L’equipe era formata da 3 suore e 10 laici tra cui 1 medico, infermieri e volontari scout. L’accoglienza è stata davvero calorosa, le persone sono andate incontro ai “missionari” all’inizio del villaggio danzando e cantando, e poi, come usanza, hanno offerto da bere e da mangiare.
Dopo i nuoviarrivati sono andati a fare visita al capo del villaggio e al prefetto.
Il giorno successivo sabato 27 luglio l'attività è iniziata con la preghiera e alcune consegne dei compiti. Sono giunte tante persone da tutte le parti, alcuni hanno camminato per ore.
I vari membri dell’equipe missionaria si sono suddivisi i compiti a gruppi: chi prendeva le misure e i pesi, chi misurava la pressione e la temperatura, chi dava informazioni alle giovani madri incinte o con i bambini e chi distribuiva zanzariere e cereali. Sr. M. Silvina si è occupata del test per il diabete e il paludismo, Sr. M Jeacqueline e Sr. M. Justine hanno distribuito le medicine mentre il medico e gli infermieri visitavano.
“Abbiamo costatato la povertà e il bisogno della gente – dice Sr. M. Justine - e come Don Orione diceva alle suore missionarie ‘Andate ad evangelizzare il mondo con la carità del Signore, a ravvivare nelle anime e nei popoli l'amore di Dio e degli uomini’. E questo anche l’invito della chiesa oggi attraverso Papa Francesco: andare nelle periferie. Veramente c’è bisogno della nostra presenza in questa zona”.
Alle 19 e 45 sono terminate le visite e le varie attività, i partecipanti erano stanchi ma contenti di aver fatto qualcosa per questa povera gente. Più di 500 persone si sono presentate per i consulti.
Domenica 28 in chiesa la Santa messa è stata celebrata dal Parroco e al termine la festa è continuata con il pranzo.
Che Dio benedica tutti quelli che abbiamo incontrato.
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