2 febbraio
Si è aperto ufficialmente a Tortona, domenica 1° febbraio dell’anno in corso, l’Anno Centenario di Fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità con una solenne Eucaristia nel Santuario della Madonna della Guardia, presieduta da don Renzo Vanoi (Rettore del Santuario) e concelebrata da P. João Batista de Freitas (Consigliere generale), Don Aurelio Fusi (Consigliere provinciale) ed altri Sacerdoti FDP. Ha animato la celebrazione il Coro “San Luigi Orione” guidato dal Maestro Gian Maria Franzin della Parrocchia Santa Maria Assunta di Pontecurone (dove Don Orione venne battezzato).
Alla celebrazione hanno partecipato, oltre alle sorelle delle varie Comunità d’Italia, fedeli tortonesi e pontecuronesi, un gran numero di collaboratori, volontari e amici venuti dalle varie Comunità delle PSMC per unirsi alla nostra preghiera di ringraziamento al Signore. La Celebrazione è stata ben partecipata e vissuta dai fedeli con canti e simboli che hanno aiutato i partecipanti a centrarsi nella Celebrazione Eucaristica.
Nella riflessione il Celebrante ha presentato in sintesi l’origine del nostra fondazione, povera, semplice e umile, ma carica dell’amore di Dio, un tesoro da non tenere per se, ma condividere con i destinatari della nostra azione apostolica. Ha inoltre citato la frase della lettera della Superiora generale Madre M. Mabel Spagnuolo, che si trova al momento in America Latina, indirizzata a tutte le Piccole Suore Missionarie della Carità, e anche a tutta la famiglia orionina, amici, famiglie e benefattori che dice: “La gioiosa celebrazione del nostro Centenario di fondazione è, senza dubbio, la gioia che scaturisce dalla “memoria riconoscente” per quanto il Signore ha fatto attraverso il nostro Santo Fondatore Don Orione, ma particolarmente per mezzo di coloro che, con grande fede e fiducia, hanno accolto il suo messaggio e hanno aderito ai suoi ideali: “andate, seminate la carità di Gesù Cristo con le parole, con le vostre opere, sacrificatevi, fate olocausto della vostra vita… piegatevi con caritatevole dolcezza alla comprensione dei piccoli, dei poveri, degli umili… perché nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio”[1].
Suor M. Bernadeth Martins de Oliveira (Consigliera generale, incaricata del Centenario), ha ringraziato il Celebrante, i concelebranti e tutti i presenti per la partecipazione attiva durante la celebrazione ed ha espresso la gratitudine che sentiva verso le consorelle che con forza e coraggio, lavorano in zone e situazioni di rischio; a quelle che nella malattia e anzianità si donano senza riserve e fanno della loro vita un vangelo vivente!
La cerimonia si è conclusa con la recita della preghiera del Centenario vicino all’urna di San Luigi Orione.
Dopo l’Eucaristia, la giornata è proseguita con la visita alla Mostra Storico - fotografica e con il pranzo a Casa Madre al quale hanno preso parte i celebranti, i componenti del coro e i partecipanti giunti da alcune Comunità dei dintorni di Tortona. Tutto è avvenuto in un clima di fraternità e accoglienza reciproca, e si è concluso con dei messaggi rivolti alla Superiora generale per la Celebrazione giubilare, e dei canti animati dal coro “San Luigi Orione”.
[1] Cfr. Costituzioni delle PSMC, Art. 41-42.
03 febbraio
Domenica 1 febbraio anche la Delegazione “Maria Regina della Pace” ha celebrato, insieme a tutto l’Istituto, l'apertura del giubileo per il Centenario di Fondazione. Ogni comunità presente in Madagascar ha celebrato questo evento con solennità secondo la propria creatività.
Le comunità "Mater Dei" di Andrambato e "Regina del Santo Rosario" di Anatihazo, hanno celebrato la festa nella parrocchia di Anatihazo, dopo tre giorni di preparativi organizzati insieme. La Santa Messa è stata celebrata dal Vicario Generale della diocesi di Antananarivo, P. Ludovic Rabenatoandro, hanno concelebrato P. Luciano Marian (FDP), P. Tarcisio Piotto (FDP), P. Elie (Carmelitano), P. Julien (Diocesano), P. Manitra (Gesuita) e P. Joël (Spiritano).
La gioia di lodare e ringraziare il Signore è stata tanta, le suore con alcune giovani della parrocchia hanno animato la liturgia e per la prima volta è stato cantato l'inno del Centenario frutto di tante iniziative promosse tra giovani, adulti, persone del quartiere e artisti. Quello che ha vinto tra tanti è stato l’inno che meglio ha riassunto l'identità, il carisma e la spiritualità delle PSMC. Le aspiranti, postulanti e novizie delle due comunità hanno danzato con le suore nella liturgia, aiutate dai chierici in segno di comunione.
Hanno partecipato alla celebrazione tante suore di diverse congregazioni, la chiesa era colma di tantissima gente che ha voluto festeggiare questo momento insieme alla Famiglia Orionina. Nell’omelia il Vicario generale ha ribadito le parole di Don Orione: uscite, andate seminate la carità… e questo è stato anche l'augurio che ha rivolto alle suore ma anche a tutti i battezzati presenti, perché tutti siamo chiamati ad uscire da noi stessi per andare verso l'altro più bisognoso, come ricorda spesso anche Papa Francesco.
Terminata la Santa Messa, è stato organizzato un rinfresco consumato nella fraternità e nella gioia del giubileo.
E' ora di ripartire adesso...
Auguriamo a tutte le PSMC un buon viaggio, con entusiasmo e fiducia per altri Cento anni.
03 febbraio
Tutte le comunità delle PSMc nel mondo hanno festeggiato l'Apertura dell'anno giubilare del Centenario, organizzando celebrazioni, incontri, missioni cittadine e tante alte iniziative. In Kenya le PSMC della comunità di Nairobi hanno partecipato il 1 febbraio alla S. Messa nella loro Parrocchia sensibilizzando e informando i presenti sul Centenario di Fondazione dell’Istituto e sull’Apertura dell’anno giubilare, facendo inoltre dono a tutti della preghiera composta appositamente per l’evento.
Il 2 febbraio la comunità ha poi organizzato un momento speciale per pregare assieme ad alcuni laici. Dopo la preghiera le suore insieme agli ospiti si sono recate nella sala comunitaria per condividere un po’ della storia della Congregazione e vivere un momento di fraternità e di festa. Tutti hanno espresso il desiderio di conoscere di più il carisma delle PSMC e si sono impegnati nel sostenere con una speciale preghiera questo significativo momento della nostra storia.
3 aprile
Il Papa ha condannato l'atto di violenza avvenuto ieri in un campus universitario di Garissa in Kenya per mano di un gruppo di fondamentalisti somali al Shabaab, che ha provocato l'uccisione di 147 persone.
Con un raid le forze dell'ordine sono riuscite aa libarare 500 sequestrati, ma ancora mancano all'appello 200 persone. Papa Francesco ha definito la strage un “atto di brutalità insensata” e ha dichiarato di pregare “per una conversione del cuore” degli attentatori, invitando tutti a raddoppiare gli sforzi per porre fine alla violenza e accelerare una nuova era di fratellanza, giustizia e pace”.
Al Papa fanno eco la condanna della comunità internazionale e da più parti è reclamato un intervento dell’Onu.
3 aprile
Il Triduo Pasquale si è aperto ieri con la celebrazione della Celebrazione della Santa Messa Cena del Signore, che il Papa ha celebrato nel carcere romano di Rebibbia.
Nel corso della Cerimonia il Santo Padre ha lavato e baciato i piedi a 12 detenuti, sei uomini e sei donne, tra stranieri e italiani. Francesco si è inginocchiato davanti a loro, dopo aver parlato a braccio ai trecento presenti nella chiesa “Padre Nostro” della casa circondariale Nuovo Complesso, e dopo essere stato a lungo salutato da centinaia di persone che lo attendevano nel cortile.
Nel corso della celebrazione, Papa Francesco si è rivolto ai denuti chiedendo preghiere affinchè "Dio lavi le mie sporcizie".
Le celebrazioni della Pasqua continueranno oggi, venerdì santo, con la Via Crucis al Colosseo, le cui meditazioni sono state scritte da monsignor Renato Corti, vescovo emerito di Novara, che nella nota introduttiva sottolinea come la costante di questa Via crucis 2015 sia il riferimento “al dono di essere custoditi dall’amore di Dio, in particolare da Gesù crocifisso, e al compito di essere, a nostra volta, custodi per amore dell’intera creazione, di ogni persona, specie della più povera, di noi stessi e delle nostre famiglie, per far risplendere la stella della speranza”.
Leggi meditazioni della Via Crucis
Appuntamenti Settimana Santa 2015
3 aprile
E' online la Circolare di suor Maria Mabel Spagnuolo, Superiora generale delle PSMC, per la Santa Pasqua.
CARISSIME SORELLE,
Inizio la presente riflessione proprio nel giorno della celebrazione della Solennità dell’Annunciazione di Maria. Una festa liturgica che sembra, almeno apparentemente, tirarci “fuori” dal clima liturgico della Quaresima e della Pasqua.
Ma è solo in apparente contrasto, perché nell’Annuncio che l’Angelo Gabriele fa a Maria, è concentrato tutto il mistero di Gesù e tutta la sua missione redentrice sulla terra; Maria accoglie nel suo grembo Colui che “pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,6-8). Maria concepisce nell’Annunciazione il Cristo Risorto! (...)
31 marzo
E' online il PUZZLE della Superiora generale per il mese di MARZO 2015:
Impostare le strutture della vita comunitaria sul valore e la dignità della persona con una circolarità più dinamica nei rapporti e nell’agire, favorendo la flessibilità e la semplicità nell’organizzazione.
(Dimensione sacerdotale: n° 18, pag. 50)
Approfondendo la Decisione sullo stile di vita Atti dell’XI CG
Impostare le strutture della vita comunitaria sul valore e la dignità della persona con una circolarità più dinamica nei rapporti e nell’agire, favorendo la flessibilità e la semplicità nell’organizzazione.
(Dimensione sacerdotale: n° 18, pag.50)
Il “puzzle” precedente ci ha fatto riflettere ed approfondire le dinamiche del nuovo paradigma di Chiesa e dello “stile nuovo” di vivere e di agire come gioiosi discepoli di Gesù: il dialogo, la partecipazione, la condivisione, la corresponsabilità, la riconciliazione, la progettualità, l’accoglienza e la vicinanza. Il “pezzetto” di oggi ci conduce ancora in avanti: è importante approfondire i valori, ma è decisivo trasformare la vita, gli schemi, le strutture in coerenza con i valori, affinché il “modo-stile vissuto” sia evidenzia “muta” dei valori.
È assolutamente inutile parlare di dialogo e corresponsabilità, di progettualità e accoglienza… se nei nostri ambienti comunitari e apostolici non si dialoga, non si partecipa e progetta, non si accoglie… La “ricreazione”, “rifondazione” e “innovazione” delle forme, dell’organizzazione e delle strutture nuove e inedite la realizzeranno solo persone “ricreate, rifondate, rinnovate”. Le nostre persone: abitudini, costumi, pensieri, parole e atti dovrebbero essere sostanzialmente e visibilmente “dialogali”, “partecipative”, “accoglienti”, “comunicative”. Le nostre comunità: orari, strutture di partecipazione e di coinvolgimento, forme di incontro e di scambio tra di noi e con i laici, dovrebbero essere concretamente “dialogali”, “partecipative”, “aperte”, “flessibili”, “coinvolgenti”, “semplici”.
Chi non ha mai pensato o detto questa frase: “si parla tanto… ma non cambia nulla!”? Certo! Ma mi domando e vi domando: perché non cambia nulla? Non sarà che dietro a certe espressioni, in realtà, nascondiamo le nostre irresponsabilità, le nostre pigrizie, le nostre paure? Queste sono frasi di chi, dall’altro marciapiede, osserva, punta il dito, emette sentenze e critiche distruttive, ma non “entra” nel dinamismo del cambio e della conversione. E questo non viene da Dio, ma dal Nemico, che cerca solo di scoraggiare, di distruggere e seminare zizzania.
Mai il cambiamento avverrà solo per “decreti”, ma avverrà solamente e unicamente per “decisioni personali”, per adesione, per conversione personale. Tutte soffriamo l’inadeguatezza di certe “forme” (di preghiera, di vita comunitaria, di apostolato, di obbedienza), in tutte le opportunità che ci viene chiesta una valutazione della nostra vita, eleviamo questo “grido”. Ma, quando arriva il momento personale e comunitario di trasformare le abitudini, le dinamiche, l’organizzazione, l’orario, l’apertura… No!!! Perché “sempre si è fatto così”! Perché “Don Orione… perché le Costituzioni… perché… perché…” ecc. ecc.… Ma: “perché”? Magari perché non ci vogliamo scomodare, perché non vogliamo rischiare, perché abbiamo paura di “innovare”… ma se i “frutti” non sono quelli aspettati, allora sì, è più facile scaricare la responsabilità del nostro disaggio, delle nostre demotivazioni e mediocrità, sull’altra, specialmente se quest’”altra” è l’autorità a qualsiasi livello.
Non è questa la logica di Gesù. Gesù ha creduto ai valori nuovi del Regno, ha aderito personalmente, le ha annunciato ai discepoli e al popolo, ma non ha scaricato le sue responsabilità su nessuno, e ci ha redenti perché ha deciso personalmente di viverli, pagando con la sua vita. Solo allora è nata la nuova umanità, il nuovo popolo, la nuova creazione, la nuova forma di relazionarci con Dio, come Padre e fra noi come fratelli e sorelle.
Il “pezzetto” di oggi è un invito a superare il dualismo e l’ipocrisia, è una chiamata a “prendere posizione”, innanzitutto e prima di tutto “personalmente”, a superare la schiavitù della paura del nuovo, dell’inedito per “rischiare” le vie mai viste che lo Spirito Santo ci sta indicando con “gemiti inesprimibili” (Rm 8,26b). La Vita religiosa avrà futuro solo se le persone consacrate siamo disponibili a “ricrearla” sul “valore e la dignità della persona umana”che siamo oggi. È questo ciò che l’XI Capitolo generale ha scoperto e ha plasmato nella Decisione sullo stile di vita e che tutte abbiamo accolto con speranza e con gioia. Non c’è tempo da perdere! Abbandoniamo subito la “trincea” della mentalità del: “nulla cambia!”.
Se è vero che: “querer es poder”! (“volere è potere!”), allora domandiamoci: cosa “voglio”, “desidero”? Lo stile delle mie relazioni con le altre e con gli altri, è quello che “voglio”? lo stile di preghiera e di spiritualità che vivo attualmente, è quello che “voglio”? lo stile con cui mi sento e sono missionaria e realizzo l’apostolato oggi, è quello che “voglio”? Sono sicura che è questo ciò che “vuole” Gesù, la Chiesa, Don Orione…? Allora, comincia oggi a “volere” secondo i loro valori e vedrai che “si può”! Comincia tu, io… con coraggio e umiltà… ad essere “quel cambio” desiderato, e vedrai che non saranno più “solo parole” gli Atti dei Capitoli, le Circolari, gli incontri formativi, i discorsi del Papa… Dio ha messo questo “potere” nelle mie e nelle tue mani: “impostare strutture adeguate alla persona che siamo oggi, flessibili, semplici, più leggere ma più autentiche, per favorire il calore della vita e dell’esperienza, e non il ghiaccio della legge e della formalità”. Altrimenti saremo noi stesse ad uccidere di nuovo Gesù, sotto forme e stili obsoleti e sterili, e sotto le quali, dopo, uccideremo anche la nostra gioia, il nostro entusiasmo, la nostra passione missionaria, la profezia… la nostra vocazione!
Leggiamo personalmente e decidiamo una personale e concreta conversione e trasformazione. Condividiamo comunitariamente, ricordando il “pezzetto” precedente e decidiamo insieme quelle “trasformazioni” comunitarie che comincino a rendere concrete le “parole”. Ricordandoci che “querer es poder” (“volere è potere”).
Coraggio e buona riflessione!
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PUZZLE Marzo 2015 - IT (325.36 kB)
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30 marzo
"Carissime sorelle,
proprio oggi, nella Domenica delle Palme, con la quale diamo inizio alla grande settimana della nostra Redenzione, voglio comunicare, a tutte le PSMC, una notizia “pasquale”.
Nella riunione di Consiglio generale dei giorni 25 a 27 marzo c.a., è stata approvata l’erezione della Vice delegazione africana di lingua francofona “N. S. della Speranza”.
Con queste parole Madre M. Mabel Spagnuolo ha annunciato la nasciata di una nuova realtà nell'Istituto delle Piccole Suore Missionarie della carità, che riempie i cuori di gioia e di "Speranza" per il futuro, proprio nell'anno in cui si celebra il Centenario di Fondazione delle PSMC.
Vai alla pagina della Comunicazioni della Superiora generale
Carissime sorelle,
proprio oggi, nella Domenica delle Palme, con la quale diamo inizio alla grande settimana della nostra Redenzione, voglio comunicare, a tutte le PSMC, una notizia “pasquale”.
Nella riunione di Consiglio generale dei giorni 25 a 27 marzo c.a., è stata approvata l’erezione della Vice delegazione africana di lingua francofona “N. S. della Speranza”.
La decisione è stata preceduta da lungo e accurato discernimento e dopo della visita alle missioni di Costa d’Avorio e Togo, delle Consigliere generali Sr. M. Sylwia Zagòrowska e Sr. M. Noemi Guzzi, durante la quale hanno dialogato e consultato le consorelle al riguardo.
Il Consiglio generale ha anche valutato e approvato l’apertura della prima comunità in Burkina Faso a Ouagadougou, prevista per il mese di luglio p.v., dove si realizzerà un servizio pastorale specialmente nell’area giovanile vocazionale.
La nuova Vice delegazione “N. S. della Speranza” conta, al momento, con 18 Suore incardinate: 11 di voti perpetui (alcune sono consorelle missionarie provenienti dall’Argentina, dalla Polonia, dal Kenya e dal Madagascar) e in formazione iniziale ci sono 7 suore di voti temporanei, 5 novizie e 1 postulante. Sono previste nuove entrate per questo anno.
La Vice delegazione è composta dalle seguenti comunità apostoliche:
Costa d’Avorio:
Comunità “N. S. della Speranza”, Anyama (sede della Vice delegazione)
Comunità “N. S. della Guardia”, Abobo
Comunità “Madre della Divina provvidenza”, Bonoua
Togo:
Comunità “N. S. di Fatima”, Bombouaka
Burkina Faso:
Comunità “N. S. del Carmine”, Ouagadougou (apertura a luglio)
Per l’animazione della Vice delegazione è stato nominato un Consiglio per un primo triennio, a partire dal 31 maggio 2015:
Sr. M. Selina Ndegwa Responsabile
Sr. M. Jacqueline Sawadogo Consigliera – Vicaria
Sr. M. Silvina Babot Consigliera – Economa
Sr. M. Assumpta Pawlus Consigliera
Sono previsti alcuni cambiamenti e movimenti di persone dovuti alle esigenze della nuova struttura di animazione, che saranno comunicati opportunamente. Inoltre, l’avvio della Vice delegazione, sarà accompagnato da vicino dal Consiglio generale attraverso la presenza in loco di qualche Consigliera, per la sistemazione della sede, che sarà ad Anyama, e l’organizzazione della segreteria e dell’economato, come pure l’elaborazione dei programmi di animazione e di formazione, della PGV e dell’apostolato, come è stato fatto tre anni fa quando si costituì la Vice delegazione in Kenya.
Ringraziamo la Divina Provvidenza che continua ad offrirci piccoli ma efficaci segni di sviluppo e di crescita, e mentre condividiamo la gioia e la speranza per questo nuovo “germoglio” missionario africano, impegniamoci a sostenere con la nostra preghiera la vita, la missione e la fecondità di queste sorelle, chiedendo in particolare al Signore il dono della unità, della comunione e collaborazione fra di loro, affinché cresca il senso di appartenenza all’unica Famiglia religiosa nella fedeltà al carisma e alla missione nella Chiesa e nel mondo.
Sono certa che questa è anche una grazia che il Signore ci sta donando nell’anno Centenario della nostra fondazione. Grazia che si converte per noi in impegno e corresponsabilità!
La Vice delegazione “N. S. della Speranza” appartiene a tutte le PSMC! Quindi, sentiamoci tutte unite a queste consorelle, sentiamoci missionarie con loro e, con cuore fraterno, facciamo loro sentire il nostro affetto, sostegno e incoraggiamento e preghiamo per le vocazioni.
Maria, Nostra Signora della Speranza, custodisca nel Suo Cuore materno la nuova Vice delegazione; affidiamola a Lei, prima e vera Missionaria della Carità.
Saluto tutte nel clima della Pasqua e rimaniamo sempre unite nella preghiera e nella comune tensione alla santità e alla carità.
Vi abbraccio fraternamente, anche a nome delle Consigliere generali.
Ave Maria sempre! Alleluia!
Sr. M. Mabel Spagnuolo
Superiora generale
Roma, Casa generale, 29 marzo 2015.
Domenica delle Palme.