Questo libro chiamato nella forma familiare Trattato di spiritualità è frutto in un percorso durato 30 anni accompagnato da ogni tappa dei diversi Capitoli Generali fino ad oggi.
Per vivere questo momento molto importante è stato chiesto il contributo di Madre Maria Mabel Spagnuolo che con la sua competenza ha illustrato la storia e la struttura del testo, mentre Sr M Gemma Monceri Superiora Provinciale ha consegnato alle Suore il trattato con una cerimonia solenne preparata da Sr M Mihaela Martinas Segretaria Provinciale. Tutto questo si è sviluppato in due giornate diverse, la prima per le Consorelle più grandi d’età e la seconda per le più giovani.
Coinvolgente è stata la dinamica usata dal titolo: La conversazione nello Spirito che ha favorito per ciascun gruppo un profondo discernimento nello Spirito. Desideriamo riportare il frutto di questa esperienza per donarla anche a chi per diversi motivi non ha potuto essere presente.
Nel primo giorno le Consorelle più grandi a partire dal capitolo 8 della seconda parte del libro dal titolo “Completando quello che manca alla passione di Cristo” dopo una profonda riflessione hanno deciso di tener presente in questo tempo di Quaresima queste cose:
1.Aiutarsi con la Parola di Dio:
Luca 15,11-32 Parabola del figlio prodigo (o del Padre misericordioso);
Luca 6,36-38 Siate misericordiosi, come il Padre Vostro è misericordioso;
Matteo 26,39 La preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi: Padre non si faccia la mia ma la vostra volontà!
2.Essere consapevoli che:
- Dio non vuole salvarci senza la nostra collaborazione e unione alla Passione di Cristo, vuole il nostro assenso e aspetta il nostro “si”;
- bisogna collaborare nell’azione salvifica del Signore unendo le nostre sofferenze a quelle di Cristo, per completare “ciò che manca alla passione di Cristo”;
- bisogna valorizzare la propria realtà di sofferenza, essendo in unione e comunione tra di noi e con Cristo.
Da questa riflessione nello spirito sono nati 3 impegni:
-offrire le proprie sofferenze, limitazioni e dolori per le situazioni del mondo;
-cercare di aiutarci a vicenda ad accogliere e superare le sofferenze (consolarci, sostenerci con una buona parola, un gesto, un piccolo servizio, pregando per l’altra, ecc.;
-ricordare spesso che “dall’amore che avete tra di voi vi riconosceranno come mie discepole”, e che non è importante solo ciò che si fa, ma ciò che si è.
Nel secondo giorno le Consorelle più giovani hanno preso in considerazione il capitolo 3 della prima parte del Libro di Spiritualità dal tema: Maria, modello e tipo della Chiesa e di ognuno/a di noi in essa, e accolto la voce dello Spirito Santo che le ha invitate a vivere alcuni aspetti della spiritualità mariana, durante questo “Anno Mariano Orionino”:
1.Guardando le tre dimensioni dell’Annuncio, del Consenso e del Magnificat: coltivare una intensa comunione con Dio, un ascolto attento della Parola e degli “annunci” negli eventi, nelle persone, dove Dio ci parla nella storia di oggi;
2.Dare una risposta generosa attraverso una testimonianza gioiosa nella fraternità e nelle opere per rendere visibile il mistero di Dio che continua ad incarnarsi nei poveri (essere mediatrici come Maria);
3.Lo stupore di fronte alle sorprese di Dio e alla novità dello Spirito che chiede atteggiamenti di conversione, rinnovamento, adattamento e concretezza nelle scelte;
4.Maria figlia e madre di Dio accoglie e dona la vita che è Gesù, anche noi siamo chiamate a essere discepole e madri, accogliendo la vita nella sua totalità per rigenerare Cristo;
5.Come Giovanni ai piedi della croce prendiamo “Maria nella nostra casa” (nell’intimità, nelle comunità, nelle relazioni) per essere nella Chiesa “vergini e madri” che, aperte allo Spirito, accolgono, donano, rigenerano l’umanità in una quotidiana novità di vita.
Il secondo gruppo nel terzo giorno, ha raggiunto in pellegrinaggio il Sacro Monte di Varese pregando da una cappella all’altra l’intero rosario e concludendo con la Santa Messa presieduta da Don Renzo Vanoi FDP.
Grate per questa bella esperienza di fraternità nello Spirito ci affidiamo a San Luigi Orione che ci accompagni sempre in questo nostro cammino.
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