La Superiora generale Madre M. Mabel, rivolgendo la parola ai presenti si è così espressa: l’icona della Visitazione, come è stato detto nell’introduzione, ce l’ha offerta il Papa Francesco, esattamente 3 anni fa, in questi giorni, in quell’incontro bellissimo che abbiamo avuto alla fine del nostro XII Capitolo generale. Questa immagine, questa icona evangelica, è venuta a dare un ultimo input alle decisioni del nostro Capitolo, nel senso della missionarietà, nel senso del vissuto della nostra vocazione e missione, tutto alla luce dello Stemma e del motto delle PSMC, che in questo stesso Capitolo sono stati approvati: ”. Noi sentiamo che Maria, nel suo “uscire in fretta” simbolizza, rappresenta questo “urget nos!”, il nostro uscire e correre “in fretta” verso i bisogni, in questo momento storico che tutti stiamo vivendo con la pandemia: in Italia dove si sta apparentemente superando, nelle altre Nazioni del mondo, dove ancora tutto non sappiamo come andrà. Un momento storico di grandi incertezze, ma un momento da vivere con spirito pasquale perché, la solennità della Pentecoste viene anche a dare una luce e una spinta molto forte a questo ”.

La Santa Messa è stata presieduta da Don Tarcisio Vieira, Direttore generale dei Figli della Divina Provvidenza. “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.

Con queste parole del Vangelo di Giovanni, Don tarcisio ha approfondito la pagina del Vangelo, dicendo che: la solennità di Pentecoste di quest’anno è molto particolare proprio perché ci spinge a uscire, forse non necessariamente per andare per le strada, perché la prima uscita, forse quella più impegnativa è l’uscita del nostro cuore. La carità del cuore. È bello abbinare a motivo del calendario la festa di Pentecoste a quel della Visitazione della Maddonna, perché se non fosse domenica sarebbe proprio la festa della visitazione… è bello abbinare il senso di queste due feste, perché Maria inondata dallo Spirito che era già dentro lei, esce… esce da se stessa per andare incontro… ecco che l’uscita più impegnativa… la carità del cuore… il primo dono che possiamo offrire dopo avere ricevuto la presenza del signore dello spirito… il dono di uscire con il cuore, perché non servirebbe niente uscire con i passi se il nostro cuore non ci accompagna… e ha concluso Chiediamo al Signore in questa solennità che la grazia riservata per questa celebrazione possa raggiungere ciascuno di noi, il nostro cuore e possiamo vivere con la spinta dello Spirito.

Vogliamo, in questo momento storico, rinnovare il mostro impegno missionario e “uscire in fretta”, come Maria per testimoniare il Vangelo della carità fino ai confini del mondo!
Ave Maria è avanti!

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