"Voi non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati, non solo in questi giorni, ma dall’inizio dei vostri giorni. Sì, Lui vi ha chiamati per nome. Siamo chiamati perché siamo amati."
Queste sono le parole pronunciate da Papa Francesco nel suo messaggio di apertura della GMG di Lisbona. Parole che sintetizzano le mie emozioni e quelle dei miei compagni di viaggio. Ognuno di noi ha sentito di essere nel posto giusto al momento giusto, chiamato, scelto! È come se il nostro Papa sapesse cosa ciascuno di noi stesse provando e ciò di cui avesse bisogno.
Tante erano le domande con cui sono partita, le difficoltà che immaginavo di avere, le fatiche che pensavo di affrontare ma ciò che abbiamo davvero vissuto non è lontanamente vicino a ciò che avevo previsto. Tanti occhi pronti a lanciarsi sguardi di sostegno, tante mani pronte a carezze di consolazione, tante braccia pronte ad abbracciare. Era chiara la consapevolezza che ciascuno era lì per un motivo comune: l'amore per il Papa che sentiamo forte come il nostro caro fondatore ci ha insegnato.
Federica Leone scrive così:
"La prima parola che mi viene in mente è FATICA, si che perché sono stati giorni faticosi, stancanti, estenuanti. È stato difficile, ho pensato di non farcela in alcuni momenti, avevo solo voglia di buttarmi per terra e non alzarmi più e invece... non l'ho fatto, posso dire di avercela fatta ma non da sola. Ce I ‘ho fatta con l'aiuto della FAMIGLIA, ed è proprio questa la seconda parola che mi viene in mente. Una famiglia che ormai accompagna la mia vita nella fede da anni, presente in tutta in Italia, in tutto il mondo. Ma come dico sempre, ovunque io sia, sotto il nome di Don Orione, mi sento a CASA. Tutto viene riassunto in una sola frase: "Nella vita nulla è gratis, tutto si impara. C' è solo una cosa gratis, L'AMORE DI DIO" io l'ho sentito ed è indescrivibile .
Il Papa prosegue dicendo:
"Sono giorni in cui fissare nel cuore che siamo amati così come siamo, non come vorremmo essere: come siamo adesso. Questo è il punto di partenza della GMG, ma soprattutto della vita."
La GMG mi ha dato speranza! Speranza che c'è qualcuno che come me crede nel Bene, nel Bene vero, gratuito, incondizionato, in Dio! Quel Dio che è morto per me. E se qualcuno ci ha chiamato alla vita e ha donato la sua vita per noi, allora non possiamo che essere "giusti", così come siamo adesso.
Queste le parole di Mariapia Levantino:
"La GMG ha lasciato in me immagini ed esperienze impresse così belle e piene da convincermi che vale sempre la pena mettermi in viaggio, e non parlo solo del viaggio concreto, del prendere la valigia e partire. No, parlo proprio di quel viaggio personale, del mio viaggio, quello che mi ha permesso di rispondere o di cominciare a rispondere alle grandi domande per le quali ho deciso di partire. Mi sono sentita dentro un fiume in piena, come se niente mi potesse fermare, come se la nostra vitalità ed entusiasmo avessero potuto sconfiggere il male del mondo. Poi però come in ogni viaggio non possono mancare quei momenti di grande silenzio dove non puoi fare altro che pensare, riflettere. Per me la veglia è stata importantissima: lì in mezzo a tutti i giovani del mondo non ho potuto non pensare di essere tutti ugualmente fragili, di essere un puntino in mezzo a migliaia di altri puntini, ma con la consapevolezza che ognuno di noi sia un pezzo importantissimo e indispensabile che forma un grandissimo puzzle, quello della vita."
Concludo citando Marika La Rocca ed Elisabetta Levantino che raccontano cosa rappresenti per loro la GMG.
"Penso che la GMG sia un'opportunità per crescere, per mettersi in relazione e conoscere persone e culture di tutto il mondo. Questo viaggio però serve anche per riflettere, si capisce il vero valore di cose che ci sembrano banali , che siamo abituati ad avere ogni giorno, ma che durante il viaggio non lo sono. Escono lati del nostro carattere che magari non conoscevamo e si capisce il vero significato del "lavoro di squadra". Probabilmente a tutti sarà capitato un giorno dove le paure hanno preso il sopravvento, ma solo con le giuste persone si riesce a vivere a pieno questa esperienza."
"La GMG non è solo un momento di fraternità, ma è anche un’occasione per vivere la solitudine. Ogni giorno cerchiamo di scappare da noi stessi, dalle nostre paure, dalle scelte, ma qui, a Lisbona, è stato impossibile non mettersi davanti ad uno specchio. Abbiamo scoperto nuovi talenti, ci siamo scoperti fragili ed è stato bello conoscerci attraverso le nostre debolezze, rendendo i legami molto più forti.
Ci siamo scoperti anche più coraggiosi di quanto pensassimo, mettendoci in gioco. Abbiamo scoperto, infine, che basta lasciare che tutto prenda il suo posto, anche le emozioni, per vivere una vita serena e piena!"
Noi, la gioventù del Papa, aspettiamo con ansia di incontrarti a Roma per il Giubileo dei giovani e a Seoul per la prossima GMG. Noi preghiamo per te, sicuri che tu fai lo stesso per noi.
Marialuisa Celesia
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