26 luglio
Papa Francesco ha fatto visita ieri alla favela di Varginha, dopo aver ricevuto nella mattinata le chiavi della città dal sindaco di Rio e aver benedetto le bandiere olimpiche nel Palazzo della Città. Nella sua vista alla favela di Varginha, il Papa, come sempre, è stato travolto dall'entusiasmo di bambini e adulti.
Dopo essere salito sulla sua jeep bianca e aver percorso pochi metri è voluto scendere per salutare alcuni bambini, poco dopo si è diretto a piedi verso il quartiere. Alcuni fedeli si sono avvicinati e gli hanno messo una ghirlanda di fiori attorno al collo.
Papa Francesco è quindi entrato in una piccola chiesa intitolata a San Girolamo Emiliani e ha benedetto il nuovo altare. Poi ha fatto visita ad una famiglia, scelta in rappresentanza delle tante che vivono nel quartiere, e qui si è fermato quasi quindici minuti, salutando le 20 persone che vivono nella piccolissima casa, guidando anche le preghiere del Padre Nostro e dell'Ave Maria.
Parlando dal palco costruito in uno spiazzo della favela, Papa Francesco ha ricordato a tutto il mondo una verità scomoda: agli uomini di oggi occorre garantire non solo decenti condizioni di sopravvivenza, ma anche la dignità, una parola ripetuta più volte. Ai giovani ha detto di non «abituarsi al male», di non scoraggiarsi mai: “non scoraggiatevi mai, non perdete la fiducia, non lasciate che si spenga la speranza. La realtà può cambiare, l'uomo può cambiare. Cercate voi per primi - ha aggiunto il Papa - di portare il bene, di non abituarvi al male ma di vincerlo…”
Alle 18.00 il Pontefice ha partecipato alla festa di accoglienza dei giovani della GMG sul lungomare di Copacabana a Rio, dove erano presenti più di un milione di ragazzi e prima ancora ha incontrato il gruppo di giovani argentini giunti numerosissimi in Brasile per condividere con lui questo incredibile evento.
Dal palco di Copacabana Papa Francesco ha ricordato "Prima di venire in Brasile ho incontrato Papa Benedetto e gli ho chiesto di accompagnarci con la preghiera nella GMG; lui mi ha detto che lo avrebbe fatto e che avrebbe seguito alla tv, quindi ora lui ci sta guardando, facciamogli un grande applauso". Parole che testimoniano, ancora una volta, lo speciale rapporto che i "due Papi" sono riusciti a stabilire.