Ad accogliere le numerose Religiose il Vescovo Mons. Guido Marini, Don Maurizio Ceriani delegato diocesano per la Vita Religiosa e Sr M Gemma Monceri Superiora Provinciale delle PSMC Don Orione.
Data la circostanza dell’anniversario del transito di Don Orione, si è organizzato di entrare tutti come agli inizi, dalla porta della Casetta delle 400 Lire, primo collegio per i ragazzi poveri per l’Anno Scolastico 1893/94.
Successivamente nel 1915 in questa casa sono state fondate le Piccole Suore Missionarie della Carità (Don Orione). Questo luogo rimane ancor oggi tanto caro alla Famiglia carismatica orionina, lo stesso Don Orione Padre fondatore, desiderava rimanesse casa comune per i suoi figli spirituali: Sacerdoti e Suore. Questa volontà esprime la fratellanza come stile di vita tanto richiamata anche oggi da Papa Francesco. Dopo questi cenni storici è stato spiegato il significato del Giardino della Memoria, ossia il memoriale che vuole ricordare le 86 vittime orionine del Covid che nel 2020/21 ci hanno lasciato. Processionalmente con dei ceri tra le mani abbiamo raggiunto la Cappella dedicato al Sacro Cuore di Gesù, tanto caro a Don Orione che nella casetta gli è apparso pronunciando le parole “Da qui partirà la mia misericordia e la mia gloria”.
Durante il ritiro Il Vescovo ha spiegato il brano del Vangelo della donna samaritana che cercava l’acqua nel pozzo. Gesù non si è fermato all’acqua del pozzo, ma è andato ben oltre, le ha donato un’altra acqua, l’acqua viva. Gesù le ha donato alla donna lo Spirito Santo perché potesse vivere una vita nuova aperta all’eternità. Uno dei particolari di questo brano ha spiegato il Vescovo, che la donna si era reca al pozzo con la brocca per attingere l’acqua in un’ora caldissima della giornata per non incontrare nessuno, viveva quindi una solitudine profonda. Al termine del racconto è stato detto che la donna si era dimenticata della brocca, addirittura da lasciarla al pozzo, o meglio non le interessa più. La donna si è messa in cammino, anzi, a correre, per incontrare gli abitanti del villaggio, le stesse persone che prima voleva evitare. La donna si è messa a correre per annunciare che aveva incontrato Gesù, l’Acqua viva.
Dopo le confessioni le Religiose hanno partecipato alla Santa Messa nel Santuario N. S. della Guardia presieduta dal Vescovo con la presenta di numerosi Sacerdoti.
Ringraziamo il Signore per questa giornata che ci ha fatto riflettere che anche noi abbiamo una brocca, o più brocche tra le mani, che purtroppo ci appesantiscono e che rappresentano le tante cose che alla fine sono inutili, non sono così importanti. In questo tempo prezioso che precede la Pasqua siamo chiamati ad abbandonare queste brocche inutili per avere mani e cuore liberi ad accogliere il tesoro vero della vita che è Lui, Gesù.
Sr M. Gabriella Lisco
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