06 ottobre
La comunità "Notre Dame du mont Carmel" è aperta da più di un mese. Tutti aspettano notizie e sono desiderosi di sapere come va la missione. Avete ragione!... Eccoci allora… siamo sopravissute, il colpo di stato non ci ha toccato e questa è un pò la cronaca di quanto è accaduto nell’ultimo mese :
Sono arrivata in Burkina Faso dal Madagascar il 19 Agosto, accolta nella nuova comunità da Sr. M. Selina Ndegwa e Sr. M. Jacqueline Sawadogo.
Dopo due giorni sono arrivati i bambini, cosi tanto per curiosare, e hanno iniziato ad aiutarci nei lavoretti intorno alla casa. Ad oggi continuano a venire quando non c'è scuola e ci insegnano anche a parlare il Moore (lingua locale). Sr. M. Selina e Sr. M. Jacqueline sono rimaste per tre giorni e poi sono ripartite per la Costa d'Avorio. E’ arrivata Sr. M. Jeanne d'Arc e così noi due formiamo la comunità. Andiamo dai FDP per la S. Messa, partecipiamo con loro a diversi eventi, feste, rinnovazioni di voti ecc.
Il resto del tempo lo viviamo sole nel nostro ambiente, facendo comissioni nei quartieri, visitando qualche famiglia anche di musulmani.
Nel giorno dell’apertura ufficiale dell’anno scolastico per i seminaristi, siamo state accolte dai nostri confratelli e presentate alla gente, che ci ha dato il benvenuto.
Le persone ci hanno accolte bene e ci aiutano in quello di cui abbiamo bisogno, la Provvidenza ci assiste attraverso loro.
Per il momento, la comunità non è ancora completa e Sr. Jeanne d'Arc va ogni giorno a scuola quindi io rimango sola a casa, ma non mancano i lavoretti come vedete nelle foto: cucire, preparare il sapone con i bambini, curare il giardino, ecc...ogni giorno è un nuovo inizio, una tela bianca da dipingere, un’opera d’arte da realizzare, il quadro più bello da creare. Nonostante che sei sola a casa , ti accorgi che la vita non è mai uguale, finché conservi nel cuore la voglia di amare.
Siamo impegnate anche ad apprendere bene la lingua locale, perchè spesso non tutti, sopratutto i poveri, parlano francese.
Durante il tempo delle agitazioni politiche nel paese siamo rimaste a casa, abbiamo avuto per fortuna la Santa Messa in casa. Uscire era infatti molto pericoloso a causa dei continui spari. Siamo rimaste tranquille e abbiamo cercato di seguire le notizie tramite la radio nel cellulare.
Stiamo aspettando che ci venga comunicato il giorno in cui verranno a benedire ufficialmente la casa, così avremo il Santissimo nella nostra cappella. Per ora il Signore si fa desiderare, perchè Lo cerchiamo, Lo desideriamo di più.
Sempre unite nel Signore.
Déo gratias
Sr. M. Justine Razanabahoaka e M. Jeanne d'Arc Kondoh
