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Mercoledì, 11 Gennaio 2017 11:25

Il Sangue di Don Orione circola e vivifica

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12 gennaio

anteprima2 1201017Mi è costato lacrime e sangue…è un’espressione che usiamo a volte per sottolineare lo sforzo e l’impegno profusi in qualche attività. Ma qui parliamo di sangue vero, quello del nostro amato San Luigi Orione. Chiuso in una piccola ampolla, è divenuto una santa reliquia e, come si addice ad ogni sangue che si rispetti, circola e vivifica i cristiani che gli si accostano con devozione.

Così, dopo aver circolato nei Paesi dell’America latina, il suo sangue è tornato in Italia e dal 30 dicembre fino all’8 gennaio è qui nella terra natale di Don Orione. L’itinerario è intenso, l’agenda fittissima: ogni giorno la reliquia viene accolta in una o più parrocchie, in una o più case di riposo; tanti anziani, malati, disabili, educatori, addetti e volontari le si accostano e la baciano…

 

Vedere e contemplare il sangue di don Orione induce ad entrare in contatto spirituale con lui, ad aprirgli il cuore nella preghiera. La venerazione della reliquia fa scattare la consanguineità in coloro che sono predisposti ad accoglierne e diffonderne il carisma, in primis i suoi religiosi, suore e laici. Ovunque la reliquia si rechi, suscita interesse, entusiasmo e grande fervore. Al Centro Paolo VI di Casalnoceto, Don Cesare afferma: “Due Santi si incontrano qui oggi : Don Orione e Don Remotti!”. A Pontecurone, paese natale del Santo, la reliquia sosta tre volte: non è Don Orione che ha bisogno di farsi conoscere, ma è Lui che vuole avvicinare le anime e far sentire il suo Amore!                                                                                                                                                                                                    M. Luisa Ricotti

 

Il 7 gennaio, alle ore 16.00, l’insigne reliquia del sangue del nostro Santo, proveniente da Tortona, è stata accolta e venerata solennemente nel suo paese natale, Pontecurone.

La celebrazione è stata introdotta dalla Corale parrocchiale S. Luigi Orione, che ha eseguito l’inno dedicato al Santo (la melodia, di Mons. G. Scappini, è stata armonizzata dal M° Gian Maria Franzin, su un nuovo testo di Raffaele Floris); successivamente ha avuto luogo un momento di riflessione e di preghiera preparato e condotto dal parroco, Don Paolo Caorsi, cui sono seguite la recita del S. Rosario e la celebrazione Eucaristica della messa vespertina.

Presente anche l’amministrazione comunale col vicesindaco, numerosi i fedeli accorsi: la parrocchiale di S. Giovanni Battista appariva persino angusta, per l’occasione.

Un’occasione speciale.

                                                                                                                                                            Raffaele Floris

 

Il giorno seguente 8 gennaio, nella Cappella della Casa Madre delle PSMC a Tortona, il Padre Guardiano del Convento dei Cappuccini ha celebrato la Santa Messa alla presenza della santa reliquia. Al termine della celebrazione animata dai novizi Cappuccini, i presenti hanno potuto baciare e salutare la reliquia che è poi partita per San Sebastiano Curone.

 

Foto di Claudia Nalin

Letto 1733 volte Ultima modifica il Mercoledì, 11 Gennaio 2017 14:49