Così mi sono iscritta all’associazione studentesca AIESEC, per vivere un’esperienza di volontariato di sei settimane, collaborando nell’area amministrativa, in quella che pensavo fosse “L’impresa Don Orione” a Buenos Aires (Argentina) - perché così avrei anche potuto, nel frattempo, imparare lo spagnolo.
Appena arrivata a Buenos Aires sono stata calorosamente accolta da alcuni volontari del posto e ne ho incontrati altri, subito dopo, di diverse parti del mondo, presenti per fare anche loro un’esperienza nuova. L’adattamento iniziale è stato tutt’altro che facile, ma quando ho conosciuto “L’impresa Don Orione” e le persone che ci lavoravano sono rimasta davvero sorpresa... era una Congregazione religiosa! Non sono tornata prima del tempo in Italia per l’accoglienza, l’attenzione, la comprensione e la vicinanza ricevute in quest’”impresa” … Non parlavo quasi spagnolo e la Suora alla quale mi rivolgevo, mi invitava a dialogare con Lei, per poter praticare la lingua.
Ricordo che mi sentivo molto felice ed in pace mentre trascorrevo il tempo collaborando in qualche progetto o condividendo varie esperienze con le persone con le quali interagivo. Alla fine del periodo prestabilito sono tornata in Italia, ma appena atterrata a Roma, ho iniziato a piangere molto perché’ mi sembrava di aver perso, di aver lasciato qualcosa/qualcuno in Argentina, che in Italia non trovavo. Così dopo quasi un mese ho chiesto alla stessa Suora che mi aveva ricevuto inizialmente se potevo tornare a Buenos Aires, vivere questa volta nel convento ed allo stesso tempo studiare per prepararmi ad un esame specifico per entrare in determinate università.
Con molto sorpresa, ma con altrettanta apertura, le Suore hanno risposto positivamente alla mia domanda, così che sono partita nuovamente per la stessa destinazione. Questa volta, studiavo, andavo a visitare settimanalmente i malati di un ospedale e mi interessavo molto sullo stile di vita delle Suore e su tante questioni della vita…così, piano piano, mediazioni - specialmente la Suora che ho conosciuto per prima -, esperienze di servizio concrete e momenti di silenzio e di preghiera soprattutto con la Parola, mi hanno aiutata a riavvicinarmi a Dio, a capire che la pace e l’allegria che sentivo all’inizio e che quel qualcosa o qualcuno che mi sembrava aver perso, atterrata a Roma, si chiamava Gesù e che mi sentivo chiamata e desideravo seguirLo più da vicino.
Così ho dato comunque l’esame per il quale stavo studiando e qualche giorno dopo ho anche scritto la lettera per chiedere di entrare alla Congregazione come aspirante. Sono poi tornata in Italia per comunicare alla mia famiglia questa decisione e successivamente sono ripartita per la terza volta per l’Argentina…Posso dire che è stato e continua ad essere un cammino profondamente intenso ed entusiasmante. Ringrazio di cuore Dio, Maria Santissima e Don Orione e tutte le persone che mi hanno accompagnato e che mi continuano ad accompagnare nel seguire Gesù in questa forma appassionante di vita, all’interno della Famiglia religiosa orionina.
Novizia Eleonora Bisio
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