Il 14 aprile 2022 arriva la notizia della morte del papà di sr. M. Paola tutte ci uniamo al suo dolore, ma pochi sanno o conoscono questo signore di 88 anni che si fregia dell'onore di essere stato presidente degli amici di don Orione di Arnesano. E allora come si fa per gli amici speciali mi permetto di dire due parole.
Salvatore Sozzo meglio conosciuto come Totò è cresciuto con i "monaci", così erano chiamati i sacerdoti del don Orione che sono stati molti anni nella comunità di Arnesano lasciando tanti bei ricordi in chi li ha conosciuti. Due grandi passioni per il nostro amico Totò la bicicletta e il don Orione. Due passioni che lo hanno accompagnato per tutta la vita. Da giovane quando in sella alla sua bici ha partecipato a tante gare manifestazioni e cresceva nei valori trasmessi dal don Orione. Da padre in cui accompagnava con orgoglio la crescita dei suoi sei figli e li educava alla vita dell'oratorio.
E nella vecchiaia in cui con passione seguiva ancora il Giro d'Italia e si esercitava con la cyclette e aveva avuto la grazia di vedere sua figlia consacrarsi tra le Piccole Suore Missionarie della Carità e proprio per questo motivo l'ho conosciuto. Persona saggia anzi ricco di quella sapienza che ti viene dalla vita e da una fede che ti ritorna compagna di cammino quando questo si abbrevia. Impossibile non lasciarsi affascinare dai suoi racconti, aneddoti e barzellette. A distanza di un mese sono venuta qui per partecipare al suo trigesimo. Un po' di tristezza ha accompagnato questo viaggio ma nello stesso tempo anche il bel ricordo di un amico speciale di don Orione che sono certa già è con lui in paradiso.
Questa sera dopo la messa siamo passate, insieme a suor M. Paola nella sede degli Amici di Don Orione e mi ha colpito il decalogo degli amici e accanto a questo la foto di Totò. Sul muro immagini e frasi che rendono famigliari le nostre realtà perché parlano orionino. Tre gli amici che giocavano a carte....ne manca uno che ancora faticano a pensarlo in Paradiso. Ci raccontano della sua allegria e della sua gioia e ci spiegano che la sofferenza per lui non era un peso, gli pesava pensare che la sua malattia pesasse sugli altri. E così prima che diventasse un peso per gli altri ha preso la sua croce e se n'è andato il Giovedì Santo a fare la comunione più importante con il Signore e con l'amico don Orione che l'avrà accolto a braccia aperte.
Grazie Totò della tua bella testimonianza di vita e aiutaci a saper vivere il decalogo degli amici di don Orione.
Sr Maria Gabriella Perazzi
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