È stata celebrata ieri, a Tortona, la festa per la ripartenza del Paterno, la Casa Madre dell’Opera Don Orione che ora ospiterà la Casa Internazionale di Formazione Orionina, grazie alla presenza di una comunità religiosa, guidata da Don Flavio Peloso e composta anche da P. Santiago David Penzotti e da P. Paul Vincent Kabore.
Alle ore 18 è stata celebrata la Messa nella chiesa di S. Michele, presieduta dal Direttore generale, padre Tarcisio Vieira, alla presenza del consiglio generale dei Figli della Divina Provvidenza e di quello delle Piccole Suore Missionarie della Carità, oltre a religiosi e religiose orionini, alle autorità cittadine, a tanti fedeli e a diversi rappresentanti della Famiglia carismatica. Ha portato il suo saluto anche il Vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini. Nell’omelia della Messa, padre Vieira ha sottolineato come il Paterno sia per gli orionini “molto più di un semplice luogo fisico, è il cuore pulsante dove si sono cristallizzati i nostri valori carismatici e dove sono state vissute le esperienze fondative del nostro carisma e del nostro futuro. È un luogo paradigmatico, un modello di riferimento che non solo informa, ma ci forma e ci ispira, perché questa è la casa dei sogni di don Orione. Se siamo qui oggi, è perché don Orione qui ha sognato il futuro della Piccola Opera e noi siamo la realizzazione di quel sogno”.
“Veniamo qui - ha detto ancora padre Vieira -, e verranno qui da oggi le persone per la formazione orionina, per frequentare il futuro, per imparare a vivere secondo i principi e le intuizioni del Fondatore. Se tante volte la Piccola Opera è stata paragonata a una barca, questo è il luogo dell’ancoraggio, dove gli orionini potranno radicarsi per fare esperienza del carisma. In tanti verranno per essere inseriti in un ambiente dove possono immergersi completamente nella spiritualità di don Orione, ma anche, e questo è l’obiettivo, fare esperienza dei valori della vita fraterna in comunità. Ci auguriamo che, specialmente i novizi, i laici all’inizio di un cammino, tutti quelli che potremmo chiamare i “figli più piccoli” della nostra famiglia, possano sperimentare una trasformazione personale attraverso la formazione, la preghiera e la convivenza. E ci auguriamo anche che la formazione qui ricevuta diventi un modello da adattare in nuovi contesti, che le persone possano essere moltiplicatori della spiritualità e del carisma di San Luigi Orione”.
Al termine della Messa, nel cortile del Paterno, si è tenuto invece un momento di incontro per presentare la nuova Casa Internazionale di Formazione Orionina, durante il quale oltre a padre Vieira e Mauro Sala, presidente degli Ex Allievi di don Orione e ingegnere che ha curato una parte dei lavori di ristrutturazione, ha parlato anche don Flavio Peloso, direttore della nuova comunità che abiterà al Paterno: “Io mi auguro - ha detto - che questo luogo possa essere sempre meno soltanto un museo e sempre più una vera e propria casa. Sarà per questo gestita, condotta, e abitata come una casa, grazie alla comunità che è già qui e che accoglierà con stile di famiglia i confratelli, le consorelle, i laici di famiglia orionina che verranno qui con lo scopo di formarsi al nostro carisma. A me piace ricordare, come diceva don Orione, che questa è “la nostra Porziuncola”, una porzione sacra che il Signore ci ha dato. Nella Casa Madre tutto, anche le mura e gli oggetti, danno una formazione, trasmettono uno stile e dei valori e noi per primi dovremo cercare di essere degni di questo compito. Questo luogo rappresenterà, infine, un’opportunità anche per le diocesi, il clero, i gruppi di laici, le associazioni, perché i valori di don Orione sono prima di tutto cattolici e quindi valgono per tutti”.
A chiudere la serata c’è stato il brindisi inaugurale, guidato dall’economo generale don Walter Groppello, che ha seguito i lavori di ristrutturazione, e poi il tradizionale Caffè di Don Orione.
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