Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Carissime Superiore provinciali
Superiore regionali
E Consorelle TUTTE!

Care Consorelle!

Stiamo vivendo, non solo in Italia, un tempo difficile, mai immaginato, però che oltre alla sofferenza ci sta offrendo anche un’opportunità di scoprire nuove risorse di fede, di speranza e di carità, ma in modo particolare ci sta aiutando a “leggere”, tra le righe di questa “pandemia”, un “nuovo stile di vita”, più centrato nell’essenziale, più profondo… meno egocentrico e materialista e più relazionale, ci sta aiutando a riscoprire la nostra fragilità e metterci nelle condizioni di fidarci di più di Dio, della sua Divina Provvidenza e di “scoprire” l’”altro-universale” come vero fratello e sorella.

Però il motivo per cui vi scrivo è perché sento di dover richiamare la vostra attenzione sulla responsabilità sociale che siamo chiamate oggi a maturare “in fretta.

Di fronte alla situazione delicatissima che si sta espandendo nel mondo, sempre con più velocità, a causa della "pandemia" del coronavirus, vorrei dirvi che la situazione è veramente seria. Sono tanti coloro che credono che in Italia si sta esagerando... io vi dico: no si sta esagerando, la situazione è gravissima.

La pericolosità di questo virus si deve alla velocità con cui si contagia e sviluppa la malattia che, in alcuni casi, è mortale, specialmente per le persone più vulnerabili che, al principio, erano gli anziani e coloro con malattie pregresse, ma adesso anche le persone giovani e i bambini.

Le Nazioni dell'Europa, alcune di Africa e di Asia, hanno già presso misure che sono sempre più rigide. In America latina si sta prendendo coscienza, secondo me, troppo lentamente e le misure non sono ancora drastiche.

Guardando i programmi che abbiamo in calendario nella Congregazione, non crediamo che possano realizzarsi normalmente, non solo a causa dell'epidemia in Italia, ma perché quando qui cominceremo a vincerla, non sappiamo in quale situazione vi troverete voi, se questo continua a diffondersi.

Vi scrivo questo non per creare panico o per allarmare, bisogna essere tranquille e avere fede, però assolutamente prudenti e fare in modo che tutte le Suore prendiamo coscienza e collaboriamo.

Vi prego: seguite scrupolosamente le indicazioni che vi stanno dando le autorità dello Stato e della Chiesa e, alla luce di queste, mettete in sicurezza le vostre Comunità e Opere, il personale laico; fate speciale attenzione alle case dove ci sono Suore e persone anziane e disabili, rispettate tutte le normative per l’igiene ed evitate i contatti fisici, rispettate la distanza tra le persone anche dentro casa, per prevenire i contagi (penso per es. nel “mate” che si prende in Argentina).

Però anche vi chiedo, rivedete i vostri impegni, le uscite da casa, i viaggi, gli incontri o convegni che avete in calendario in questo tempo, le visite che entrano alla casa o all’Opera e, se è possibile, evitateli, perché lo "spostamento" delle persone è quello che fa viaggiare il virus e promuovere il contagio, sia per chi esce come per chi ritorna. Si tratta di essere responsabili, ma di una responsabilità sociale, perché l’imprudenza di uno solo, può ammalare tante altre persone in “catena”.

Vi dico solo questo: siate prudenti e obbedite! Anche come parte dell’offerta che chiede il tempo di Quaresima.

Non vi sto dando una "ordine" assolutamente! vi scrivo da sorella e anche da madre… è solo un consiglio di chi sta già vivendo questo incubo... lo lascio alla responsabilità e alla ragionevolezza di ognuna di voi.

Continuiamo unite nella preghiera per il mondo intero, intensifichiamo l’orazione e l’adorazione quotidiana mettendo l’intenzione perché finisca il flagello della “pandemia”, cerchiamo personalmente e comunitariamente di creare spazi per chiedere al Signore questa grazia e anche ricordiamo non solo i malati e le vittime, affidiamo al Signore anche i nostri confratelli FDP che stanno soffrendo la stessa situazione nelle loro case, e abbracciamo con la preghiera tutti gli operatori sanitari, infermieri, medici, volontari che rischiano la loro vita per servire e offrire le loro competenze negli ospedali accanto ai malati.

Vi abbraccio nel Signore più vicina che mai, prego per voi e vi chiedo di pregare per tutti noi qui, specialmente per le carissime Suore di Casa Madre… così sofferenti…

La Madonna Santa e San Luigi Orione intercedano per noi e per il mondo intero.

Sr M. Mabel Spagnuolo
Superiora generale

Roma, Casa generale, 15 marzo 2020.

IT

Venerdì, 13 Marzo 2020 10:42

Prima professione in Costa d'Avorio

Ieri ricorrenza degli "80 anni" del dies natalis di Don Orione, le Piccole Suore Missionarie della Carità in Costa d’Avorio hanno vissuto un momento di grande gioia con la prima professione religiosa della novizia Danielle ASSOHOV.

Giovedì, 12 Marzo 2020 10:32

Giornata Missionaria Orionina 2020

Pubblichiamo la lettera dei Consiglieri generali incaricati delle Missioni per la Giornata Missionaria Orionina 2020, che si celebrerà il prossimo 15 nmarzo, dal tema: “Inviati a portare al mondo le due fiamme”.
In considerazione del difficile e particolare momento che il nostro paese sta vivendo, le iniziative promosse e organizzate per questo evento saranno vissute dalle varie comunità e dalle singole persone, come possibile, in rispetto alle ultime disposizioni in merito alla salute pubblica. 

Nella casa provinciale delle Piccole Suore Missionarie della Carità della provincia di “N. S. di Luján”, si è svolta la cerimonia di ingresso in Noviziato delle postulanti Eleonora Bisio (italiana) e Ma. Isabel Scaltritti (uruguaiana).

La celebrazione è stata presieduta da P. Gustavo Aime dei Figli della Divina Provvidenza.

 La Superiora generale rivolge a tutte le consorelle un messaggio di rassicurazione, in risposta alle tante richieste di aggiornamento sullo stato attuale della Congregazione in Italia.

 

La Superiora generale rivolge a tutte le consorelle un messaggio di rassicurazione, in risposta alle tante richieste di aggiornamento sullo stato attuale della Congregazione in Italia, chiedendo in modo particolare: "...la preghiera, la fraternità e la responsabilità nell'accogliere per prime le disposizioni di sicurezza che non giovano solo a noi, ma a tutta la popolazione, in Italia e nel mondo…"

Sabato 7 marzo nell’Istituto Don Orione di Congreso (Buenos Aires), ha avuto luogo il secondo Incontro della “Scuola di Fuoco” per le Comunità di Buenos Aires e dell’Uruguay. Con questo Incontro è iniziato il Nucleo “Instaurare Omnia in Cristo”.

“Ogni abbandonato trovi in voi una sorella in Gesù Cristo e una madre; e, mentre sanerete i dolori del corpo, donate alle anime la luce e il conforto di Dio.”

Inaugurati ieri 5 marzo, i nuovi spazi nel Piccolo Cottolengo femminile Don Orione di Montevideo

La casa don Orione di Antofagasta, ha ricevuto, lo scorso 14 febbraio,il  riconoscimento: "L' ANCORA D'ORO 2020".