Da qualche giorno sono rientrata a Tortona nella mia comunità dopo aver vissuto gli esercizi spirituali a Mornese organizzati dal gruppo per l’apostolato biblico diocesano dal 29 aprile al 1° maggio e conservo ancora il ricordo di quei giorni vissuti nel silenzio, nella meditazione della Parola di Dio e nella fraternità tra di noi e l’accoglienza premurosa ed attenta delle suore di Maria Ausiliatrice.
Nel pomeriggio di sabato 29 è iniziato con una presentazione e ci è stato illustrato lo scopo e la modalità di questi giorni intensi di forte spiritualità ignaziana.
Domenica 30 aprile il diacono permanente Mario Merendi ha dato alcuni spunti per meditare in profondità il Salmo 23 del buon pastore, dopo il momento di riflessione personale ci siamo divisi in piccoli gruppi per la condivisione così tutti abbiamo avuto la possibilità di parlare con più facilità. Nel pomeriggio il cappellano delle suore si è reso disponibile per le confessioni. Ho avuto inoltre l’opportunità di conoscere l’assistente spirituale del gruppo don Fabrizio Pessina che è anche il direttore dell’ufficio catechistico diocesano. A causa di molteplici impegni, non ha potuto seguirci , ma è venuto per celebrare la Santa Messa e ci ha incoraggiato ad andare avanti nel cammino di studio e interiorizzazione della Parola di Dio.
Lunedì 1° maggio il nostro vescovo Mons. Guido Marini, sempre con la sua profondità spirituale, ha spiegato analizzando ogni versetto del vangelo Gv. 10 1-10 Gesù buon pastore della liturgia di questa domenica IV di Pasqua.
La risonanza conclusiva è stata molto positiva tanto che, quasi tutti i partecipanti hanno desiderato rimanere qualche giorno in più per addentrarsi nella profondità della Parola di Dio e fare una verifica della propria vita.
Rivolgo un sentito ringraziamento alla mia carissima amica Nicoletta Rubba che ho conosciuto frequentando la chiesa di Santa Maria Canale assistendo alle celebrazioni eucaristiche, lei mi ha invitato a partecipare agli esercizi spirituali, devo dire che per me è stato un grandissimo regalo, posso dire che sono stati giorni di preparazione a vivere il mese mariano con slancio, penso a Maria che meditava nel suo cuore gli eventi meravigliosi del suo figlio (cfr antifona ora sesta 27 dicembre) e io meditavo le meraviglie del Signore in me.
Nicoletta ha desiderato ardentemente la mia presenza perché ha creduto che fosse una testimonianza significativa la mia, sia come suora di Don Orione ma anche come religiosa consacrata per far sì che emergessero le diverse vocazioni presenti nella Chiesa, infatti, c’erano famiglie, una consacrata in un istituto secolare, un diacono permanente. La Chiesa è come un prato con molti fiori colorati che raffigurano le diverse forme di vita.
Lodiamo e benediciamo il Signore per tutti i suoi benefici