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Giovedì, 09 Marzo 2017 08:36

100 anni fa entrava in Congregazione Angela Jona – M. Tarcisia dell’Incarnazione (Sacramentina)

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09 marzo

anteprim1 0903017Nel suo Curriculum vite M. Tarcisia scrive: “Entrai in Congregazione il 10 Marzo 1917, fui accolta dal Rev-do Don Sterpi e dalla Superiora [Valdettaro] che reggeva allora la Casa di San Bernardino. Ivi restai fino alla metà di Novembre, poi dovetti con le altre sloggiare e andare con le altre a San Rocco, per lasciare il posto alle Clarisse. Dopo pochi giorni fui richiamata a San Bernardino per aiutare all’Asilo. Il 16 aprile del 1918 accompagnata dalla Rev.da Superiora andai a san Sebastiano per preparare il saggio dei bambini. Ivi rimasi sino a luglio 1927, sempre occupata nell’Asilo, nel ricreatorio, nelle funzioni di Chiesa e in dar lezioni di pianoforte e mandolino”.

Come conobbe la Congregazione di Don Orione Madre M. Tarcisia? Angela nacque il 20 ottobre 1871 a Trevi nel Lazio e dopo aver perso la vista in età di 3 anni, fu inscritta all’Istituto per i ciechi a Roma gestito dalle Figlie di Santa Giovanna Antida di Toure, dove piano piano cresceva la sua vocazione. La Divina Provvidenza si servì del Prof. Augusto Romagnoli, non vedente, allora direttore didattico all'ospizio "Regina Margherita" di Roma, che conosceva il dramma di alcune giovani desiderose di consacrarsi al Signore ma respinte da tutte le Congregazioni, il quale chiese a Don Orione, attraverso il cappellano dell’Ospizio don Roberto Risi, affinché fondando la Congregazione pensasse anche a loro. E così fu! Già nell’anno dell’apertura, cioè nel 1915 don Orione accolse fra le Missionarie della Carità la prima ragazza non vedente dal sopranominato Istituto: Iride Papiri, di anni 22, e nel 1916 Anita Niri, di 26 anni, tutte e due morte prima dell’apertura del ramo delle Suore Sacramentine.

 

In data 27 gennaio 1917, Don Orione scriveva a Giuseppina Valdettaro:“Ho accettato in quei giorni altre due cieche, che, spero, faranno bene. Ce ne sono altre, qui e altrove, perché non so come, si è sparsa per gli istituti delle cieche la voce che ora avranno le suore anche loro. Ci sono pure parecchie domande qui e altrove, di quelle che non sono cieche, ma non so se a San Bernardino ci sarà poi il posto” (Scritti 13,4).

Infatti, il 10 marzo entravano assieme: Pasqualina Trancassinidi anni 52 e Angela Jona, di 46 anni. Anche Pasqualina non poté vedere l’apertura del ramo delle Sacramentine perché morì nell’agosto del 1919 assistita da Don Orione. Di queste tre prime pietre che servirono per costruire l’edificio del nuovo ramo per le suore non vedenti possiamo leggere nel loro necrologi (vedi tra gli  allegati: Necrologi 3 prime suore non vedenti).

Invece Angela Jona, nonostante la salute fragile, venne riservata dal Signore per dare inizio alla comunità tutta dedita all’adorazione del SS.mo Sacramento. Dopo i 9 anni vissuti fruttuosamente a San Sebastiano Curone, come Missionaria con il nome di Sr. M. Sebastiana, il 27 marzo 1927 don Orione le scrive: “Ora voi pregate tanto, perché desidero, col divino aiuto, servirmi di voi, per dare principio alla famiglia religiosa delle Suore cieche, come vi ho sempre promesso” (Scritti 39,92).

 

Il giorno scelto per questo inizio non poté essere più bello: la Solennità dell’Assunta! Il 15 agosto 1927, nella Cappella di San Bernardino, ci fu la vestizione e la consacrazione della prime quattro Suore Cieche, con una commoventissima funzione. Terminata la cerimonia, Don Orione chiamò Suor M. Sebastiana, cui era stato cambiato il nome in Suor M. Tarcisia dell’Incarnazione, e le disse: “Vi affido queste figliuole: pensateci voi”.

E ad esse ha pensato per tutta la vita, essendo loro Superiora fino alla sua morte avvenuta a 93 anni di età, cioè il 6 aprile 1964. Sono belle le testimonianze delle Suore che l’hanno conosciuta, e tutte unanimemente confermano in lei la maturità personale, la capacità di animare, di essere materna ed esigente, la sollecitudine per la crescita nella vita spirituale e l’amore per l’adorazione eucaristica.

In questo anno che ricorda il 90° della fondazione del ramo delle Suore Sacramentine non vedenti, ci sarà l’occasione di conoscere ancora di più queste persone che dalla contemplazione della Luce divina sapevano irradiare la luce e l’amore nel mondo.

Concludiamo con una frase celebre di Madre M. Tarcisia:“Dal suo inginocchiatoio la Suora Sacramentina può raggiungere tutte le parti del mondo”.

 

Chiunque avesse ricevuto GRAZIE per intercessione di Madre M. Tracisia è pregato di comunicarlo al nostro Istituto inviando una e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o cliccando sulla pagina contatti.

 

GUARDA IL VIDEO

 

Leggi le Testimonianze:

pdf   pdf TESTIMONIANZE su MADRE M. TARCISIA ( pdf 445.85 kB)

pdf   pdf UN RAGGIO DI BONTA'- Testimonianza sugli ultimi gionrni di Madre Tarcisia ( pdf 291.85 kB)

pdf  NECROLOGI 3 PRIME SUORE NON VEDENTI (608.87 kB)

 

Leggi inoltre la notizia pubblicata in occasione del 50° anni della sua morte (6 aprile 1964-2014).

 

Madre M. Mabel Spagnuolo scrive di M. Tarcisia

 

 

Letto 3213 volte Ultima modifica il Giovedì, 09 Marzo 2017 09:31