27 luglio
La Via Crucis con i giovani sul lungomare di Copacabana, uno dei momenti forti della Giornata Mondiale della Gioventù, ha ripercorso ieri sera a Rio il cammino di dolore e di amore di Gesù che illumina in ogni tempo, con la luce della misericordia, le strade dell’uomo.
In ogni stazione, è stato toccato un tema che riguarda direttamente la gioventù di oggi. Durante la spettacolare e suggestiva Via Crucis, sono anche state ricordate alcune delle sofferenze dell'uomo, tra cui la malattia e la morte. (Radio Vaticana)
Alcuni pensieri del Papa Francesco:
“Nessuno può toccare la Croce di senza lasciarvi qualcosa di se stesso e senza portare qualcosa della Croce di Gesù nella propria vita”.
“Solo in Cristo morto e risorto troviamo salvezza e redenzione. Con lui, il male, la sofferenza e la morte non hanno l'ultima parola, perché Lui ci dona speranza e vita: ha trasformato la Croce da strumento di odio, di sconfitta, di morte in segno di amore, di vittoria e di vita”.
“Il Cristo sofferente lo sentiamo vicino, uno di noi che condivide il nostro cammino fino in fondo”. “La Croce di Cristo ci invita anche a lasciarci contagiare da questo amore, ci insegna allora a guardare sempre l’altro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre, chi ha bisogno di aiuto, chi aspetta una parola, un gesto”. (foto dal sito della GMG: http://www.rio2013.com/it)