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Giovedì, 01 Settembre 2016 10:32

Papa Francesco alla GMG 2016: "La misericordia ha sempre un volto giovane"

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29 luglio

anteprima29072016aIl folto gruppo dei Giovani Orionini giunti da varie parti del mondo per festeggiare la Giornata Mondiale della Gioventù, sta partecipando all’evento con grande entusiasmo, trasmettendo un forte messaggio  di speranza e amore per la vita, nonostante le difficoltà di questo momento storico di cui ha parlato lo stesso pontefice.

I giorni trascorsi a Varsavia prima di raggiungere Cracovia hanno consentito ai ragazzi di conoscersi tra di loro e con i giovani polacchi, approfondendo meglio la loro storia e la loro religiosità. Nel pomeriggio di ieri, 28 luglio, erano tutti presenti insieme ai religiosi e alle religiose orionine (tra le Piccole Suore Missionarie della Carità, anche la Responsabile generale della Pastorale Giovanile Sr. M. Alicja Kedziora), nella spianata di Blonia a Cracovia dove Papa Francesco ha incontrato i 700.000 giovani della GMG 2016.

Il Papa li ha ringraziati per la loro calorosa accoglienza ed ha poi reso omaggio a San Giovanni Paolo II  "che "ha sognato e ha dato impulso a questi incontri”. Nel suo discorso il pontefice ha incoraggiato i giovani a «lanciarsi nell’avventura della misericordia» e di chiedere a Dio di «lanciarci nell’avventura di costruire ponti e abbattere muri (recinti e reti); lanciarci nell’avventura di soccorrere il povero, chi si sente solo e abbandonato, chi non trova più un senso per la sua vita». «Vuoi una vita piena? – chiede diretto papa Francesco – Comincia a lasciarti commuovere! Perché la felicità germoglia e sboccia nella misericordia: questa è la sua risposta, questo è il suo invito, la sua sfida, la sua avventura: la misericordia. La misericordia ha sempre un volto giovane». (notizia da: AVVENIRE)

Oggi Papa Francesco ha visitato il lagher nazista di Auschwitz – Birkenau, terza tappa del suo viaggio in Polonia per celebrare la GMG di Cracovia. Stamattina ha percorso ogni angolo della struttura, ha incontrato e abbracciato un gruppo di sopravvissuti alla Shoah ed ha pregato nel silenzio della piccola cella che ospitava Padre Massimiliano Kobe, il francescano polacco che offrì la propria vita per salvare quella di padre di famiglia.

 

Per approfondimenti vedi anche: sito FDP

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Letto 584 volte Ultima modifica il Giovedì, 01 Settembre 2016 10:32