19 dicembre
Il calore dei fedeli che gremiscono le tre navate della millenaria collegiata di Santa Maria Assunta scalda i cuori di Mons. Vittorio Francesco Viola,Vescovo della diocesi di Tortona, e dei tanti sacerdoti che accompagnano il neo parroco Don Ugo Dei Cas, 64 anni, valtellinese d’origine, e il suo vice, don Frédéric Dassa, 30 anni, originario del Togo, nella celebrazione del loro ufficiale ingresso nelle parrocchie pontecuronesi di Santa Maria Assunta e di San Giovanni Battista, sabato 16 dicembre 2017.
E proprio in San Giovanni è iniziata la cerimonia di accoglienza, con le parole di benvenuto ai sacerdoti orionini pronunciate dal Sindaco dott. Rino Feltri a nome dell’Amministrazione. Da San Giovanni la solenne e partecipata processione, aperta dalla Confraternita di San Biagio (Santo patrono del paese), si snoda lungo la via Roma e giunge in Santa Maria, dove alla fine della Messa si compie il rito della consegna delle due parrocchie pontecuronesi a Don Ugo. Ora la comunità orionina è perfetta: don Ugo e don Frédéric si aggiungono al già residente Don Pietro Bezzi, direttore spirituale della Casa di riposo “San Luigi Orione”.
Il Vescovo sottolinea la comunione di intenti fra la sua Curia e la Provincia orionina, qui rappresentata dal suo direttore Don Aurelio Fusi: i sacerdoti destinati a guidare la comunità del paese natale di San Luigi Orione, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, non sono stati scelti a caso, ma desiderati e voluti dalla superiore volontà di Nostro Signore. L’importante è che la comunità pontecuronese riconosca “che un sacerdote è un dono infinito della misericordia di Dio”. E don Ugo alla fine della cerimonia sostiene che, “come il Buon Pastore”, guiderà la comunità del paese natale del nostro Santo in questa nuova tappa del suo cammino di fede. I fedeli presenti avvertono un moto di emozione e di orgoglio quando il nuovo parroco afferma di sentirsi ormai in tutto e per tutto pontecuronese.
Il coro parrocchiale San Luigi Orione, diretto dal M.° Gian Maria Franzin ha animato tutta la liturgia dell’accoglienza; il successivo rinfresco in San Francesco, organizzato da privati ed alcune associazioni, ha degnamente suggellato il memorabile evento.
Marialuisa Ricotti
(foto di Claudia Nalin)