5 giugno
Gesù ci ha promesso di stare con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Egli è presente, in modo particolare, nel sacramento del suo Corpo e del suo Sangue.
“Non finisce mai lo stupore della Chiesa davanti a questa realtà" – diceva Papa Francesco ieri, 4 giugno, durante l’omelia della Santa Messa della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
"Uno stupore che alimenta sempre la contemplazione, l’adorazione e la memoria. Ce lo dimostra un testo molto bello della Liturgia di oggi, il Responsorio della seconda lettura dell’Ufficio delle Letture, che dice così: «Riconoscete in questo pane, colui che fu crocifisso; nel calice, il sangue sgorgato dal suo fianco. Prendete e mangiate il corpo di Cristo, bevete il suo sangue: poiché ora siete membra di Cristo. Per non disgregarvi, mangiate questo vincolo di comunione; per non svilirvi, bevete il prezzo del vostro riscatto». C’è un pericolo, c’è una minaccia: disgregarci, svilirci. Cosa significa, oggi, questo “disgregarci” e “svilirci”?".