05 Gennaio
Durante le festività natalizie la comunità della Casa Generale ha accolto un numeroso gruppo di Scouts provenienti da Salerno per un momento di riflessione sulla spiritualità del servizio.
Si tratta di un gruppo di giovani che varie volte ha prestato servizio al Piccolo Cottolengo di Tortona, alla Mensa e all’Ostello della Caritas, presso la Stazione Termini di Roma.
In questi anni è nata una bellissima amicizia con i Capi del gruppo e con molti dei ragazzi che con tanta generosità si pongono in un atteggiamento di servizio semplice, fatto con gioia, a volte nascosto, ma sempre attento alle necessità di chi vive in una situazione di disagio, di povertà ed emarginazione.
Arrivati a Roma per prestare servizio ai poveri accolti dalla Comunità di Sant’Egidio, gli Scouts di Salerno hanno fatto sosta presso la Casa Generale guidati da sr. M. Chiara in una riflessione sul come prendersi cura di se stessi, del proprio cuore e degli altri, attraverso il servizio.
Gesù nel mistero del Natale che stiamo ancora celebrando viene in una estrema vulnerabilità e ci salverà con una altrettanta estrema vulnerabilità, offrendo il Suo corpo, la Sua vita per amore.
E sono proprio i poveri, nei quali brilla l’immagine di Dio, coloro che non contano niente o dai quali spesso ci difendiamo, che ci introducono nelle profondità del cuore, nel mistero di Gesù e del suo messaggio, nel segreto dell’umanità e della sua storia. Grazie a loro si inizia a capire con una chiarezza nuova il piano di Dio sull’umanità.
Dio ha scelto ciò che è debole, ciò che c’è di malato, di non perfetto, di folle nel mondo per confondere i potenti! E nella misura in cui accogli il debole che ti sta di fronte, accogli il debole che è in te stesso e scopri Dio nascosto proprio nella tua debolezza. Il “debole” è un altro Gesù, è la “carne sofferente di Cristo”, come dice Papa Francesco, icona vivente di Dio.
Da limite ed ostacolo, la debolezza, la fragilità, se vissuta in un contesto di amore può diventare occasione di maturità e di autenticità per se stessi e per gli altri e rivelare il miracolo delle relazioni riscattate da Gesù. “ Il Verbo si fece e venne ad abitare in mezzo a noi”. Sorpresa delle sorprese! Gesù, attraverso il mistero dell’incarnazione si è legato indissolubilmente a ciascuno uomo di ogni tempo e di ogni luogo; Gesù abita il cuore di ogni uomo e chi vuole amarlo non può che amarlo nella concretezza del servizio!
C.P.
05 Gennaio
Durante le festività natalizie la comunità della Casa Generale ha accolto un numeroso gruppo di Scouts provenienti da Salerno per un momento di riflessione sulla spiritualità del servizio.
Si tratta di un gruppo di giovani che varie volte ha prestato servizio al Piccolo Cottolengo di Tortona, alla Mensa e all’Ostello della Caritas, presso la Stazione Termini di Roma.
In questi anni è nata una bellissima amicizia con i Capi del gruppo e con molti dei ragazzi che con tanta generosità si pongono in un atteggiamento di servizio semplice, fatto con gioia, a volte nascosto, ma sempre attento alle necessità di chi vive in una situazione di disagio, di povertà ed emarginazione.
Arrivati a Roma per prestare servizio ai poveri accolti dalla Comunità di Sant’Egidio, gli Scouts di Salerno hanno fatto sosta presso la Casa Generale guidati da sr. M. Chiara in una riflessione sul come prendersi cura di se stessi, del proprio cuore e degli altri, attraverso il servizio.
Gesù nel mistero del Natale che stiamo ancora celebrando viene in una estrema vulnerabilità e ci salverà con una altrettanta estrema vulnerabilità, offrendo il Suo corpo, la Sua vita per amore.
E sono proprio i poveri, nei quali brilla l’immagine di Dio, coloro che non contano niente o dai quali spesso ci difendiamo, che ci introducono nelle profondità del cuore, nel mistero di Gesù e del suo messaggio, nel segreto dell’umanità e della sua storia. Grazie a loro si inizia a capire con una chiarezza nuova il piano di Dio sull’umanità.
Dio ha scelto ciò che è debole, ciò che c’è di malato, di non perfetto, di folle nel mondo per confondere i potenti! E nella misura in cui accogli il debole che ti sta di fronte, accogli il debole che è in te stesso e scopri Dio nascosto proprio nella tua debolezza. Il “debole” è un altro Gesù, è la “carne sofferente di Cristo”, come dice Papa Francesco, icona vivente di Dio.
Da limite ed ostacolo, la debolezza, la fragilità, se vissuta in un contesto di amore può diventare occasione di maturità e di autenticità per se stessi e per gli altri e rivelare il miracolo delle relazioni riscattate da Gesù. “ Il Verbo si fece e venne ad abitare in mezzo a noi”. Sorpresa delle sorprese! Gesù, attraverso il mistero dell’incarnazione si è legato indissolubilmente a ciascuno uomo di ogni tempo e di ogni luogo; Gesù abita il cuore di ogni uomo e chi vuole amarlo non può che amarlo nella concretezza del servizio!
C.P.
03 gennaio
Lunedì 1 gennaio, solennità della Santissima Madre di Dio, alle ore 17, il rettore don Renzo Vanoi ha aperto solennemente l’Anno della Carità (anno giubilare del centenario 1918-2018 del Voto che Don Orione fece per la costruzione del Santuario).
La Basilica sarà luogo di misericordia e di grazia con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria dall’11 marzo (celebrazione presieduta dall’arcivescovo metropolita di Genova il cardinale Angelo Bagnasco) al 29 agosto 2018 (celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Milano Mario Enrico Delpini).
Il Santuario faticava a contenere i numerosi fedeli che hanno partecipato alla celebrazione di apertura dell’Anno della Carità nel centenario del Voto che Don Orione fece con la popolazione del rione di San Bernardino il 29 agosto 1918: “Nel nome di Dio e della celeste Madre del Signore, Maria Santissima: con la piena approvazione del nostro caro e veneratissimo Vescovo, Monsignor Simon Pietro Grassi, Vi chiamo, o Fedeli, ad aiutarmi ad innalzare in Tortona, a San Bernardino, un degno Santuario Votivo alla Madonna della Guardia”.
Il rettore don Renzo Vanoi all’inizio della celebrazione ha aperto la Porta che sarà porta di misericordia come detto in precedenza, dal 11 marzo al 29 agosto 2018. Nella riflessione ha sottolineato l’importanza di “un anno di carità orionina, un anno con un cuore grande come quello di don Orione che non ha avuto confini, amando sino alla fine. Egli ha combattuto tante lotte su questa terra, ha concluso don Vanoi, ma sempre con il comandamento nuovo sulle sue labbra e nel suo cuore quello dell’amore al prossimo. Sia un anno di misericordia e di grazia per tutti noi che conosciamo e frequentiamo questo Santuario”.
Al termine insieme ai confratelli don Cesare Concas, don Frédéric Dassa e ai ministranti, sono saliti ai piedi della Statua della Vergine guardiana per la benedizione solenne sulle note dell’Inno “O Trinità beata” composto per questo Anno Santo dal prof. Angelo D’Acunto e armonizzato dall’organista del Santuario il M° Alberto Do.
Sul sito internet del Santuario (www.madonnadellaguardiatortona.it) troverete sempre aggiornati gli appuntamenti delle celebrazioni di questo anno giubilare. Sentiamoci tutti coinvolti a vivere bene questo Anno di misericordia e diamo lode al Signore per intercessione della Madre sua e di San Luigi Orione nostro padre dell’umanità dolorante ed abbandonata.
Fabio Mogni
03 gennaio
Martedì 1 gennaio 2018, la Chiesa ha celebrato la Solennità della Beata Vergine Maria Madre di Dio e Regina della Pace. Questa Grande Festa è stata per la Delegazione del Madagascar l’occasione per ricordare 3 importanti eventi: i 30 anni della presenza delle Piccole Suore Missionarie della Carità nel paese, la Festa Patronale della Delegazione sotto il nome di "Regina della Pace", la Festa della Comunità di Andramabato che è sotto la protezione di "Maria Madre di Dio."
Tutto questo si è svolto in un clima molto semplice e familiare. Prima della Santa Messa Sr. M. Laurenzia Superiora regionale, ha fatto una breve sintesi della storia della Congregazione in Madagascar. Durante la celebrazione Eucaristica, anche il celebrante Padre Cesare Busecchi dei Carmelitani Scalzi, ha ricordato l’arrivo delle prime missionarie orionine, coinciso con il suo stesso arrivo nel paese, ed ha quindi rammentato quando studiava la lingua insieme a: Sr. M. Pierina Casado, Sr. M. Ildefonsa Busatta e Sr. M. Lucia Gaúna, raggiunte poi da Sr. M. Bronislawa Smoter nell’ottobre del 1988.
Parlando del Vangelo del giorno ha voluto sottolineare la fiducia riposta da Maria in Dio, una fiducia che va al di là della nostra natura umana ed ha raccontato la storia di un funambolo che si esibiva in un circo camminando con una cariola a 20 metri di altezza. Durante la sua esibizione chiedeva sempre al pubblico se qualcuno volesse raggiungerlo e mettersi nella cariola ma nessuno si offriva mai, fino a quando un giorno una bambina di 5 anni salì e si sedette tranquillamente senza nessuna paura. Quando scese la gente stupita le chiese come aveva fatto a non avere paura e lei rispose: “non ho avuto paura perché quell’uomo è mio padre…”
Così pure Maria davanti a Dio, non ha avuto paura anche se non capiva nulla di ciò che il Signore le chiedeva di fare. Anche noi quindi dovremo avere sempre fiducia in Dio come lei.
Ritornando alla storia della Delegazione ha poi ricordato le prime 4 aspiranti entrate in Madagascar nel 1990 e poi Sr. M. Del Carmen arrivata nel 1992, e infine Sr. M. Alojza arrivata nel 1994. Quindi 30 anni di presenza piena della Bontà di Dio. E Dio che entra nella nostra storia e la trasforma in una storia di salvezza.
Dopo la Santa Messa la festa è continuata con il pranzo comune e con le danze e lo scambio di regali tra le comunità e la Delegazione.
Un ringraziamento particolare va in questa ricorrenza a Madre M. Elisa Armendariz, all’epoca Superiora generale, che con il suo Consiglio decise di aprire la nuova missione del Madagascar.
21 dicembre
Com'è oramai tradizione i rappresentanti della Famiglia Carismatica Orionina hanno rivolto gli AUGURI di BUON NATALE a tutti i membri di questa grande realtà: Amici, Benefattori, religiose, religiosi, laici dell’Istituto Secolare Orionino (ISO), del Movimento Laicale Orionino (MLO) ed ex Allievi, con il consueto videomessaggio natalizio ... una gradita e attesa “tradizione di famiglia”.
20 dicembre
«Un litro di latte, un’ora di scuola» è un progetto che l’Associazione “DO Solidale” Don Orione Solidale onlus sta realizzando a Laare per poter sostenere la missione e l’educazione scolastica dei bambini e dei ragazzi di questa zona del Kenya, attraverso la creazione e il mantenimento di un allevamento di dromedari e capre e la vendita del latte prodotto.
Il ricavato di questa vendita consente alla missione di pagare gli studi a bambini e ragazzi, le cui famiglie non possono sostenere tale spesa.
Suor Maria Alcja Kaszczuk, che segue il Progetto insieme alle sue consorelle, ci ha raccontato quanto di bello è stato fatto in 1 anno, grazie all’aiuto e al sostegno di tante persone: “Grazie a questo progetto, in un solo anno abbiamo potuto accogliere 30 nuovi bambini nella nostra scuola situata nella savana e possiamo garantire un pasto a 70 bambini, molti dei quali mangiano solo quanto ricevuto a scuola…” Continua a leggere…
19 dicembre
La Comunità delle “Suore Sacramentine non vedenti” di Villa Charitas, ha festeggiato l’arrivo del Natale con un concerto tenuto dalla Corale di Casei Gerola, domenica 17 dicembre.
La grande solennità del Santo Natale è ormai alle porte; è bello prepararci con il cuore aperto per accogliere il Dio che si incarna per donare al mondo la salvezza. Perciò, non poteva mancare un pomeriggio di preghiera e fraternità animato dalla Corale di Casei Gerola diretta dal maestro Giuseppe Pipero.
Alle ore 15.45 si è dato inizio al concerto, i coristi sono entrati processionalmente in cappella accompagnati da un sottofondo musicale eseguito con il suono della pianola e del violoncello, il primo canto è stato l’Angelus, poi vari canti natalizi in italiano, in dialetto e non poteva mancare un canto in spagnolo per ricordare il compleanno del nostro caro papa Francesco; ogni brano è stato presentato molto bene da una corista.
Nella seconda parte del concerto, sono stati proposti canti natalizi popolari per dare la possibilità al pubblico di unirsi nel canto e per concludere non poteva mancare una lode a San Luigi Orione...
Terminato questo momento forte di preghiera, ci siamo recati nella sala per trascorrere un’ora di fraternità e scambio di auguri.
Oltre che alle suore della comunità erano presenti anche alcuni nostri amici che hanno goduto di questo bel pomeriggio di gioia, perché la musica eleva l’anima a Dio e allontana i pensieri che inondano il quotidiano.
Suor Maria Grazia Scaramuzza
19 dicembre
Durante la Santa Messa celebrata con tutta la famiglia orionina degli Istituti genovesi, per il tradizionale incontro natalizio, il Direttore Generale dei Figli della Divina Provvidenza don Tarcisio Vieira, nell’omelia ha ricordato tra i tanti motivi per essere gioiosi, anche la presenza della comunità di Suore orionine provenienti dal Madagascar che da circa un mese è arrivata a Genova:
“Cari fratelli e sorelle, è sempre una grande gioia poter essere presente qui a Genova, in questo periodo, in questo momento alla vigilia del Santo Natale del Signore … Sono tanti i motivi per gioire nel Signore e uno, in particolare quest’anno, mi è molto caro, perché abbiamo da poche settimane la presenza qui al Cottolengo delle suore del Madagascar! Le suore orionine ci sono state sempre, c’è una continuità di presenza delle nostre suore qui al Paverano: ma quest’anno con questa particolarità, sono suore che vengono dal Madagascar, dalla missione, dalla missione di Don Orione!”.
18 dicembre
Ieri sera, la comunità della Casa generale ha vissuto una serata di gioia insieme alla famiglia orionina. Erano presenti il Vicario generale dei Figli della Divina Provvidenza Don Oreste Ferrari, i chierici della Curia Generale FDP e quelli dell’Istituto Teologico insieme ai loro accompagnatori.
La serata è iniziata con la preghiera della novena ed i vespri, seguiti da una cena festosa e da un momento di gioia allietato dai canti propri di questo tempo natalizio e messaggi nelle diverse lingue.
A conclusione della festa Sr. Maria Alicja Kedziora Superiora della Comunità, ha rivolto a tutti i presenti un Augurio Natalizio attraverso le parole di D. Orione: “…Oh divina luce di Gesù Bambino! Oh soave e santa bontà di Dio e della Chiesa di Dio! Fratelli siamo buoni della bontà del Signore, e poi non temete mai che la vostra bontà vada perduta: ogni parola buona è soffio di Dio: ogni santo e grande amore di Dio e degli uomini è immortale!”.
In questa felice occasione è stato ricordato Papa Francesco nel giorno del suo compleanno.
15 dicembre
L’Associazione DO Solidale (Don Orione Solidale-onlus), vuole realizzare in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri dell’Africa, la costruzione di un POZZO.
La realizzazione di questo progetto consentirà l’approvvigionamento idrico della missione delle PSMC e lo sviluppo di un’attività agricola i cui ricavati sosterranno le loro attività.
Inoltre il progetto coinvolgerà un vicino Convitto di studenti: in questo modo i ragazzi stessi potranno accedere ad un micro-credito utile al sostegno delle proprie attività scolastiche.