Per l’intera giornata sono giunti al Santuario numerosi fedeli devoti per le sante messe e per elevare una preghiera personale. Al mattino la messa dei giubilei sacerdotali e religiosi ha preceduto la celebrazione principale presieduta dal Card. Angelo Bagnasco che nell’omelia ha invocato Maria chiedo di donaci uno sguardo limpido e penetrante, di donarci il gusto della verità.
“La verità – ha concluso il porporato – è un dono e compito, porta il nome e il volto di Gesù”.
Nel pomeriggio il vescovo diocesano Mons. Viola ha presieduto la celebrazione eucaristica che tradizionalmente precedeva la tradizionale e solenne processione fino al Duomo.
Quest’anno i fedeli sono rimasti in Santuario, alcuni sul sagrato ed altri in Cripta con la possibilità di partecipare attraverso un maxi schermo, sostando tutti insieme davanti a Gesù Eucaristia e riceverne la benedizione.
Al termine il superiore generale P. Vieira ha rivolto un saluto ed un ringraziamento a tutti i presenti sottolineando che anche se non ci si può abbracciare e guardarsi con la mascherina, tutti abbiamo sperimentato come la preghiera, senza alcune tradizionali distrazioni anche se belle, sia stata più raccolta e corale. Le ultime due celebrazioni serali hanno concluso la giornata.
Lode a Maria che con la sua potente guardia amorosa ha convocato i suoi figli nel Tempio del suo Figlio che custodisce il corpo dell’amato San Luigi Orione.
Possa Maria accogliere tutte le invocazioni elevate, portandole a Gesù perché possano essere esaudite.
Fabio Mogni
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