Alle Superiore provinciali e Consigli
Provincia “N. S. di Luján” (Argentina (Uruguay / Paraguay)
Provincia “N. S. del Carmen” (Cile / Perù)
Alle religiose incardinate in queste Province
A tutte le PSMC
Care sorelle,
Dopo un lungo discernimento, che va avanti da più di 10 anni, in relazione alla realtà della Provincia “N. S. del Carmen” e, soprattutto, durante il triennio che si sta concludendo, in dialogo e collaborazione con la Superiora provinciale e il Consiglio e con tutte le Suore del Cile, che si sono pronunciate concretamente nell'Assemblea Provinciale di valutazione, conclusa poche settimane fa, con il Consiglio Generale abbiamo considerato la seria difficoltà, secondo le prescrizioni del Diritto Canonico e delle nostre Costituzioni, nel continuare come Provincia religiosa.
In diverse occasioni e in dialoghi tenuti con diversi Consigli provinciali della Provincia “N. S. di Luján” e, anche, durante le Assemblee o Capitoli, sorgeva la domanda e la preoccupazione per il futuro delle PSMC in Cile.
Personalmente, negli ultimi anni, ho realizzato numerosi incontri in Cile per vedere insieme la realtà e scoprire la Volontà di Dio, affinché questa preziosa presenza del nostro carisma orionino al femminile in Cile e Perù, avesse continuità.
Dopo essermi confrontata e consultata con la CIVCSVA, nella riunione del Consiglio Generale del 26 ottobre, secondo l'articolo 197 §8 delle Costituzioni, è stata approvata all'unanimità l'unione delle Comunità e Opere delle PSMC in Cile e Perù a l'attuale Provincia “N. S. di Luján”.
Il Consiglio Generale, vedendo anche la complessità di questa nuova realtà e la nuova “geografia” che significa per l'attuale Provincia “N. S. di Luján”, dopo un serio discernimento e riflessione alla luce dello Spirito Santo e nel contesto del percorso che la Vita Religiosa e le Congregazioni stanno facendo in questo momento storico, ha deciso di costituire una provincia unica che abbraccia tutte le Comunità presenti in Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay e Perù.
La Provincia “N. S. di Luján” vede così modificati e ampliati i confini attuali, pertanto, è vista come logica conseguenza, la necessità di pensare a un “nuovo nome” per questa “nuova” e “inedita” realtà. A tal fine verrà effettuato un sondaggio e una consulta a tutte le Religiose di appartenenza a questa nuova Provincia latino-americana di lingua spagnola, aspettando, prima della metà del 2021, di poter decidere il nuovo nome.
Vista anche la grande richiesta che dovrà affrontare chi dovrà animare e governare questa grande Provincia, il Consiglio Generale ha nominato un Consiglio composto da sette Religiose, compresa una cilena, che non sarà una “rappresentante” di quella Nazione, ma un membro alla pari con altre Consigliere, per collaborare con la Superiora provinciale nell'animazione delle diverse aree e per affrontare le grandi sfide che stanno già emergendo.
La prossima settimana comunicheremo la nuova nomina della Superiora provinciale e delle sette Consigliere; intanto invito tutte voi a preparare il vostro cuore ad accoglierle con il desiderio di collaborare filialmente e a pregare per loro e per questa nuova realtà che dovranno assumere.
Papa Francesco ci ha provvidenzialmente offerto nella sua nuova Enciclica “Fratelli tutti” giunta a dare una nuova e profonda luce a questa decisione: “Qui sta un segreto dell’autentica esistenza umana, perché «la vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza; ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà. Al contrario, non c’è vita dove si ha la pretesa di appartenere solo a sé stessi e di vivere come isole: in questi atteggiamenti prevale la morte” (FT 87).
E poi: “L’amore, infine, ci fa tendere verso la comunione universale. Nessuno matura né raggiunge la propria pienezza isolandosi. Per sua stessa dinamica, l’amore esige una progressiva apertura, maggiore capacità di accogliere gli altri, in un’avventura mai finita che fa convergere tutte le periferie verso un pieno senso di reciproca appartenenza. Gesù ci ha detto: «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8)” (FT 95).
Queste parole del Papa illuminano noi tutte, quelle che possono stare vivendo questo momento come una “perdita”, come anche coloro che dovranno viverlo come una “integrazione” e maturare una nuova mentalità aperta, accogliente, distaccata e rispettosa.
È un momento storico molto particolare, dove in mezzo a una “pandemia”, che può farci cadere nella tentazione della paura, dell'”aspettare tempi migliori”, o in un abbassamento della speranza, Dio ci fa di nuovo feconde e ci chiama ad "uscire" come Maria per rischiare nuovi orizzonti e nuove esperienze di fraternità, d’internazionalità, di scambio, d’approfondimento del nostro senso di appartenenza ad una sola ed unica famiglia delle Piccole Suore Missionarie della Carità.
Il cuore “senza confini” del nostro Padre Fondatore San Luigi Orione, sia il “luogo” nel quale ci incontriamo tutte, al di là delle nostre origini culturali, per bere dal suo spirito universale e abbracciarci in un'unica vocazione e missione, perché nel cuore di ciascuna e di tutte “Caritas Christi urget nos!”.
Unite nella preghiera affidiamo a Maria, la Vergine della Visitazione, questa nuova Provincia Latino-americana e a Lei chiediamo di benedirci con il suo sguardo materno.
Insieme alle Consigliere Generali, vi saluto e vi abbraccio fraternamente in Cristo,
Suor M. Mabel Spagnuolo
Superiora generale
Roma, Casa generale, 5 novembre 2020