa circolazione continui”.

 

Alla fine Madre M. Mabel ha lasciato a tutti un significativo messaggio: “Un bel momento, un bel simbolo della presenza di Don Orione in mezzo a noi, un simbolo della comunione e di vita. Io vorrei in questo momento chiamare qui accanto a me alla mia destra Madre M. Elisa, Madre M. Irene e vorrei alla mia sinistra Sr. M. Florette, Sr. M. Alessia, Sr. M. Sabrina e le due postulanti Paola e Aleksandra. Perché ho voluto questo? Perché in questi giorni abbiamo sentito più volte che siamo una famiglia. Come don Orione l’ha definita “una pianta”, ce lo ricordava anche don Flavio in questi giorni. Una pianta per mantenersi viva, per crescere, svilupparsi, fruttificare e creare i nuovi rami ha bisogno che la linfa che corre dentro sia viva, possa circolare, perché dove arriva linfa arriva la vita. Questo è lo stesso per noi, nel corpo umano dove il sangue circola le membra sono vive, le cellule del corpo sono vive. Ho voluto queste consorelle accanto a me perché se questo ramo di questa unica pianta è vivo fino ad oggi, fruttifica e continua a crescere e svilupparsi e portare il carisma è perché il sangue ha potuto circolare attraverso Madre Elisa che cronologicamente è stata la prima Superiora generale, dopo c’è stata Madre Ortensia che purtroppo non è potuta venire, e Madre Irene che è stata l’ultima precedente a me. Da lì è venuto il sangue che abbiamo oggi fra le mani. Ma la nostra Congregazione si conserverà viva e potrà svilupparsi perché questo sangue continua correre e circolare nelle nuove generazioni. Maria Alessia, Florette e Sabrina sono juniores, e Paola e Aleksandra sono postulanti. Questo voleva significare in questo momento: ringraziare il Signore che conserva vivo questo ramo in questa pianta, perché se questo ramo si stacca dalla pianta, il sangue non scorrerà più e il ramo potrà morire, come succede negli alberi e nelle piante. Pregate tutti per noi affinché questa vita possa continuare a portare la carità, a portare l’amore e la misericordia del cuore di Cristo dal quale siamo nati e nate, possiamo portarlo fino ai confini del mondo. Che la Madonna santissima ci benedica”.

 

Il giorno seguente la reliquia ha visitato le nostre suore anziane e ammalate, poi le Sacramentine ed è stata anche nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Tortona, portando la benedizione a Sr. M. Leandrina e a tutte le persone ricoverate.

 

Alle suore anziane di Casa madre,  Madre M. Mabel ha detto che questa reliquia ricevuta ad Ameno la porterà a Roma “perché sia una reliquia itinerante, che possa andare in diversi posti a portare la benedizione di don Orione, accendere nei nostri cuori la devozione e l’amore e ancor più accendere nei nostri cuori il carisma e la gioia di essere Piccole Suore Missionarie della Carità, figlie di don Orione e che nelle nostre vene corre, circola questo sangue. È bellissimo questo, eh! Corre questo sangue dalla prima figlia di don Orione alla ultima che sta per entrare. C’è questo stesso sangue. Questo andrà domani a Roma, ma oggi io non volevo partire senza condividere con voi questo tesoro. E chiediamo a don Orione che ci mandi tante nuove vocazioni che possano far correre il suo sangue, perché se non vengono le vocazioni il sangue si ferma, e sappiamo che quando nel corpo il sangue si ferma quel corpo muore. E noi non vogliamo che la nostra Congregazione muore, vogliamo che viva e continui vivo questo sangue. Quindi chiediamo tanto a don Orione due cose: che possiamo essere fedeli alla nostra vocazione come figlie sue e che ci mandi nuove figlie”.

 

È stato commovente il momento di venerazione della reliquia da parte delle Suore, con quanta devozione esprimevano il loro affetto e fede nella presenza del Fondatore in mezzo a noi.

Che questo passaggio di Don Orione susciti in tutti noi un rinnovato entusiasmo per rinnovarci interiormente e dedicarci ancora di più per “Instaurare omnia in Christo”.

 

Guarda la venerazione della reliquia: https://www.youtube.com/watch?v=Vb3Hj01Y4Xw

 

Letto 1838 volte Ultima modifica il Giovedì, 02 Luglio 2015 09:01