Lunedì, 16 Marzo 2020 08:24

Indicazioni della Superiora generale a tutte le Consorelle

Vota questo articolo
(0 Voti)

Carissime Superiore provinciali
Superiore regionali
E Consorelle TUTTE!

Care Consorelle!

Stiamo vivendo, non solo in Italia, un tempo difficile, mai immaginato, però che oltre alla sofferenza ci sta offrendo anche un’opportunità di scoprire nuove risorse di fede, di speranza e di carità, ma in modo particolare ci sta aiutando a “leggere”, tra le righe di questa “pandemia”, un “nuovo stile di vita”, più centrato nell’essenziale, più profondo… meno egocentrico e materialista e più relazionale, ci sta aiutando a riscoprire la nostra fragilità e metterci nelle condizioni di fidarci di più di Dio, della sua Divina Provvidenza e di “scoprire” l’”altro-universale” come vero fratello e sorella.

Però il motivo per cui vi scrivo è perché sento di dover richiamare la vostra attenzione sulla responsabilità sociale che siamo chiamate oggi a maturare “in fretta.

Di fronte alla situazione delicatissima che si sta espandendo nel mondo, sempre con più velocità, a causa della "pandemia" del coronavirus, vorrei dirvi che la situazione è veramente seria. Sono tanti coloro che credono che in Italia si sta esagerando... io vi dico: no si sta esagerando, la situazione è gravissima.

La pericolosità di questo virus si deve alla velocità con cui si contagia e sviluppa la malattia che, in alcuni casi, è mortale, specialmente per le persone più vulnerabili che, al principio, erano gli anziani e coloro con malattie pregresse, ma adesso anche le persone giovani e i bambini.

Le Nazioni dell'Europa, alcune di Africa e di Asia, hanno già presso misure che sono sempre più rigide. In America latina si sta prendendo coscienza, secondo me, troppo lentamente e le misure non sono ancora drastiche.

Guardando i programmi che abbiamo in calendario nella Congregazione, non crediamo che possano realizzarsi normalmente, non solo a causa dell'epidemia in Italia, ma perché quando qui cominceremo a vincerla, non sappiamo in quale situazione vi troverete voi, se questo continua a diffondersi.

Vi scrivo questo non per creare panico o per allarmare, bisogna essere tranquille e avere fede, però assolutamente prudenti e fare in modo che tutte le Suore prendiamo coscienza e collaboriamo.

Vi prego: seguite scrupolosamente le indicazioni che vi stanno dando le autorità dello Stato e della Chiesa e, alla luce di queste, mettete in sicurezza le vostre Comunità e Opere, il personale laico; fate speciale attenzione alle case dove ci sono Suore e persone anziane e disabili, rispettate tutte le normative per l’igiene ed evitate i contatti fisici, rispettate la distanza tra le persone anche dentro casa, per prevenire i contagi (penso per es. nel “mate” che si prende in Argentina).

Però anche vi chiedo, rivedete i vostri impegni, le uscite da casa, i viaggi, gli incontri o convegni che avete in calendario in questo tempo, le visite che entrano alla casa o all’Opera e, se è possibile, evitateli, perché lo "spostamento" delle persone è quello che fa viaggiare il virus e promuovere il contagio, sia per chi esce come per chi ritorna. Si tratta di essere responsabili, ma di una responsabilità sociale, perché l’imprudenza di uno solo, può ammalare tante altre persone in “catena”.

Vi dico solo questo: siate prudenti e obbedite! Anche come parte dell’offerta che chiede il tempo di Quaresima.

Non vi sto dando una "ordine" assolutamente! vi scrivo da sorella e anche da madre… è solo un consiglio di chi sta già vivendo questo incubo... lo lascio alla responsabilità e alla ragionevolezza di ognuna di voi.

Continuiamo unite nella preghiera per il mondo intero, intensifichiamo l’orazione e l’adorazione quotidiana mettendo l’intenzione perché finisca il flagello della “pandemia”, cerchiamo personalmente e comunitariamente di creare spazi per chiedere al Signore questa grazia e anche ricordiamo non solo i malati e le vittime, affidiamo al Signore anche i nostri confratelli FDP che stanno soffrendo la stessa situazione nelle loro case, e abbracciamo con la preghiera tutti gli operatori sanitari, infermieri, medici, volontari che rischiano la loro vita per servire e offrire le loro competenze negli ospedali accanto ai malati.

Vi abbraccio nel Signore più vicina che mai, prego per voi e vi chiedo di pregare per tutti noi qui, specialmente per le carissime Suore di Casa Madre… così sofferenti…

La Madonna Santa e San Luigi Orione intercedano per noi e per il mondo intero.

Sr M. Mabel Spagnuolo
Superiora generale

Roma, Casa generale, 15 marzo 2020.

IT

Letto 495 volte Ultima modifica il Venerdì, 29 Maggio 2020 09:45