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A metà marzo, suor Maria Mabel Spagnuolo è andata su YouTube per condividere la cattiva notizia con le 600 suore della sua Congregazione: la morte di suor Maria Ortensia Turati, una delle sei suore uccise dal coronavirus in un convento di Tortona, una città dell’Italia settentrionale.
"È come se una persona scomparisse in un istante", ha detto la Madre in seguito ad AP per telefono, una separazione particolarmente amara dalla dolce consorella di 88 anni che aveva portato avanti la sua vocazione per servire i più emarginati della società avvicinandosi instancabilmente a loro.
Originaria della Lombardia, Madre Ortensia si era formata come assistente sociale, è stata Madre Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità dal 1993 al 2005 e ha viaggiato in tutto il mondo fondando missioni nelle Filippine e in Costa d'Avorio. Ha guidato la sua Congregazione con le sue numerose scuole in Cile e ha contribuito a riformare il percorso di formazione delle suore.
Da Roma al Madagascar al Perù, le sorelle stanno confezionando mascherine, servono negli ospedali e forniscono cibo e acqua a coloro che non hanno accesso a nessuno dei due, come se stessero ancora ascoltando il consiglio della Madre: "Non voglio pie esortazioni… andiamo al dunque!".
(Giovanna Dell’Orto)