24 giugno
La Commissione degli episcopati della Comunità europea, ha aperto oggi la "Settimana della Speranza". L'iniziativa è nata per celebrare il decennale dell’esortazione apostolica di Giovanni Paolo II “Ecclesia in Europa”, pubblicata il 28 giugno 2003, in cui il Ponteficeesortava i cristiani a conservare il proprio posto al centro della vita dei popoli europei affermando che “La Chiesa in Europa deve essere una Chiesa per l’Europa”.
Il presidente della Comece, card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha ribadito che la "Settimana della Speranza" ha il compito di infondere nuove speranze in un momento storico complesso segnato dai drammatici effetti collaterali della crisi economica e dall’insorgere degli spettri del nazionalismo, del populismo e della xenofobia. Il programma (da oggi a giovedì 27) prevede la presentazione della figura di diversi santi o beati europei che con la loro vita hanno dimostrato virtù eroiche al servizio del prossimo e della libertà di fede incarnando così i valori portanti del sogno europeo.
Si parlerà del sacerdote polacco b. Jerzy Popieluszko, della politica austriaca b. Hildegard Burjan, del monaco algerino Christian de Cherge e di san Pedro Poveda Castroverde, sacerdote spagnolo. Partendo dallo studio delle loro testimonianze, si cercherà di trovare la chiave di lettura alle problematiche europee più importanti del momento quali l’istruzione e il lavoro, l’etica negli affari, la sostenibilità e la libertà di movimento dei cittadini e dei migranti. Questa sera, nella prima delle due discussioni serali in programma, si approfondirà la figura di don Pino Puglisi, il sacerdote italiano ucciso dalla mafia a causa del suo costante impegno evangelico e sociale.
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20 giugno
Ieri è deceduta Concetta Giallongo, membro dell'ISO e della Famiglia orionina.
Madre Maria Mabel ha inviato alla Responsabile generale dell'Istituto Secolare Orionino un messaggio di cordoglio e di affetto. "Concetta è stata per me, personalmente, una chiara testimonianza di vita evangelica e orionina. - ha scritto la Superiora generale delle PSMC - Sempre sorridente, sempre serena, fedele alla sua vocazione ed impegnata seriamente nel far crescere l’Istituto Secolare Orionino. L’ho sentita sempre vicina, sorella e amica e so che è stata per tutte voi anche madre e sostegno, guida e maestra nel cammino della fedeltà e della santità, come consacrate nel mondo."
19 giugno
Si è spenta questa mattina a Tortona, presso il Centro Mater Dei, Concetta Giallongo.
Donna appassionata e studiosa del Carisma di Don Orione, Concetta dal 1973 faceva parte dell'Istituto Secolare Orionino, di cui ricoprì per molti anni il ruolo di Responsabile generale accompagnando l'ISO nel cammino per il riconoscimento canonico.
Le Piccole Suore Missionarie della Carità ricordano con profondo affetto la cordialità, la semplicità e la vicinanza umana e spirituale di Concetta a tutti i membri della Famiglia orionina e l'accompagnano con la loro preghiera nel cammino che l'ha riportata alla casa del Padre.
Un pensiero, inoltre, va a tutte le componenti dell'ISO in questo particolare momento del loro Istituto.
Ciao Concetta, resterai nei nostri cuori!!!!
Leggi il suo ricordo sul sito dei FDP
19 giugno
Il Global Peace Index è stato presentato a New York dall'Istituto per la pace e l'economia. Il rapporto, che ha analizzato e sintetizzato dati, fatti e tendenze relativi a 162 Stati, propone una classifica mondiale che pone l’Africa sopra il Medio Oriente, l’Asia meridionale e perfino la Russia: dall’Afghanistan alla Siria i conflitti armati continuano e si inaspriscono, ma a sud del Sahara le cose sembrano andar meglio.
L'indagine evidenzia che nel 2012 l’area sub-sahariana, nel suo complesso, è stata più in pace del Medio Oriente, del Nord Africa, dell’Asia meridionale, della Russia e dell’Eurasia. Tale miglioramento è spiegato con dinamiche economiche. In fondo alla graduatoria dell’area sub-sahariana ci sono Somalia, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica Centrafricana, Paesi coinvolti ancora da conflitti armati e violenze. L’Africa è però molto altro, come confermano i buoni piazzamenti delle Isole Mauritius, del Botswana e della Namibia ma anche i progressi di vicini storicamente difficili. Il giudizio generale non impedisce ai ricercatori di riconoscere come in diversi Paesi dinamiche economico-sociali o tensioni di carattere politico, abbiano messo la pace più a rischio che in passato. È il caso del Burkina Faso, dove l’aumento del costo della vita e l’inadeguatezza dei servizi garantiti dallo Stato sono stati all’origine di manifestazioni e disordini; o della Repubblica Centrafricana, dove lo scorso anno c’erano già gli ingredienti della crisi sfociata a marzo nella caduta del presidente François Bozizé.
Inoltre, secondo il Global Peace Index, tra il 2008 e il 2012 nei cinque continenti la pace è “diminuita” del 5%. Una regressione alla quale hanno contribuito i combattimenti e gli attentati in Somalia ma anche e soprattutto la guerra in Afghanistan e il conflitto civile cominciato in Siria nel 2011. Di sicuro, la violenza non ha solo conseguenze umanitarie. Nel rapporto si calcola che la pace vale ogni anno l’11% del Prodotto interno lordo mondiale, più o meno 9460 miliardi di dollari.
14 giugno
La Pastorale della Mobilità Umana della Conferenza Episcopale Peruviana ha promosso la campagna "No alla tratta di esseri umani e al traffico di migranti: sfide per la Nuova Evangelizzazione". L'iniziativa, realizzata in occasione della Settimana Nazionale per i Migranti e delle loro famiglie che si svolge in Perù dal 9 al 16 giugno, ha l'obiettivo di sensibilizzare i peruviani su un problema sociale molto grave e complesso. Durante l'incontro di presentazione della campagna, Mons. Héctor Vera, vescovo di Ica, ha evidenziato che solo nei primi due mesi del 2012 sono stati 212 i bambini rimasti vittima del traffico di persone nel sud-est del Perù.
Tortona, 29 giugno 2013
VERSO IL CENTENARIO DI FONDAZIONE DELLE PSMC
Casa Madre (Tortona, via Don Sparpaglione, 3)
Ore 16.00 - Celebrazione liturgica nella Cappella di Casa Madre
Seguirà, presso il cortile di Casa Madre, un incontro fraterno e … buffet per tutti!!!
Durante l’incontro, alcune suore porteranno la propria testimonianza sul tema: “UNA STORIA DA VIVERE NELL’OGGI”
L'incontro sarà allietato dal coro dal coro dei bambini dell’asilo del Sacro Cuore.
pdf Invito (663.49 kB)8 giugno
Il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha incontrato oggi Papa Francesco. La visita ufficiale in Vaticano ha affrontato temi molto importanti: la libertà religiosa e lo sviluppo di istituzioni democratiche.
Da parte sua il Presidente italiano, accompagnato dalla la consorte e il seguito, comprendente tra gli altri il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha sottolineato quanto sia già diventata familiare agli italiani la figura di Papa Francesco e ha rivolto un pensiero a Benedetto XVI.
Nel corso dell'incontro, il santo Padre ha definito i rapporti tra Italia e Santa Sede “Due colli che si guardano con stima e simpatia”.
Il Pontefice nel corso dell'incontro si è soffermato sull'importanza della libertà religiosa che "è più spesso affermata che realizzata”, “è costretta a subire minacce di vario tipo e non di rado viene violata”.
Tali affermazioni avvengono all'alba della discussione dell'Europarlamento del testo sulla libertà religiosa, che si svolgerà il prossimo 110 giugno. “E’ un dovere di tutti – sottolinea Papa Francesco – difendere la libertà religiosa e promuoverla per tutti”.
Il Papa ha affrontato anche il tema della crisi, evidenziandone chiaramenti i problemi sociali emergenti: “Preoccupanti appaiono soprattutto i fenomeni quali l’indebolimento della famiglia e dei legami sociali, la decrescita demografica, la prevalenza di logiche che privilegiano il profitto rispetto al lavoro, l’insufficiente attenzione alle generazioni più giovani e alla loro formazione, in vista anche di un futuro sereno e sicuro”.
La prima raccomandazione di Papa Francesco è difendere i rapporti democratici e pensare ai giovani e al bene comune.
Ma il Santo Padre ha anche incoraggiato a "perdere le speranze. Quanti esempi in questo senso ci hanno dato i nostri genitori e i nostri nonni, affrontando ai loro tempi dure prove con grande coraggio e spirito di sacrificio!”
Da parte sua, Napolitano ha portato al Papa l’affetto degli italiani: “La sentiamo, Santità, profondamente vicino, permettendoci di cogliere nella stessa scelta che ha compiuto del nome di Francesco l’eco delle sue radici familiari e l’amore per questo nostro Paese che ha per patrono il Santo di Assisi. A breve distanza da quell’inizio così essenziale del suo nuovo e più alto cammino pastorale, Ella è già divenuto figura familiare e cara agli italiani e innanzitutto ai fedeli e ai cittadini romani ai quali ha voluto significativamente presentarsi innanzitutto quale loro vescovo."
Il Presidente ha parlato delle ''aree di povertà”, affermando che è ''tempo di riflessione e cambiamento'' per esprimere quella ''solidarietà e giustizia'' che i disagi specie quello giovanile richiedono”.
8 giugno
L’Unione Europea è tornata a condannare la violenza nei confronti delle comunità religiose legata a motivazioni politiche socio economiche o ideologiche, che continuano a esistere in diverse parti del mondo. il prossimo 10 giugno, l'Assemblea europea presenterà un documento in cui è prevista la promozione del diritto alla libertà di religione e la prevenzione della sua violazione come priorità politica dell'Unione Europea.
Il documento ricorda che “la libertà di religione o di opinione costituisce una libertà fondamentale per ciascun essere umano, strettamente correlata ad altri diritti dell’uomo e libertà fondamentali” e che il Parlamento “ha ripetutamente chiesto un ambizioso strumentario per far avanzare il diritto alla libertà di religione o di opinione in quanto parte della politica esterna Ue”.
Non è nuova la posizione di condanna della UE verso questo tipo di violenza ed anche recentemente ha fatto risuonare la propria voce rispetto alle discriminazioni e alle violenze subite dai cristiani in vari Stati del mondo, così come ha denunciato più volte l’antisemitismo e l’islamofobia e la protezione delle minoranze.
Secondo l’UE è necessario fissare chiari parametri e standard per favorire il rafforzamento della promozione della libertà di religione o di opinione attraverso la prevenzione e laprotezione, la tutela del diritto di culto e della “dimensione collettiva” delle fedi, del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, del diritto alla protezione della proprietà. Inoltre, l'Europarlamento sottolinea la necessità di proteggere la libertà di religione nell’ambito dell’educazione, del diritto d’asilo, del diritto di famiglia e sociale dei Paesi terzi.
30 maggio
La Cattedra Unesco in Bioetica e diritti umani, istituita al Pontificio ateneo Regina apostolorum e all’Università europea di Roma, ha indetto il "Concorso bioetica e arte".
L'iniziativa è rivolta a giovani artisti dai 13 ai 17 anni, che potranno inviare entro il prossimo 1° luglio le proprie opere ispirate a un passaggio della Dichiarazione universale di bioetica e diritti umani dell’Unesco che sottolinea il «rispetto per tutte le culture e le religioni» e «l’impatto delle scienze della vita per le generazioni presenti e future».
«L'apertura del bando di concorso alle giovani generazioni è la vera novità di quest'anno – ha affermato Alberto Garcia, direttore della Cattedra Unesco di Bioetica e diritti umani, e membro dello staff degli organizzatori – e mira a trasmettere in modo durevole il senso del valore della vita. L'arte è un valido veicolo di sensibilizzazione della società su temi delicati: diffondere la cultura significa trasmettere rispetto per la vita, in qualunque forma essa si manifesti».
A valutare i lavori in concorso sarà una commissione internazionale che a fine settembre 2013 eleggerà cinque opere finaliste.
Il vincitore verrà decretato da una giuria internazionale tra le quindici opere selezionate che, oltre a ricevere un premio in denaro, saranno esposte in tre mostre: nella sede Onu di New York a metà ottobre, a Honk Kong nel corso del convegno Unesco su Multiculturalismo e religione (3-5 dicembre 2013) e, successivamente, all'ateneo Regina apostolorum di Roma.
Nel 2011 sono state 215 le opere inviate da artisti di 23 Paesi.
Per informazioni: www.bioethicsart.org
La Cattedra Unesco in Bioetica e diritti umani, istituita al Pontificio ateneo Regina apostolorum e all’Università europea di Roma, ha indetto la seconda edizione del "Concorso di bioetica ed arte".
L'iniziativa è rivolta a giovani artisti dai 13 ai 17 anni e scadrà il prossimo 1° luglio.
Le opere dovranno ispirarsi ad un passaggio della Dichiarazione universale di bioetica e diritti umani dell’Unesco che sottolinea il «rispetto per tutte le culture e le religioni» e «l’impatto delle scienze della vita per le generazioni presenti e future».
Obiettivo dell'iniziativa è quella di trasmettere in modo durevole il senso del valore della vita, attraverso lo strumento dell'arte quale valido veicolo di sensibilizzazione della società su temi delicatidel rispetto per la vita, in qualunque forma essa si manifesti.
A valutare i lavori in concorso sarà una commissione internazionale che a fine settembre 2013 eleggerà cinque opere finaliste.
Il vincitore verrà decretato da una giuria internazionale tra le quindici opere selezionate che, oltre a ricevere un premio in denaro, saranno esposte in tre mostre: nella sede Onu di New York a metà ottobre, a Honk Kong nel corso del convegno Unesco su Multiculturalismo e religione (3-5 dicembre 2013) e, successivamente, all'ateneo Regina apostolorum di Roma.
Per informazioni: www.bioethicsart.org