Hanno risposto al nostro invito le suore delle comunità vicine, alcuni bambini del piccolo Cottolengo accompagnati dai volontari, una rappresentanza del M L O, persone della parrocchia del duomo che ci hanno aiutato ad animare la liturgia con il canto, amici e conoscenti anche da Viguzzolo, che ancora oggi la ricordano con tanta stima ed affetto. Un sentito grazie anche a Don Maurizio Ceriani vicario episcopale per la vita consacrata nella diocesi di Tortona che ha accolto con gioia e disponibilità la nostra richiesta.
Il celebrante nell’omelia ha saputo ben integrare alcuni aspetti della spiritualità di questa religiosa e la figura di Tommaso che oggi, seconda domenica di Pasqua, la liturgia ci presenta offrendo alcuni spunti di meditazione.
La fede nella risurrezione: il 59° anniversario della sua morte dobbiamo vederlo con lo sguardo della fede. Per noi cristiani, la morte non ci deve far paura perché Gesù l’ha vinta, celebriamo la Pasqua il passaggio tra il buio e la luce, tra la tristezza e la gioia.
Credere pur non avendo visto: Gesù dice: “beati coloro che pur non vedendo hanno creduto” Madre M. Tarcisia pur non avendo la luce degli occhi, ha creduto in Gesù presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia adorandolo. La luce della fede l’ha sostenuta e la guidata nel cammino della vita religiosa; Ciò che conta non è il vedere, ma ascoltare la voce del Signore.
La missione: Gesù ha dato a Tommaso il compito di confermare i fratelli nella fede nel toccare con le mani la carne risorta di Gesù.
L’eucaristia è l’unico cibo che ci trasforma a differenza degli altri che entrando in corpo, si trasformano. Diceva Papa Benedetto XVI: “Adorare significa dare il bacio d’amore a Gesù eucaristia”. L’adorazione è un’azione missionaria perché Madre M. Tarcisia dal suo inginocchiatoio ha raggiunto tutti i punti della terra.
Tutto si è concluso con un momento di fraternità con un breve rinfresco, anche questo è molto importante perché da la possibilità di conoscerci e di arricchire il valore della fraternità e di scoprire sempre nuovi aspetti del carisma orionino.
Rendiamo Grazie a Dio e cantiamo: “Ecco come è bello e come è dolce che i fratelli vivano insieme.” (Salmo 133 vita fraterna)
Sr M. Grazia Scaramuzza
https://www.suoredonorione.org/archivio-news/item/3851-in-memoria-di-madre-maria-tarcisia-dell-incarnazione#sigProId39e0018f51