Giovedì, 23 Luglio 2020 08:11

Adorazione sotto le stelle: "un momento di profonda comunione e fratellanza”

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Un gruppo di giovani, accompagnati da Suor M. Chiara Pilota, ha partecipato la sera di martedì 21 luglio, nel giardino della Casa generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, ad un momento di preghiera, canti e riflessioni davanti a Gesù Eucarestia.

“Adorazione sotto le stelle” per evitare di stare al chiuso stretti, senza lo spazio necessario di sicurezza, ma anche perché sotto la volta del Cielo possiamo scrutare le Scritture e trovarci una “via” di contemplazione, un invito a cogliere la bellezza che è dentro di noi e che è attorno a noi per arrivare a scoprire la presenza di Dio in tutte le cose…

Durante questo periodo di pandemia si è parlato non solo della diffusione del virus, ma anche di quanto sia importante vivere una relazione sana profonda con il creato, di sentirci parte integrante della creazione, di questo mondo a volte così drammatico e complesso che Dio, nel suo Figlio Gesù, sin dalla creazione ha tanto amato!

Alcuni giovani che hanno accolto l’invito a stare con Gesù Eucarestia nella preghiera, hanno avuto la possibilità, di riscoprirsi amati, creati, chiamati e inviati guardando le stelle: dal racconto della creazione ai salmi, alla profezia di Baruc, al vangelo di Giovanni fino all'esortazione di San Paolo ai cristiani “perché risplendano come astri nel mondo”, a immagine di Cristo, stella radiosa del mattino.

Le stelle brillano nelle loro postazioni e gioiscono. Dio le chiama per nome ed esse rispondono: Eccoci! E brillano di gioia per il loro Creatore”. (Baruc 3, 34-35)

In una notte limpidissima il cielo si trasforma in un manto trapuntato di stelle: lo sguardo si perde tra quei miliardi di astri, di costellazioni, di galassie e nella mente sbocciano pensieri ed emozioni di grandezza e di mistero. Già il Salmista si domandava: «Quando contemplo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cos’è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?» (Salmo 8, 4-5)

Se il compito della scienza è quello di individuare le strutture e le “meccaniche” che reggono l’universo, l’impegno della teologia è di individuare il significato ultimo e finale e l’Artefice che è alla radice di quelle strutture. Come si legge nel Libro della Sapienza, «Dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro Autore» (13,5).

Con Gesù Eucarestia che é l’amore più concreto che possa esserci, possiamo toccare il Cielo con un dito.

Lo stesso Papa Francesco ricorda ai giovani la vocazione ad essere “stelle”. Chiamati a risplendere della luce radiosa di Cristo risorto, stella del mattino! “Il Signore ci chiama ad accendere stelle nella notte di altri giovani; ci invita a guardare i veri astri, quei segni così diversificati che Egli ci dà perché non rimaniamo fermi, ma imitiamo il seminatore che osservava le stelle per poter arare il campo. Dio accende stelle per noi affinché possiamo continuare a camminare: «Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia e hanno gioito; egli le ha chiamate e hanno risposto» (Bar 3,34-35). Ma Cristo stesso è per noi la grande luce di speranza e di guida nella nostra notte, perché Egli è «la stella radiosa del mattino» (Ap 22,16). (Christus vivit n. 33)

Una ragazza,  Alessandra, così scrive:

Invocare la presenza di Gesù e del suo Santo Spirito, lodarlo sotto le stelle, per non stancarci di provare stupore per il creato. 
Il tema della luce vera che ci guida è più forte delle tenebre. 
La Parola di Dio che sempre ci ricorda che nulla è impossibile a Lui, che tutto Lui crea per amore, che non siamo qui per caso, che siamo preziosi ai suoi occhi. E poi il silenzio, la voce di Dio.
Grazie per questo momento di profonda comunione e fratellanza”. 
 

 

 

Letto 1958 volte Ultima modifica il Giovedì, 23 Luglio 2020 09:42

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"Adorazione sotto le stelle" 21 luglio 2020