27 febbraio
L’Associazione della Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Pastorale Vocazionale della Diocesi di Roma, ha organizzato una Via Crucis vivente di solidarietà e di preghiera per le giovani donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza, per le strade di Roma.
Un gruppo di Piccole Suore Missionarie della Carità ha partecipato e accompagnato questa iniziativa congiunta.
La Via Crucis è partita alle ore 19,30 dalla Chiesa Santo Spirito in Sassia, per terminare alla Chiesa Nuova, con altrettanti momenti di preghiera, meditazioni e testimonianze delle vittime salvate dalla tratta. Ad ogni stazione è stata eseguita anche una rappresentazione del momento descritto dal Vangelo sulla via Crucis di Gesù Cristo, portato in scena da attori professionisti e dai volontari.
Un momento molto emozionante di questa preghiera è stato il grido della donna sulla croce. Un grido che ha trafitto il cuore di ciascuno dei participanti, per chiedere un'azione congiunta e urgente per porre fine a questa piaga della nostra società.
Emanuele Trancalini, presidente dell’U.N.I.T.A.L.S.I. Roma spiegava che “solo facendo rete si potrà combattere chi lucra sulla tratta delle donne con violenze e abusi”.
Già nel 2014, la via Crucis per le donne schiavizzate ha visto la benedizione di Papa Francesco. Questa edizione ha avuto la presenza del cardinale vicario Agostino Vallini, a nome del Santo Padre.
Per il coordinamento è stato incaricato di Don Aldo Buonaiuto del Servizio Antitratta dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi.