Casa Madre diventa una valle di lacrime, i telefoni impazziscono e tutti pensano che il nome dei messaggi è sbagliato. Corriamo a Palermo con sr. M. Gemma senza sapere dire come il tempo passa... E ci ritroviamo nella fredda camera mortuaria e tutto sembra un sogno. Abbracci... Strette di mano... Preghiere.. Lacrime tutti a cercare di capire quest'ora e modo che non ci è piaciuto. Il 9 i funerali a Palermo... La bara accolta nella Chiesa con le campane a festa, dai sacerdoti e dai bambini bianchi come il camicie che indossano per servire Messa. Don Carlo ci ricorda che per un cristiano è una festa l'incontro con il Signore... Ma quanto è difficile vivere nella gioia questo momento. Finisce la Messa ancora abbracci, baci e lacrime, tante le lacrime dei bambini della Casa Famiglia che non capiscono i termini che noi adulti gli diciamo per spiegare ciò che neanche noi capiamo bene... Bara... Seppellire... Cimitero. E poi in aeroporto insieme ai bambini a salutare sr. Vilma che parte per Tortona per l'ultimo saluto. Stamattina, Tortona Casa Madre, in una cappella gremita di gente sr. M. Vilma entra tra il silenzio di tutti con il canto che ci ricorda io sarò ovunque tu vorrai. Le parole... Tante parole cercano di darci conforto, speranza, cercano di dirci che lei continua a vivere con noi, che sicuramente potrà tanto intercedere per la nostra Provincia tanto amata. Eppure questo senso di smarrimento continua ad accompagnare i nostri passi. Se il seme non muore non porta frutto... È per questo che sono venuto dice il Signore. È per questo che preghiamo, è per questo che viviamo per l'incontro con Lui in cui saremo dove Lui è. Dobbiamo ritrovare la nostra fede... A volte il dolore la offusca... Dobbiamo tornare a guardare il cielo azzurro dopo la tempesta e dirci sia fatta la tua volontà nell'ora e nel modo che a Te piacerà.
Sr. M. Gabriella P.
Messaggio della Superiora generale, Madre Maria Mabel Spagnuolo:
Carissima Sr M. Gemma, cara Sr M. Eliodora, sorelle carissime di Casa Madre, a tutte le consorelle della Provincia Mater Dei.
So che abbiamo tutte vissuto un momento di grande sofferenza, un momento di grande dolore, di tristezza anche, di fronte a questa inattesa partenza di Sr M. Vilma. Una notizia che ha sconvolto non soltanto le consorelle dell’Italia ma anche quelle dell’Argentina e non solo. Io mi trovo in questo momento in Kenya e anche qui le consorelle, anche i sacerdoti che hanno conosciuto Sr M. Vilma in Italia hanno sentito molto questo che è successo con lei.
Cosa si può dire, in più di tutto quello che è stato detto? Semplicemente accogliere il mistero della vita il mistero della morte, accoglierlo e lasciarlo semplicemente nel cuore di Dio, questo mistero unicamente Dio può chiarirlo, può darle luce, può darle senso e a noi tocca offrirlo e accoglierlo nella fede.
La vita di Vilma è stata per tutte noi una vita di luce, ha lasciato veramente una grande luce con la sua vita, con la sua testimonianza, con la sua forma di essere: umana, semplice, dolce e tutto quello che sappiamo, soprattutto chi abbiamo avuto la grazia, la gioia di camminare un pezzo di strada in questo mondo accanto a lei.
Sono stati tantissimi, tantissimi messaggi che mi sono arrivati dove raccontano testimonianze, raccontano esperienze vissute sia in Argentina nelle diverse comunità, sia anche in mezzo ai laici che lei ha accompagnato in alcune opportunità come impegno o semplicemente come compagni di apostolato.
Mettiamo tutto nel cuore di Dio. La morte dei giusti, dice il salmo, è preziosa agli occhi di Dio. Sicuramente Maria Vilma è questo seme che viene messo in terra e che darà i frutti, frutti che noi oggi non riusciamo a capire, non possiamo neanche immaginare ma che Dio le conosce. Per Dio tutto ha un senso, tutto ha un motivo. Quindi sono molto, molto unita a voi. Lo sono stata fino dal momento in cui Sr Gemma mi ha mandato un messaggio, era a mezzanotte, ero appena arrivata a Nairobi dall’ Italia, dicendo che Vilma era stata ricoverata. Da quel momento sono stata molto unita, molto unita e preoccupata per la situazione e continuo a esserlo ancora oggi, unita spiritualmente a tutte voi.
Che il Signore ci dia la grazia di crescere nella fede e che M. Vilma possa già godere del volto di Gesù che tanto ha amato in questa terra, della Madonna di Itatì la sua Madonna, là della terra Argentina e anche vicino a Don Orione, che dal cielo che lei già gode, ci protegga, interceda per noi interceda per tutti in modo particolare interceda per la Provincia Mater Dei, chiedendo al Signore anche la grazia delle vocazioni.
Abbraccio tutte voi, tutte, tutte, in modo molto particolare le suore di Casa Madre che lei ha servito con tanto amore e che siete state voi il motivo per cui Vilma ha lasciato l’Argentina. Vi abbraccio, abbraccio tutti, abbraccio i laici che sono presenti, i sacerdoti che avranno celebrato e/o concelebrato la Santa Messa.
Grazie della vostra presenza, grazie dell’affetto e della riconoscenza verso questa nostra consorella. Il Signore ci dia la forza, ci dia la consolazione e aumenti la nostra fede.
Sr Vilma... una madre, una compagna di viaggio, se dovessi definirla con un’immagine: due braccia sempre aperte per accoglierti affettuosamente con un abbraccio! Una voce che anche nel tono trasmetteva pace, capace di farti vivere l’amore di Don Orione, di gioire con chi gioisce e di soffrire con chi soffriva! Nonostante i mille impegni sempre presente nella vita delle persone, degli amici! Grazie Signore per averla incontrata per averla messa sul mio cammino e averlo reso migliore!!! Conserverò preziosamente il suo ricordo e la sua testimonianza come insegnamento! (Marta Cassano).
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