8 giugno
L’Unione Europea è tornata a condannare la violenza nei confronti delle comunità religiose legata a motivazioni politiche socio economiche o ideologiche, che continuano a esistere in diverse parti del mondo. il prossimo 10 giugno, l'Assemblea europea presenterà un documento in cui è prevista la promozione del diritto alla libertà di religione e la prevenzione della sua violazione come priorità politica dell'Unione Europea.
Il documento ricorda che “la libertà di religione o di opinione costituisce una libertà fondamentale per ciascun essere umano, strettamente correlata ad altri diritti dell’uomo e libertà fondamentali” e che il Parlamento “ha ripetutamente chiesto un ambizioso strumentario per far avanzare il diritto alla libertà di religione o di opinione in quanto parte della politica esterna Ue”.
Non è nuova la posizione di condanna della UE verso questo tipo di violenza ed anche recentemente ha fatto risuonare la propria voce rispetto alle discriminazioni e alle violenze subite dai cristiani in vari Stati del mondo, così come ha denunciato più volte l’antisemitismo e l’islamofobia e la protezione delle minoranze.
Secondo l’UE è necessario fissare chiari parametri e standard per favorire il rafforzamento della promozione della libertà di religione o di opinione attraverso la prevenzione e laprotezione, la tutela del diritto di culto e della “dimensione collettiva” delle fedi, del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, del diritto alla protezione della proprietà. Inoltre, l'Europarlamento sottolinea la necessità di proteggere la libertà di religione nell’ambito dell’educazione, del diritto d’asilo, del diritto di famiglia e sociale dei Paesi terzi.
30 maggio
La Cattedra Unesco in Bioetica e diritti umani, istituita al Pontificio ateneo Regina apostolorum e all’Università europea di Roma, ha indetto il "Concorso bioetica e arte".
L'iniziativa è rivolta a giovani artisti dai 13 ai 17 anni, che potranno inviare entro il prossimo 1° luglio le proprie opere ispirate a un passaggio della Dichiarazione universale di bioetica e diritti umani dell’Unesco che sottolinea il «rispetto per tutte le culture e le religioni» e «l’impatto delle scienze della vita per le generazioni presenti e future».
«L'apertura del bando di concorso alle giovani generazioni è la vera novità di quest'anno – ha affermato Alberto Garcia, direttore della Cattedra Unesco di Bioetica e diritti umani, e membro dello staff degli organizzatori – e mira a trasmettere in modo durevole il senso del valore della vita. L'arte è un valido veicolo di sensibilizzazione della società su temi delicati: diffondere la cultura significa trasmettere rispetto per la vita, in qualunque forma essa si manifesti».
A valutare i lavori in concorso sarà una commissione internazionale che a fine settembre 2013 eleggerà cinque opere finaliste.
Il vincitore verrà decretato da una giuria internazionale tra le quindici opere selezionate che, oltre a ricevere un premio in denaro, saranno esposte in tre mostre: nella sede Onu di New York a metà ottobre, a Honk Kong nel corso del convegno Unesco su Multiculturalismo e religione (3-5 dicembre 2013) e, successivamente, all'ateneo Regina apostolorum di Roma.
Nel 2011 sono state 215 le opere inviate da artisti di 23 Paesi.
Per informazioni: www.bioethicsart.org
La Cattedra Unesco in Bioetica e diritti umani, istituita al Pontificio ateneo Regina apostolorum e all’Università europea di Roma, ha indetto la seconda edizione del "Concorso di bioetica ed arte".
L'iniziativa è rivolta a giovani artisti dai 13 ai 17 anni e scadrà il prossimo 1° luglio.
Le opere dovranno ispirarsi ad un passaggio della Dichiarazione universale di bioetica e diritti umani dell’Unesco che sottolinea il «rispetto per tutte le culture e le religioni» e «l’impatto delle scienze della vita per le generazioni presenti e future».
Obiettivo dell'iniziativa è quella di trasmettere in modo durevole il senso del valore della vita, attraverso lo strumento dell'arte quale valido veicolo di sensibilizzazione della società su temi delicatidel rispetto per la vita, in qualunque forma essa si manifesti.
A valutare i lavori in concorso sarà una commissione internazionale che a fine settembre 2013 eleggerà cinque opere finaliste.
Il vincitore verrà decretato da una giuria internazionale tra le quindici opere selezionate che, oltre a ricevere un premio in denaro, saranno esposte in tre mostre: nella sede Onu di New York a metà ottobre, a Honk Kong nel corso del convegno Unesco su Multiculturalismo e religione (3-5 dicembre 2013) e, successivamente, all'ateneo Regina apostolorum di Roma.
Per informazioni: www.bioethicsart.org
In preparazione della GMG 2013, a cui ha partecipato un gruppo numeroso di giovani orionini, dal 21 al 23 luglio si è svolta la Giornata Mondiale della Gioventù Orionina.
L'incontro è stato un modo per far incontrare i giovani delle diverse comunità orionine nei giorni precedenti alla GMG e preparsi a viverla con la gioia e l'entusiasmo che caratterizzano la famiglia orionina.
28 maggio
La Convenzione di Istanbul in materia di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne è stata ratificata oggi all'unanimità dal Parlamento italiano.
Il trattato è stata approvato dal Comitato dei Ministri dei paesi aderenti al Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 ed è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.
Tre sono le parole chiave della Convenzione: prevenzione, protezione e sostegno.Obiettivo principale del trattato è quello di “prevenire e contrastare la violenza intrafamiliare e altre specifiche forme di violenza contro le donne, di proteggere e fornire sostegno alle vittime di questa violenza nonché di perseguire gli autori”. La Convenzione ha tra i suoi principali obiettivi l’individuazione di una strategia condivisa per il contrasto della violenza sulle donne, ma anche la sua prevenzione, la protezione delle vittime e la perseguibilità penale degli aggressori. Inoltre, mira a promuovere l’eliminazione delle discriminazioni per raggiungere una maggiore uguaglianza tra donne e uomini. Ma l’aspetto più innovativo è il riconoscimento della violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.
Nella Convenzione viene anche riconosciuta ufficialmente la necessità di azioni coordinate, sia a livello nazionale che internazionale, tra tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella presa in carico delle vittime e la necessità di finanziare adeguatamente le azioni previste per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno, nonché per il sostegno alle vittime e lo sviluppo dei servizi a loro dedicati.
La Convenzione prevede anche la protezione e il supporto ai bambini testimoni di violenza domestica e viene chiesta la penalizzazione dei matrimoni forzati, delle mutilazioni genitali femminili e dell’aborto e della sterilizzazione forzata.
Infine, si riconosce il ruolo fondamentale svolto dalla società civile e dall’associazionismo in questo settore.
La Convenzione è stata firmata dall’Italia nel settembre scorso a Strasburgo. L'Italia è il quinto Paese (dopo Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo) a ratificare la Convenzione, che tuttavia per entrare in vigore ha bisogno della ratifica di dieci Paesi, di cui almeno otto membri del Consiglio d’Europa.
Testo della Convenzione di Istanbul
A Dio non basta la vostra fede;
ha bisogno di vedere e constatare le vostre opere
La Provincia "Mater Dei" (Italia) organizza iniziative estive di attività apostolica attraverso cui vivere intensi momenti di volontariato e spiritualità... partecipa anche tu!!!
Inoltre, ogni comunità è disponibile ad accogliere giovani per esperienze di volontariato. Per scegliere la realtà più vicina a te visita il sito www.suoredonorione.it oppure contatta suor M. Carla Tonelli (3450464960 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
25 maggio
Don Pino Puglisi, sacerdote che ha speso la proprio vita contro la criminalità organizzata, e' stato proclamato beato oggi.
Alla celebrazione, presieduta dall’arcivescovo della diocesi palermitana card. Paolo Romeo e svoltasi a a Palermo presso il Foro Italico Umberto I, hanno preso parte circa 80mila persone.
"La beatificazione di padre Pino Puglisi – afferma il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone in un messaggio - e' un momento di festa e di testimonianza per la Chiesa che e' a Palermo, in Sicilia e nell'Italia intera". "L'esempio e l'intercessione di don Puglisi – prosegue il messaggio - sacerdote esemplare, martire della fede e della carita' educativa, in particolare verso i giovani, continui a suscitare nella comunita' ecclesiale e civile risposte generose e coerenti alla chiamata di Cristo e al tal fine invoco da Signore abbondanti grazie celesti".
Durante l'omelia il cardinale Romeo ha affermato: "La mano mafiosa che, quel 15 settembre del 1993, lo ha barbaramente assassinato ha liberato la vera vita di questo chicco di grano, che nella ferialità della sua opera di evangelizzazione, moriva ogni giorno per portare frutto. Quella mano assassina ha amplificato oltre lo spazio e il tempo la sua delicata voce sacerdotale, e lo ha donato martire non solo a Brancaccio ma al mondo intero".
Don Pino Puglisi è stato un sacerdote diocesano noto per il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata, in particolare occupandosi della formazione di bambini e ragazzi di strada per i quali fondò il "Centro Padre Nostro”. Morì, ucciso dalla mafia, il 15 settembre del 1993, giorno del suo 56.esimo compleanno. Il decreto di Beatificazione di padre Puglisi per martirio "in odio alla fede” è stato promulgato da Papa Benedetto XVI il 28 giugno 2012.
25 maggio
Madre M. Mabel si è recata dal 21 al 23 maggio presso la Comunità “NS del Perpetuo Soccorso” a Otwock, dove la comunità presta il proprio servizio curando persone anziane e malate. La maggior parte degli assistiti non sono autosufficienti e necessitano di assistenza costante.
Negli ultimi anni la Casa è stata rinnovata e adattata favorendo una risposta più adeguata alle necessità dei malati. Le Suore assieme al personale laico cercano di svolgere il servizio sanitario e spirituale in modo che tutti possano vivere serenamente quella tappa della vita.
La madre ha incontrato personalmente tutte le suore, ha ascoltato il personale, ha conosciuto l’ambiente e le relazioni con la parrocchia, incoraggiando la comunità affinché l’opera e il servizio sia sempre più strumento di evangelizzazione secondo il Progetto Apostolico dell’Istituto.
24 maggio
Continua la visita stabilita di suor M. Gemma Monceri.
Accompagnata per la traduzione da suor M. Elżbieta Paszczyk, suor M. Gemma ha visitato dal 20 al 23 maggio la comunità di Warszawa.
La comunità è composta da cinque suore, di cui: tre insegnano a tempo pieno la Catechesi nelle scuole elementari, una svolge servizio infermieristico con la Charitas diocesana e anche svolge servizio di assistenza ai malati più poveri del quartiere. Inoltre, la Sacrestana cura il decoro della Chiesa parrocchiale intitolata al “Purissimo Cuore di Maria” con l’impegno anche di apertura e chiusura secondo gli orari stabiliti.
Tutto l’apostolato è ha servizio dell’evangelizzazione e la presenza delle suore è molto apprezzata e significativa per lo sviluppo della fede attraverso la catechesi, la cura dei malati, l’accompagnamento dei bambini per i Sacramenti e del gruppo dei chierichetti e l'insegnamento della musica.
Suor M. Gemma ha avuto l'opportunità di far visita a una delle scuole elementari in cui insegnano due suore della Comunità. La Direttrice, assieme alle insegnanti, l'ha accolta e ha illustrato il programma didattico e tutte le attività sportive e culturali offerte ai bambini per il loro sviluppo in collaborazione per quanto è possibile con le famiglie.