I giubilei di vita consacrata sono tappe importanti che suscitano in ognuna sentimenti di gratitudine verso il Signore per la fedeltà che è un dono di Dio, è segno del Suo Amore gratuito; Lui ci ha chiamate e noi dobbiamo chiedere ogni giorno il Suo aiuto per non vacillare.
La nostra vita è un viaggio verso la meta eterna, e, per questo, è importante fermarsi, per pregare, meditare e verificare se ci sono inciampi nel percorso per poi, riprendere il cammino con più slancio, infatti, l’itinerario formativo in preparazione alla festa del giubileo è una fermata nel capolinea.
Anche quest’anno il gruppo delle giubilande provenienti dal Kenia, Polonia, Ucraina, Italia, Spagna e Capoverde, (nel gruppo sono incluse due suore sacramentine) hanno lasciato temporaneamente i loro paesi di provenienza e le comunità per giungere a Tortona.
Il 16 agosto, le suore, accompagnate dalla vicaria generale Suor M. Rosa Roscia e dalla consigliera Suor M. Irma hanno iniziato, con le lodi mattutine il percorso formativo in preparazione alla festa che ha avuto il suo culmine nella celebrazione solenne del 29 agosto assieme a tutta la famiglia carismatica, la santa Messa è stata presieduta dal direttore generale don Tarcisio Vieira.
Le giornate si sono suddivise in momenti di preghiera comunitaria, riflessione personale lavori in gruppo e visite guidate sui luoghi significativi di San Luigi Orione.
Gli argomenti più importanti e specifici della spiritualità orionina sono stati i seguenti:
1. “L’amore ha sete di azione”: la nostra missionarietà, il IV Voto.
2. “Spiritualità delle relazioni: “Siate sorelle nel senso più diletto della parola”
3. “Maria, sempre Maria!”: la Madonna nella nostra vita consacrata.
Nel programma era incluso un tempo di fraternità con le nostre consorelle anziane e ammalate della Casa Madre, che quotidianamente pregano e offrono la loro sofferenza affinché la nostra famiglia carismatica si diffonda in tutto il mondo e si arricchisca di nuove vocazioni.
Le varie visite nei luoghi significativi hanno caratterizzato un aspetto fondamentale del carisma, inoltre, sono state un prolungamento del tema della missionarietà, del IV voto di carità e della devozione alla Madonna.
La Visita guidata a Pontecurone nei luoghi dell'infanzia di Don Orione. La casa, le due chiese dove è stato battezzato e dove ricevette la prima comunione e la cresima, l’oratorio e l’ospedale dove andava a visitare gli ammalati con il canonico don Michele Cattaneo.
La casetta delle 400£, inizio della fondazione dell’istituto: prima i confratelli e in seguito le Piccole Suore Missionarie della Carità
San Sebastiano Curone è un piccolo paese poco lontano da Tortona ma ricco di fonti storiche di apostolato di carità delle nostre consorelle iniziato con la scuola materna e la casa di riposo dal 1917, dove tutt’ora è presente la comunità religiosa che continua questa meravigliosa missione di evangelizzazione.
Con la visita al Piccolo Cottolengo di Tortona e la casa di riposo a San Sebastiano abbiamo potuto toccare con mano che veramente nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio e che tramite i poveri e i piccoli è possibile trasmettere il messaggio di Gesù Cristo.
L’incontro fraterno con i frati all’eremo di S. Alberto di Butrio ci ha permesso di esplorare un’altra realtà presente nella famiglia carismatica che è la comunità contemplativa, necessaria perché attraverso la preghiera sostiene l’apostolato dei confratelli, delle consorelle e di tutta l’umanità. Nella congregazione, grazie a Dio, ci sono alcuni religiosi riconosciuti dalla Chiesa come venerabili, tra questi il nostro frate Ave Maria, ci siamo messe in preghiera presso la sua tomba e visitato la cameretta.
Come già sappiamo, Don Orione aveva una grandissima devozione alla Vergine Santissima e voleva che i suoi figli e figlie prendessero esempio così, non potevamo non percorrere i luoghi mariani del santo come ad esempio il santuario qui vicino della “Madonna della Guardia” costruito nel 1931 e consacrata basilica minore il 24 agosto 1991 dal vescovo Mons. Luigi Bongianino. E il piccolo santuario della Fogliata a Casalnoceto dove Don Orione si recava da fanciullo per chiedere la grazia alla Madonna di diventare sacerdote.
Il sentirsi figli della madre Chiesa è uno degli amori del nostro fondatore di cui ci ha dato l’esempio, insegnando a noi l’obbedienza al Papa e ai vescovi, per questo, ci siamo recate a visitare il duomo di Tortona, l’episcopio, la cappella dove ha ricevuto la veste e anche la cappella del vescovo dove il 13 aprile 1895 è stato ordinato sacerdote. È stato emozionante vedere la cameretta di don Orione e la finestrella dove lui stesso si affacciava di notte a pregare davanti al tabernacolo e da lì non solo compose una nota poesia ma gli venne l’ispirazione di fondare le suore Sacramentine non vedenti che stessero davanti a Gesù nell’adorazione eucaristica perché lui stesso riconobbe che gli impegni apostolici erano numerosi e sapere che delle anime erano dedite alla preghiera lo rassicurò.
Percorrendo le tombe delle nostre consorelle presso il cimitero di Tortona ci siamo soffermate in preghiera e leggere i nomi incisi nelle varie lapidi, ha suscitato in noi sentimenti di gratitudine e ammirazione nei loro confronti specialmente in quelle conosciute.
Visita al paterno: cappellina, cameretta di Don Orione e oggetti da lui usati e luoghi del primo collegio, poi diventato seminario. I confratelli della comunità ci hanno accolte e si sono resi disponibili ad accompagnarci nel percorso, c’è stato l’ascolto di alcune testimonianze di persone che nell’incontro con Don Orione, hanno percepito la sua santità.
Due momenti forti di formazione sono stati guidati dalla superiora provinciale della provincia "Mater Dei" (Italia e Spagna) Madre M. Mabel Spaguolo che ha parlato dell’importanza delle relazioni e soprattutto quello di curare la vita comunitaria mentre la Superiora generale Madre M. Alicja Kędziora, ci ha aiutato ad interiorizzare il primo nucleo degli atti del XIII Capitolo Generale sulla consacrazione e unione con Dio. Infine, la Superiora generale ha rivolto ad ognuna di noi un augurio speciale, quello di vivere sempre alla presenza di Maria in tutte le circostanze della quotidianità, sia nel dolore, come nella gioia, nella fragilità e nella prosperità.
Con la celebrazione del Rinnovo della professione religiosa di Suor M. Paola Sozzo e dei voti delle consacrate dell’ISO si è toccata con mano l’unione dei rami appartenenti alla famiglia carismatica e il desiderio di crescere insieme nel condividere circostanze di festa. Così pure, l’incontro al Paterno tenuto dai due superiori generali e i confratelli che festeggiano il giubileo di professione e sacerdozio.
È stato un privilegio festeggiare il giubileo di vita religiosa e sacerdotale nell’anno mariano orionino, è stata una grande emozione rinnovare ancora una volta, ai piedi della Madonna della Guardia, il nostro eccomi al Signore ma soprattutto sentire il nostro nome pronunciato dai nostri superiori maggiori Don Tarcisio Vieira che ha presieduto la celebrazione e Madre M. Alicja Kędziora.
Alcune nostre consorelle che non hanno potuto unirsi a noi nell’itinerario “sui passi di Don Orione” hanno festeggiano assieme a noi 60 e 65 anni di professione religiosa.
Questa preghiera accompagni il cammino della vita.
Santa Madre, ricordati di noi al cospetto di Dio,
veglia sui passi della nostra vita fino al santo Paradiso,
vicini a Te, Maria, sempre con Gesù,
sempre con Te,
Santa Madre del Signore.
Amen
Tali occasioni di formazione permettono di conoscerci, crescere nella fraternità e condividere esperienze forti di fede. La maggior parte del gruppo era la prima volta che visitava i luoghi orionini, sicuramente è stato non solo molto interessante ma ha favorito ancora di più il senso di appartenenza, mentre per coloro che già conoscevano questi luoghi è stata ugualmente una crescita nella riscoperta perché emergono sempre nuovi aneddoti e cenni storici sconosciuti.
Sr M. Grazia Sacaramuzza (Sacr.)
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