Dal 26 al 30 novembre l’assemblea, arricchita anche in alcuni giorni dai laici coordinatori delle nostre opere e da alcuni rappresentanti della Famiglia Carismatica, ha cercato di analizzare la realtà con i suoi bisogni e le sue provocazioni evidenziati negli Atti del Capitolo generale da poco conclusosi.
Il clima di fraternità, il dialogo, il confronto costruttivo, il desiderio di condividere il cammino e gli obbiettivi hanno permesso di lavorare insieme e raggiungere un consenso sinodale nei vari ambiti inerenti all’identità della vita religiosa, la sua missione di carità secondo il carisma di Don Orione e l’importanza della Famiglia Carismatica.
“Facciamo regnare la carità con la mitezza del cuore, col compatirci, con l’aiutarci vicendevolmente, col darci la mano e camminare insieme. Seminiamo a larga mano sui nostri passi, opere di bontà e di amore, asciughiamo le lacrime di chi piange. Sentiamo, o fratelli, il grido angoscioso di tanti altri nostri fratelli, che soffrono e anelano a Cristo; andiamo loro incontro da buoni Samaritani, serviamo la verità, la Chiesa, la Patria, nella carità” (Scritti, 80,170).
“È una grazia per la Congregazione avere questa istanza che aiuta a concretizzare ciò che oggi Dio ci chiede attraverso il XIII Capitolo Generale” (lettera Prot. MG 26/23).
Le parole di Don Orione e l’invito da parte della nostra superiora Generale Madre M. Alicja Kędziora nella lettera di convocazione sono state veramente illuminanti e di incoraggiamento per imparare ad ascoltarci, a stimarci, ad esprimerci su noi stesse e sulle realtà con grande libertà interiore e lungimiranza.
Il futuro è nelle mani di Dio che ama aver bisogno di noi: del nostro cuore, della nostra intelligenza, sensibilità, delle nostre mani, del nostro desiderio di ripartire ogni giorno da Cristo, inizio e termine di ogni attività.
È stata una grazia riscoprire, attraverso l’assemblea provinciale, la consapevolezza di sentirci membra vive di un unico corpo, piccola porzione del popolo di Dio, della grande Famiglia Orionina che, con la specificità di ciascuno, contribuisce a rendere più bella la Chiesa.
Le celebrazioni liturgiche accompagnate da gesti e segni all’inizio e al termine dell’assemblea, ci hanno permesso di gustare il mistero di Cristo, sottolineando la nostra missione di luce per il mondo e la preziosità del tempo, dono di grazia per imparare ad amare come Maria con cuore Samaritano.
Dopo dialogo e discernimento fatto insieme, i lavori dell’Assemblea si sono conclusi con un consenso unanime sulle scelte e priorità che la Provincia Mater Dei ha deciso di abbracciare per questo nuovo sessennio.
Siamo consapevoli della nostra piccolezza e fragilità, ma altrettanto fiduciose che “Il Signore completerà per me l’opera sua”. (Sal 137)
Mihaela Mărtinaș