08 febbraio
Dal 22 al 29 gennaio un gruppo di 35 Suore Orionine ha partecipato agli Esercizi Spirituali che hanno avuto come tema: “la Carità. Prima dell’Offertorio”.
Al termine degli Esercizi Spirituali c’è stata la Celebrazione Eucarisca, presieduta da padre Pe. Cristiano Aparecido dos Santos (FDP). Prima dell’Offertorio, le suore hanno rinnovato il loro Sì al Sgnore, e dopo la comunione, il celebrante insieme a suor Aparecida (Suore Apostole del Sacro Cuore), che ha predicato gli esercizi, hanno unto ciascuna partecipante con olio profumato, segno del mandato a continuare a portare il buon profumo di Cristo consumandosi d’amore con un cuore capace di abbracciare il mondo, pontando l’amore di Dio.
Nei giorni successivi, 30 e 31 è stato realizzato un corso di Formazione Permanente con il tema: “Sofferenza Psichica e Vita Comunitaria”, guidato dallo Psicologo Clinico, Wellington Heleno da Silva. Sono state giornate cariche di informazioni e condivisioni.
Ingresso in Noviziato
Durante la mattinata del 1 febbraio 2018 a Cotia – San Paolo, dopo una bellissima Celebrazione Eucaristica presieduta da padre qp8qsé Silva de Paiva, è avvenuta la cerimonia d’ingresso nel Noviziato delle Piccole Suore Missionarie della Carità della Provincia Nostra Signora Aparecida, della giovane Ciléia Carvalho che sarà accompagnata nel suo cammino di formazione da Sr. Maria Rufina da luz Pinheiro.
È sempre motivo di grande gioia in una famiglia quando arriva un nuovo membro, non di meno è stato il nostro giubilo nell’accogliere questa giovane. La celebrazione si è svolta nella cappella del Centro di Spiritualità San Luigi Orione (CESLO) e si è conclusa nel cortile della casa, ai piedi della Madonna seguita dall’agape fraterna.
Dalle ore 21.00 dello stesso giorno alle ore 7.00 del giorno successivo si è tenuta la Veglia Eucaristica partecipata nella prima ora da tutte le suore, mentre nelle ore successive, si sono alternati piccoli gruppi ci sono alternati lungo tutta la notte, in adorazione a Gesù, in preparazione alla Celebrazione del Giubileo di Vita religiosa.
Giubilei di Vita Religiosa
Venerdì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, in cui la Chiesa celebra la Giornata Mondiale della Vita Consacrata è stato celebrato il Giubileo del 25° di Vita Religiosa delle nostre sorelle: Sr. Maria Antonia Joana Silva, Sr. Cláudia Imelda Rio, Sr. Maria de Fátima Rocha, Sr. Maria Irisneide Carneiro de Sousa e Sr. Maria Leoniza de Brito Tavares (assente) e il Giubileo per il 50° di consacrazione di: Sr. Maria Cândida Munhoz, Sr. Maria Hilária da Silva, Sr. Maria qp8qsé Pinheiro e Sr. Maria Lucila Alves Monteiro, un dono e una grazia, per la nostra Famiglia Religiosa, per la Chiesa tutta e, per ogni volto di bambino, di giovane, di anziano, di povero incontrato sulla strada della vita di ogni giorno.
Hanno partecipato parenti, amici, membri delle comunità dove le sorelle sono inserite si sono uniti alla gioia di tutta la Congregazione nel Santuario San Luigi Orione di Cotia /SP. Le consorelle sono entrate processionalmente con lampade accese, simbolizzando la loro fedeltà nella sequela di Cristo. La solenne concelebrazione è stata presieduta da mons. João Bosco Barbosa de Souza Vescovo della Diocesi di Osasco/SP e concelebrata dal parroco, padre Pedro Bortolini, attorniati da alcuni religiosi e seminaristi.
Nelle parole pronunciate nell’Omelia, mons. João Bosco ha ricordato le parole del cardinale João Braz de Aviz, prefetto della CISVA (Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica): “possa ogni uomo giungere a Cristo, Luce di verità, e il mondo progredire sulla via della giustizia e della pace. Questo perché stiamo assistendo in questo tempo, non solo ad una diminuzione di vocazioni ma anche a numerosi frati e suore che abbandonano la vita religiosa”. Il cardinale ha esortato i consacrati a "resistere, approfondire e rimuovere gli ostacoli, sapere che c'è una strada di profonda felicità, che non c'è altra uguale in questo mondo". I consacrati sono veramente il tesoro della Chiesa, come dice il Papa.
Durante la celebrazione, le Giubilande hanno rinnovato il loro Sì Signore e la Juniora, Sr. M. Osvânia Santos da Silva ha rinnovato i Voti.
Che il Signore aumenti in ciascuna di noi la coscienza che il segreto per una fedeltà rinnovata e una santità di vita che diventa sigillo di un’autentica testimonianza sta nel servizio umile e nell’ascolto come Maria. Ed è proprio al Sì di Maria, che ogni religiosa deve ritornare per rinnovare la sua adesione al Signore.
B. M. d. O.
07 febbraio
"Io Vengo Signore, per fare la tua Volontà."
Il Giorno della Vita Consacrata, 2 febbraio, in cui si celebra nella Chiesa la Festa della Presentazione di Gesù Bambino al Tempio, le suore Maria Joana Lopes, Maria Claurita Brito e Maria Evanilda Tavares, hanno rinnovato i voti nel corso della Santa Messa dedicata ai consacrati, presieduta dal Cardinale Dom Arlindo Furtado nella pro-cattedrale “Nostra Signora delle Grazie”. Erano presenti religiosi delle diverse famiglie religiose e alcuni sacerdoti diocesani.
Il Cardinale, nella sua omelia ha definito come consacrate: "le persone che si donano totalmente al Signore e si lasciano guidare dallo Spirito di Dio e da ciò che il Signore vuole; sono l'immagine di Gesù Cristo e di Maria, sono persone che si preoccupano delle cose di Dio e della sua gloria, non per i propri interessi; si concentrano su Dio solo e Dio solo li riempie. "
Lungo il cammino sentiamo l'amore di Dio, anche in tempi difficili, come dice St. Paolo "cosa ci può separare dall'amore di Dio?" NIENTE! Niente può separarci da questo amore, nemmeno la croce, per quanto pesante possa essere, l'amore di Dio è più grande”.
È stato un giorno di molta gioia condivisa. Fiduciose in Dio, con il suo aiuto amorevole, con quello del nostro padre fondatore e di Maria Celeste che ci protegge e ci rafforza, e anche della nostra famiglia religiosa, rinnoviamo il nostro SI, con il desiderio di crescere sempre di più nella carità verso il fratelli più poveri, lascandoci guidare dalla misericordia di Dio, vogliamo portare Dio a tutti e non tenerlo solo per noi. "Dio Solo."
06 febbraio
Nei giorni 3 e 4 Febbraio i giovani animatori, provenienti dagli oratori di Villagrazia, di Palermo Villaggio e di Reggio Calabria, si sono riuniti a Palermo nella parrocchia Madre della Divina Provvidenza, per un weekend di formazione sul tema “Educare e animare all’orionina”, con l’aiuto di Carmelo Carioti.
Attraverso dinamiche, confronti, attività in gruppi, giochi e lasciandosi guidare dalle parole di Don Orione, i ragazzi hanno approfondito il metodo paterno cristiano.
È importante non essere esecutore, ma un animatore!!! Un animatore che sappia educare e far crescere attraverso il gioco, che sappia coinvolgere tutti senza lasciare nessuno escluso, creando uno spirito di famiglia, come ci insegna lo stesso don Orione.
Negli atteggiamenti di ogni giorno nei nostri oratori, l’animatore orionino non si deve fermare alle apparenze, ma cercare di guardare oltre perché nel cuore di ognuno brilla una scintilla di Dio.
I giovani si sono salutati con l’impegno di fissare la propria crescita per non tornare indietro; ogni fallimento lascia a terra il seme di una nuova conquista.
Marialuisa Celesia
06 febbraio
Nei giorni 3 e 4 Febbraio i giovani animatori, provenienti dagli oratori di Villagrazia, di Palermo Villaggio e di Reggio Calabria, si sono riuniti a Palermo nella parrocchia Madre della Divina Provvidenza, per un weekend di formazione sul tema “Educare e animare all’orionina”, con l’aiuto di Carmelo Carioti.
Attraverso dinamiche, confronti, attività in gruppi, giochi e lasciandosi guidare dalle parole di Don Orione, i ragazzi hanno approfondito il metodo paterno cristiano.
È importante non essere esecutore, ma un animatore!!! Un animatore che sappia educare e far crescere attraverso il gioco, che sappia coinvolgere tutti senza lasciare nessuno escluso, creando uno spirito di famiglia, come ci insegna lo stesso don Orione.
Negli atteggiamenti di ogni giorno nei nostri oratori, l’animatore orionino non si deve fermare alle apparenze, ma cercare di guardare oltre perché nel cuore di ognuno brilla una scintilla di Dio.
I giovani si sono salutati con l’impegno di fissare la propria crescita per non tornare indietro; ogni fallimento lascia a terra il seme di una nuova conquista.
Marialuisa Celesia
06 febbraio
Sabato 3 febbraio 2018, è stata celebrata la memoria liturgica di San Biagio, vescovo e martire. Per Pontecurone, è la celebrazione del santo patrono protettore del paese e la prima celebrazione di San Biagio per il parroco Don Ugo ed il vice parroco Don Federico ormai incaricati della cura pastorale delle due parrocchie in Pontecurone.
La solenne messa è stata presieduta a Santa Maria alle ore 17,00 da Don Loris Giacomelli FDP (parroco di San Pietro Apostolo di Voghera) invitato per questa circostanza festosa. Insieme a lui hanno concelebrato il parroco Don Ugo, Don Pietro direttore della comunità e della Casa di Riposo Don Orione in paese, Don Piero Lugano e Don Frédéric, vice parrocco. Nella sua omelia, Don Loris ha messo in risalto la figura di San Biagio per la testimonianza che questo santo Vescovo ha lasciato all’umanità attraverso il suo martirio. Ha ricordato che il sangue dei martiri è il seme della vita cristiana e che se noi oggi non facciamo direttamente l’esperienza del martirio di sangue, siamo chiamati a testimoniare con il comportamento l’amore e la tenerezza di Dio per l’umanità. Il Coro parrocchiale San Luigi Orione ha animato con canti la santa massa e al termine della celebrazione è stata impartita la benedizione della gola ai numerosi fedeli presenti e offerta la cioccolata calda preparata dal gruppo delle signore della Caritas e della Confraternita San Biagio.
(Foto: Claudia Nalin)
06 febbraio
Nella Diocesi di Milano, il 2 febbraio, è stata celebrata in Duomo la 22° Giornata mondiale della Vita Consacrata con la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Mons. Mario Delpini.
All’inizio della Santa Messa, S.E. Monsignor Paolo Martinelli, vicario episcopale per la vita consacrata ha rivolto il saluto all’Arcivescovo in occasione del XXII Giornata Mondiale della vita Consacrata e per la Solennità della festa della presentazione di Gesù al tempio.
L’omelia dell’Arcivescovo ha sottolineato che la consacrazione è la vita di speranza che guarda oltre le nostalgie del passato e le frenesie del presente:
“Nel paese di Nostalgia non ci sono albe, ma solo tramonti; non ci sono eventi, ma solo commemorazioni; non ci sono sogni, ma solo ricordi; non ci sono santi con cui vivere in comunione, ma solo defunti da rimpiangere come irrimediabilmente assenti.
Nel paese di Nostalgia abita il Rimpianto di quello che si è perduto e la gente è abituata a dire: “Allora sì che eravamo tanti! A quei tempi sì che era bello e tutti erano devoti e onesti e generosi! Ai miei tempi i mestieri si facevano bene e le feste erano vere feste. Una volta le famiglie erano unite, gli uomini erano uomini e le donne erano donne. Quand’ero bambino, quand’ero bambina eravamo tanti e c’erano giovani per tutti, per fare famiglie e per consacrarsi al Signore! Ah che tempi i miei tempi!”
Nel paese di Nostalgia abita l’Orgoglio di quello che si è realizzato, delle imprese compiute, delle strutture avviate: “Quante cose abbiamo fatto per questo paese! Se non ci fosse stata la nostra scuola, il nostro ospedale, la nostra casa per gli orfani, per i disabili, chi ci avrebbe pensato? Quante cose ho fatto! Quanti libri ho scritto! Quanti soldi ho raccolto! Quanti paesi ho visitato! Per quante persone ho fatto da mangiare!”
Nel paese di Frenesia non si distingue tra il giorno e la notte, tra l’alba e il tramonto, tra la domenica e il lunedì; non ci sono fratelli e sorelle, ma solo collaboratori e personale; non c’è tempo da perdere girovagando nel paese di Frenesia: il passato è morto e sepolto. C’è il presente da vivere, c’è solo il presente, è importante essere concreti ed efficienti.
Nel paese di Frenesia abita la Fretta perché siamo diventati pochi e poche e il lavoro è rimasto quello di prima, anzi si è complicato. Non vale quindi la pena di perdersi in discussioni e riunioni, aggiornamenti e confronti: ho il mio lavoro da fare, i miei ragazzi da seguire, le mie faccende da sistemare.
Nel paese di Frenesia abitano le funzioni, più che le persone: si cercano prestazioni più che rapporti di fraternità, si considerano le attitudini di ciascuno, piuttosto che la vocazione a conversione, è importante l’efficienza piuttosto che la santità, si cercano risultati soddisfacenti piuttosto che gioie condivise e parole di sapienza.
Per liberare Nostalgia dalle sue malinconie e per liberare Frenesia dalla sua agitazione, è apparsa la gloria di Israele luce per le genti, è venuto Gesù ad animare coloro che aspettano e ha suscitato dappertutto il rimedio della speranza, cioè la vita consacrata.
La speranza ha chiamato uomini e donne da ogni paese per mantenere vivi tra tutti i popoli il rimedio contro la nostalgia e il rimedio contro la frenesia. Uomini e donne che aspettano la consolazione di Israele, che sono testimoni della speranza affidabile offerta dalla promessa di Dio.
La vita consacrata deve abitare nel paese di Nostalgia, senza lasciarsi contagiare dalle sue malattie: i consacrati vivono sperando, annunciano il regno di Dio che viene, desiderano la vita eterna e contagiano gli abitanti di Nostalgia. Pregano e cantano, pregano e amano, pregano e aspettano che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
La vita consacrata deve abitare nel paese di Frenesia, senza lasciarsi contagiare dalla sua manie: i consacrati vivono immersi nel presente, disponibili al servizio, e in questo presente tribolato o lieto annunciano la speranza, seminano la pace. Vivono infatti la persuasione che ogni cosa può essere utile, ma niente è necessario come il compimento delle promesse di Dio. I consacrati si impegnano in ogni cosa, ma sanno che la salvezza non viene dalla quantità delle loro opere, ma dalla verità della comunione con il Signore. I consacrati apprezzano il presente: quando possono fare molto e quanto non possono fare niente, perché in questo presente entra la consolazione di Dio e la promessa della vita eterna e felice.
I consacrati sono interessati al passato, ma non lo rimpiangono, sono interessati al presente, ma non vi si perdono, sono interessati al futuro, ma non si illudono: piuttosto credono, sperano, invocano che entri nelle tenebre la luce del Signore e venga il suo Regno e che il cammino di tutti si compia in paradiso”.
Al termine della Santa Messa è stato distribuito il questionario sul Sinodo appositamente dedicato a chi vive lo stato di Consacrazione.
Che lo spirito Santo sia la nostra guida e l’intercessione della Madonna e il nostro padre fondatore Luigi Orione ci aiuti a rinnovare sempre la nostra consacrazione.
Ave Maria e Avanti.
La Comunità PSMC di Milano
02 febbraio
Dal 21 al 28 gennaio Sr. M. Chiara Pilota, responsabile per la Pastorale Giovanile-Vocazionale delle Piccole Suore Missionarie della Carità della Provincia Mater Dei (Italia) e Sr. M. Sabrina Murzi, hanno continuato gli incontri vocazionali che Don Giovanni Carollo dei Figli della Divina Provvidenza, responsabile dell'animazione vocazionale, ha iniziato con gli incontri di Palermo e Messina insieme ad alcune delle nostre consorelle.
Il tema "Il coraggio del bene" è stato proposto alle comunità di Paternò (CT) e di Reggio Calabria, incontrando i giovani e i gruppi coinvolti nelle Opere orionine.
Nella prima realtà, accolti dalla Madonna della Consolazione di Paternò e dal suo bellissimo Santuario, i giovani dell'Endofap si sono confrontati, attraverso interventi, video e power points, su cosa sia il coraggio, il bene e la vocazione e su ciò che significa per loro e come vivono queste dimensioni. Le suore domenicane di Paternò hanno accolto volentieri l'incontro preparato per i loro bimbi della scuola elementare, che hanno interagito spontaneamente e con interesse agli stessi temi, mentre il gruppo del Movimento Laicale Orionino locale ha partecipato all'Eucarestia di saluto, durante la quale c'è stata l'opportunità di condividere la propria testimonianza vocazionale.
Salutata l'accogliente Comunità di Paternò, il benvenuto ci è stato dato dalla operosa Comunità di Reggio Calabria, con l'Opera Antoniana ed il suo Santuario. Lì abbiamo incontrato ogni sfaccettatura della realtà di cui la Comunità si occupa: dai bimbi e ragazzi del catechismo, al Movimento Giovanile Orionino, agli Ospiti e ai dipendenti dell'Opera, alle famiglie e ad alcune famiglie e malati del quartiere.
Il coraggio del bene, frase di Don Orione scelta per guidare questi incontri e condivisioni, è un tema che ha suscitato domande e risposte coinvolgenti, interrogando la vita ed il futuro di ciascuno, facendo risuonare la gioia di diffondere l'Amore del Signore secondo la propria vocazione che esprime, soprattutto nella gratuità e nell'espressione di dono della vita sacerdotale e consacrata, la Misericordia di Dio per ogni uomo, soprattutto per i più piccoli e bisognosi.
Don Orione ci è maestro, soprattutto in queste terre che lo hanno visto in prima linea accanto a chi aveva perso tutto, tra i poveri più poveri... ieri come oggi. E così come allora, chiediamo ancora e sempre al Signore operai per la Sua Messe. E di tutto... Deo Gratias, Ave Maria e avanti!
S. M.
05 febbraio
Lavori in corso presso la sede della Casa Provinciale della Mater Dei!
Dal 30 gennaio al primo febbraio si è riunita l’equipe nominata per la preparazione dell’Assemblea di programmazione post capitolare. I lavori presieduti dalla Sup. Prov. Sr. M. Gemma Monceri hanno visto impegnate Sr. M. Anselma Scanu, Sr. M. Gabriella Perazzi, Sr. M. Chiara Pilota, Sr. M. Lidia Ciobanu e Sr. M. Francesca Pasquini.
In un clima di fraternità e creatività si è cercato di preparare tutto il materiale guida, testo base, celebrazioni ecc… per aiutare a vivere al meglio questa nuova esperienza di programmazione che si terrà a Tortona dal 25 al 28 febbraio.
Affidiamo a Maria il sessennio appena iniziato e preghiamo affinchè nella partecipazione attiva di ogni Consorella riunita in Assemblea assieme agli invitati, possa manifestarsi lo Spirito Santo che illumina le menti nell’ascolto, muove il cuore verso le decisioni urgenti per il nostro tempo, orientando le mani e i piedi nell’azione per andare “in fretta” verso i nostri fratelli più poveri: “Caritas Christi urget nos!”
02 febbraio
Dal 21 al 28 gennaio Sr. M. Chiara Pilota, responsabile per la Pastorale Giovanile-Vocazionale delle Piccole Suore Missionarie della Carità della Provincia Mater Dei (Italia) e Sr. M. Sabrina Murzi, hanno continuato gli incontri vocazionali che Don Giovanni Carollo dei Figli della Divina Provvidenza, responsabile dell'animazione vocazionale, ha iniziato con gli incontri di Palermo e Messina insieme ad alcune delle nostre consorelle.
Il tema "Il coraggio del bene" è stato proposto alle comunità di Paternò (CT) e di Reggio Calabria, incontrando i giovani e i gruppi coinvolti nelle Opere orionine.
Nella prima realtà, accolti dalla Madonna della Consolazione di Paternò e dal suo bellissimo Santuario, i giovani dell'Endofap si sono confrontati, attraverso interventi, video e power points, su cosa sia il coraggio, il bene e la vocazione e su ciò che significa per loro e come vivono queste dimensioni. Le suore domenicane di Paternò hanno accolto volentieri l'incontro preparato per i loro bimbi della scuola elementare, che hanno interagito spontaneamente e con interesse agli stessi temi, mentre il gruppo del Movimento Laicale Orionino locale ha partecipato all'Eucarestia di saluto, durante la quale c'è stata l'opportunità di condividere la propria testimonianza vocazionale.
Salutata l'accogliente Comunità di Paternò, il benvenuto ci è stato dato dalla operosa Comunità di Reggio Calabria, con l'Opera Antoniana ed il suo Santuario. Lì abbiamo incontrato ogni sfaccettatura della realtà di cui la Comunità si occupa: dai bimbi e ragazzi del catechismo, al Movimento Giovanile Orionino, agli Ospiti e ai dipendenti dell'Opera, alle famiglie e ad alcune famiglie e malati del quartiere.
Il coraggio del bene, frase di Don Orione scelta per guidare questi incontri e condivisioni, è un tema che ha suscitato domande e risposte coinvolgenti, interrogando la vita ed il futuro di ciascuno, facendo risuonare la gioia di diffondere l'Amore del Signore secondo la propria vocazione che esprime, soprattutto nella gratuità e nell'espressione di dono della vita sacerdotale e consacrata, la Misericordia di Dio per ogni uomo, soprattutto per i più piccoli e bisognosi.
Don Orione ci è maestro, soprattutto in queste terre che lo hanno visto in prima linea accanto a chi aveva perso tutto, tra i poveri più poveri... ieri come oggi. E così come allora, chiediamo ancora e sempre al Signore operai per la Sua Messe. E di tutto... Deo Gratias, Ave Maria e avanti!
S. M.
01 febbraio
Visita di Madre Maria Mabel Spagnuolo e Sr. Maria Rosa Rocha, consigliera generale, per l’Assemblea di Programmazione e l'entrata in Noviziato di otto Postulanti.
Sono arrivate ieri, e oggi sono state accolte dalle suore missionarie e sacramentine, insieme alle Aspiranti e Postulanti.
La Santa Messa, è stata presieduta da Don Balibie Bamouni dei Figli della Divina Provvidenza (FDP), dopodiché, in spirito di famiglia si è condiviso il pranzo festoso e, alla fine, le aspiranti e le postulanti hanno offerto un momento ricreativo e un gioioso benvenuto con canti, danze e messaggi.
La Madre ha rivolto a tutte un breve discorso dicendo che per lei, questo è un momento di gioia e di ringraziamento alla Divina Provvidenza per le missionarie che sono qui e per il regalo delle nuove vocazione.
Ave Maria e avanti!