"La comunità è composta di solo 3 membri e non più giovani, ma fino alle ordinanze di isolamento per contrastare la diffusione dell’infezione del coronavirus, in contatto con molta gente nei servizi religiosi e sociali quotidiani.
Con la quaresima è cominciato anche il maggior isolamento, limitando l’aprire e chiudere la porta durante le giornate solo a volontari che consegnano alimentari per i poveri e ai poveri che sempre più numerosi bussano alla porta. Inoltre, gestire la quantità di viveri del Banco Alimentare, due volte al mese, con la distribuzione a 80 famiglie bisognose.
All’inizio del maggior isolamento, della mancanza della celebrazione dell’Eucaristia quotidiana, della chiusura dei cantieri di restauro nell’Istituto, dell’impedimento ad uscire anche solo per incontrare l’altra comunità in altra parte della città, la comunità ha deciso il ritmo quotidiano da darsi e lo spirito con cui animarlo, tra preghiera, informazione, lavoro.
Ci si tiene continuamente in contatto con la Chiesa e la società, con la famiglia religiosa colpita duramente, con la diocesi, con l’USMI e altre associazioni, amici e volontari tramite internet, posta elettronica, telefono, TV, radio… per conoscere quanto vivono tanti nostri fratelli e sorelle nel mondo, nonché sostenersi e incoraggiarsi a vicenda. In modo particolare unendosi spiritualmente a tutti i fedeli nei momenti di supplica a Dio Padre, alla Madre di Dio e nostra e ai Santi, per la cessazione della pandemia.
La giornata inizia con la preghiera delle Lodi mattutine, della meditazione, della Santa Messa con Papa Francesco (Sat2000), della Preghiera nel tempo della fragilità (CEI). A mezzogiorno in unione al nostro Vescovo Corrado con la Preghiera in questo tempo di prova. Segue visita al SS. Sacramento, preghiere per l’unità della Chiesa e l’Ora Media. A sera oltre la celebrazione del Vespro dedica un tempo dall’adorazione eucaristica.
Anche nel mese di maggio la comunità continuerà a partecipare ai momenti di preghiera e alla recita del Santo Rosario proposti dalla Conferenza Episcopale Italiana e così alimentare la speranza di poter riattivare quanto prima tutti i servizi ovunque in favore della popolazione più debole ed in particolare quelle dei nostri quartieri vicini: doposcuola per i fanciulli, attività ludiche per i ragazzi, scuola di sartoria, scuola di musica, mese estivo per i bambini e un altro per persone anziane e , principalmente i servizi religiosi nella Chiesa semipubblica: Santa messa domenicale e feriale, ritiri spirituali, matrimoni…"
Palermo, 30 aprile 2020