Martedì, 23 Luglio 2024 14:21

Nella vecchiaia non abbandonarmi.

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Papa Francesco ha intitolato la IV Giornata Mondiale dedicata ai Nonni e agli Anziani “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9) e ci chiede di unirci a lui per riflettere sul valore della vita e valorizzando gli affetti più autentici e duraturi.

Il messaggio del Papa scritto per questa giornata inizia con queste parole: 

Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5).

Il Papa è vicino a tutte le fragilità e debolezze dell’umanità, in questa domenica 28 Luglio in particolare è vicino ai Nonni e agli Anziani e come uno di loro si fa portavoce.

Il suo messaggio riporta brani della Bibbia di persone che si trovano in questa fase della vita e di chi è chiamato a una concreta vicinanza. Tutti noi, se apriamo il nostro cuore, da una parte o dall’altra viviamo questa esperienza, nel dare e nel ricevere reciprocamente l’amore che Dio da sempre ha desiderato per ciascuno di noi.

Una giovane vita, un figlio, va aiutato e sostenuto nello sbocciare dei suoi anni perché chiamato ad offrire il meglio di sé come dono di Dio per sé e per gli altri, altrettanto la vita nell’anzianità va aiutata e sostenuta perché possa ugualmente risbocciare e offrire a Dio per l’eternità il meglio di sé portando a Lui il dono che è stato per sé e per gli altri. In entrambi i casi ognuno è bisognoso dell’altro, di un aiuto concreto, tangibile.

Questi passaggi vitali sono complementari, si fondono e impreziosiscono la vita di pari passo. Chi riceve non deve trattenere, ma è chiamato appena possibile a restituire quanto ricevuto per far fruttificare il dono, perché l’amore non si esaurisce, l’energia non si comprime e il tempo a disposizione non resti tempo perso. Questa è la vita, è circolo vitale, in continua espansione che va oltre ad ogni egoismo e delinea il cammino per una autentica maturità.

Papa Francesco ancora nel suo messaggio dice: D’altro canto, oggi sono molte le donne e gli uomini che cercano la propria realizzazione personale in un’esistenza il più possibile autonoma e slegata dagli altri. Le appartenenze comuni sono in crisi e si affermano le individualità; il passaggio dal “noi” all’“io” appare uno dei più evidenti segni dei nostri tempi. La famiglia, che è la prima e più radicale contestazione dell’idea che ci si possa salvare da soli, è una delle vittime di questa cultura individualista. Quando si invecchia, però, a mano a mano che le forze declinano, il miraggio dell’individualismo, l’illusione di non aver bisogno di nessuno e di poter vivere senza legami si rivela per quello che è; ci si trova invece ad aver bisogno di tutto, ma oramai soli, senza più aiuto, senza qualcuno su cui poter fare affidamento. È una triste scoperta che molti fanno quando è troppo tardi.

Il Papa ci riconvoca a decidere sulla vita che ci aprono a scelte di speranza oggi per vivere la Speranza del domani, con Dio per sempre.

Per arricchire ulteriormente questa giornata, la Chiesa concede l’indulgenza plenaria “ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati da vero spirito di penitenza e di carità, il 28 luglio 2024, in occasione della quarta Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, parteciperanno alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo, indulgenza plenaria che potrà essere applicata anche come suffragio alle anime del Purgatorio”.  Accogliamo con fede questo dono di grazia.

Al termine del messaggio che invito a leggere, Papa Francesco ci dice: … non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente. A tutti voi, carissimi nonni e anziani, e a quanti vi sono vicini giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera. Anche voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

Viviamo questa indicazione del Papa e preghiamo per Lui e per tutti i nonni.

Sr M Gabriella Lisco

Letto 235 volte Ultima modifica il Sabato, 03 Agosto 2024 07:43