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Martedì, 09 Giugno 2020 10:54

Un tempo inconsueto in una “Casa Serena”

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Suor M. Paola racconta la vita a Casa Serena (Bellocchi) in questi ultimi "inconsueti" mesi.

2020 un’annata che non si scorderà tanto facilmente! Eppure se uno ci pensa il 31 dicembre ultimo giorno dell’anno si augura per il nuovo anno tanta serenità, gioia, pace, salute e tanto altro… nessuno si sarebbe immaginato quello che poi è successo e tuttora continua a succedere, purtroppo in altre parti del mondo. Nonostante tutto, pensando a quello che si è vissuto a Casa Serena di Bellocchi, mi viene in mente il passo del Vangelo dove si dice “in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata” …. e devo constatare che l’altro “lasciato” (almeno fino ad oggi) siamo state noi. Non siamo nemmeno poche, considerando la comunità con le 4 suore e una novizia, le 28 ospiti e una quindicina circa di operatori che quotidianamente si avvicendano nella casa.

Abbiamo cercato di non far pesare alle ragazze questo tempo “anomalo” che si è vissuto, ma la loro domanda frequente era “quando finisce questo virus?”. A saperlo!! Seguivano come noi le date che si procrastinavano con i famosi DPCM del Presidente del Consiglio: 3 aprile, 13 aprile, 3 maggio, 18 maggio .. fino ad arrivare al 3 giugno in cui almeno sulla carta si sono riaperte le frontiere tra le regioni. 

In questi mesi sono cambiate le abitudini: la casa non poteva più ospitare i volontari, né il personale esterno che svolge lavoro extra, tantomeno i famigliari delle ragazze. Il tutto ha purtroppo rallentato le attività delle nostre ospiti, ma il personale, più le suore, sono riuscite ad attenuare queste mancanze. Cercando di realizzare le solite attività in maniera più coinvolgente, facendo le video chiamate con i parenti che avevano così la possibilità di vedere le loro figlie, sorelle, mamme. Erano apprezzati e attesi anche i video messaggi, i saluti, ricevuti dai volontari. Tanti accorgimenti che servivano per ammortizzare questo tempo monotono che non poteva essere interrotto nemmeno da una semplice passeggiata per paura del famoso Coronavirus. Le tante accortezze avute nel disinfettare gli ambienti, nella pulizia delle ragazze, nella chiusura forzata alle visite esterne, nel famoso lockdown è servito sicuramente a prevenire eventuali contagi.

Anche la messa giornaliera del Papa veniva seguita in comunità, dove “la televisione era diventata il tabernacolo”, e le ragazze seguivano quella domenicale o del Vescovo della Diocesi o quella del Papa. Anche in questo siamo state graziate: abbiamo potuto ricevere ogni giorno l’Eucarestia ..altro che digiuno Eucaristico.

In questo tempo siamo state accompagnate sia dalla gioia che traspariva dai video messaggi, o da semplici saluti che madre Mabel ci faceva pervenire insieme alle consorelle della Casa Generalizia, ma anche dal dolore vissuto, seppur a distanza della perdita di tante di consorelle di Casa Madre morte a causa del coronavirus.

Abbiamo imparato in questi lunghi mesi a convivere con la mascherina, ad evitare abbracci e strette di mano, ad avere il distanziamento fisico….ma quando questo tempo finirà ci riprenderemo con gli interessi tutte le coccole, gli abbracci che siamo riusciti a contenere in questo tempo.  Se lo meritano le ragazze, ce lo meritiamo noi e lo faremo anche in ricordo delle tante suore passate anche svolgendo servizio a Casa Serena, che secondo me hanno fatto da scudo e si sono sacrificate, come d’altronde tutta la loro vita, per il bene e la salute delle “perle” che tanto amava il nostro caro fondatore.

In questi giorni si sta cercando di ritornare ad una “normalità”, si è ripristinata la messa in Parrocchia; hanno ricominciato la danza terapia, la fisioterapia; stanno ricominciando a far visita i parenti secondo un calendario, per evitare assembramenti, questo uno dei tanti termini nuovi che ricorderemo e che in qualche modo abbiamo imparato a nostre spese.

Concludo con l’augurio di San Luigi Orione “L’amore vince l’odio, il bene vince il male, la luce vince le tenebre” affinché questa notte buia possa ritornare a splendere più di prima e poter riprendere la vitalità tanto desiderata in questo tempo.

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Letto 907 volte Ultima modifica il Martedì, 09 Giugno 2020 12:36