27 giugno
Le novizie della Costa d’Avorio hanno vissuto un’esperienza missionaria tra la popolazione del villaggio di ONO, dal 14 al 23 giugno, guidate dalla loro Maestra Sr. M. Selina Ndegwa. Nel villaggio di Ono vivono persone di diverse nazionalità, e quindi diverse religioni e culture. La maggioranza di esse proviene dal Burkina Faso.
Obiettivo principale di questa esperienza, che è iniziata il 14 giugno con una Santa Messa celebrata dal parroco Pierre Kouassi Assamouan (FDP), è stato l’annuncio di Cristo e la condivisione della quotidianità con le persone del villaggio, confrontandosi su diversi temi. Questa esperienza è stata molto importante per la formazione delle Novizie ed in particolare per l’approfondimento del carisma. Nel corso della settimana Sr. M. Selina ha organizzato incontri con tutti i gruppi tra cui il gruppo di religione musulmana, e il capo del villaggio. Sono stati affrontati diversi temi come: la preghiera, il senso della famiglia, la carità, la fede, la riconciliazione, la cura dei malati. Sono stati momenti forti sia per le Novizie che per la popolazione.
Ecco alcune parole di Sr. M. Selina Ndegwa che ha guidato le giovani in missione:
“Durante questa bellissima esperienza abbiamo capito che la vera gioia non viene dalle cose…ma nasce invece dall’incontro, dalla relazione con gli altri, dal sentirsi accettati, compresi, amati e dall’accettare, dal comprendere e dall’amare; e questo, come ha detto il Santo Padre Francesco, non per l’interesse di un “momento”, ma perché l’altro è una persona. La vera gioia nasce dalla gratuità di un incontro.
Il 22 abbiamo partecipato alla S. Messa di chiusura celebrata da Don Jean Baptiste, Meastro dei Novizi FDP, era presente anche il capo del Villaggio. Ringraziamo così il Signore per averci permesso di vivere questa settimana di missione, per la disponibilità del parroco, per il dono dell’incontro con la popolazione del villaggio, per la loro generosità, per l’accoglienza e i momenti di fraternità che ci hanno permesso di sentici parte di questa realtà. Con il loro esempio hanno testimoniato la bellezza, la solidarietà e la fraternità. In conclusione possiamo dire che ciò che abbiamo ricevuto è stato sicuramente molto più grande di quanto abbiamo potuto dare”.