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18 ottobre

Domenica, 19 ottobre, alle 10.30, in Piazza San Pietro, Papa Francesco presiederà la Santa Messa di beatificazione di Paolo VI. Le Piccole Suore Missionarie della Carità, ricordano diverse circostanze di gesti di affetto e gratitudine che il Santo Padre Paolo VI aveva verso l’opera orionina.

Ricordano con quale affettuosità l’Arcivescovo della grande metropoli di Milano si chinava verso le persone disabili del Piccolo Cottolengo. Nel dicembre 1958 benedisse la prima pietra per l’ampliamento della suddetta Opera.

Nel giugno 1963 venne eletto a Pontefice. E' stato un Papa dotto e intelligente, ma umile. Con grande saggezza portò a compimento il Concilio Vaticano II interrottosi nell’ottobre del 1962 con la morte avvenuta del Papa Giovanni XXIII.

Ricordano con quale sofferenza e trepidazione nel sequestro dell’Onorevole Aldo Moro scrisse una lettera che venne pubblicata in tutti i quotidiani alle Brigate Rosse, chiedendo di aver pietà e rilasciare Aldo Moro alla sua diletta famiglia.

Ammirevole fu a suo tempo l’abbraccio affettuoso avvenuto con Patriarca di Costantinopoli Atenagora nel 1964. Nella sua umiltà, lasciò come testamento scritto che alla sua morte fosse sepolto nella nuda terra come semplice gesto ad invitare i cristiani alla vera pietà.

Alla sua morte avvenuta il 6 agosto 1978, un gruppo delle Suore trovandosi ad Anzio per gli Esercizi spirituali, si recarono a pregare davanti alla sua salma esposta a Castel Gandolfo.

Madre M. Caterina Preto ha scritto in quel tempo: “Guardiamo un po’ la figura di Papa Paolo VI con i suoi 15 anni di Pontificato. Sarebbero tante le riflessioni che si potrebbero fare; ma quello che più fa per noi, penso, sia quello da contemplare questo Papa nella luce della «sua fedeltà». Una fedeltà incondizionata a Dio, alla Chiesa, alla sua Missione. Missione che è diventata per lui martirio se consideriamo quale significato avranno dovuto avere quelle sue parole: «Soffrire per la Chiesa»! Quante sofferenze specie dopo il Concilio Vaticano II. Sofferenze provenienti dall’esterno e sofferenze provenienti dall’interno… contestazioni… defezioni… incomprensioni!!! Penso che il martirio interiore del Papa Paolo VI lo conosceremo solo oltre la tomba (…).

Papa Paolo VI ha vissuto la sua fedeltà fino all’ultimo istante della sua vita conclusasi il 6 agosto 1978 con l’incessante preghiera del «Pater noster», che non si concluse ma che continua certamente nell’incontro faccia a faccia con il Padre”. (dalla circolare alle Suore, 24 ottobre 1978; In Famiglia, nr 70 (1978), p.4)

Il 28 maggio 1969, il Santo Padre Paolo VI ha rivolto un messaggio alle Suore di Don Orione che merita la memoria e riflessione:

“… salutiamo anzitutto le rappresentanti delle “Piccole Suore Missionarie della Carità”, le benemerite Suore di Don Orione, che hanno partecipato ai loro Capitolo ordinario speciale, eleggendo la nuova Superiora Generale col suo Consiglio.

Vi diciamo il Nostro compiacimento per la fedeltà con cui, rispondendo alle premure del Concilio Ecumenico, anche la vostra stimata Congregazione ha voluto ripensare alle proprie origini, finalità, costituzioni, per adeguarle sempre meglio alle odierne esigenze della Chiesa.

La carità è il nome che vi fregia e vi qualifica: se ne seguirete fedelmente gli impulsi, il vostro «aggiornamento» sarà continuo, perché la carità «non viene mai meno»; sarete sempre mosse dallo Spirito Santo, il quale, come ha detto il Concilio, «produce e stimola la carità tra i fedeli», specie delle anime consacrate a Dio.

Vi seguiamo nel vostro umile servizio dei poveri, che si rivolge a Cristo e onora la Chiesa; e di cuore vi benediciamo, con l’augurio di un sempre più fecondo lavoro apostolico”.

 

3 ottobre

Oggi, il 3 di ottobre, il Santuario della Madonna di Lujan si è riempito della Famiglia Orionina rappresentata dai religiosi, religiose, laici, alunni, ospiti delle case di carità e amici.

A questo Santuario mariano nazionale è giunto tante volte pellegrino don Orione, per questo la devozione popolare ha voluto che la sua statua fosse messa nella Basilica vicino alla Madonna da lui tanto amata.

Alle ore 11, il Vescovo diocesano  mons. Augustìn Radrizzani ha presieduto la Messa concelebrata da mons. Adolfo Uriona,  il superiore generale Don Flavio Peloso,  il superiore provinciale P. Omar Cadeninie altri sacerdoti orionini.

Alla Santa Messa ha partecipato anche un gruppo internazionale delle Suore di Don Orione radunate in Argentina per la prossima loro Assemblea generale.

Dopo l’Eucarestia i celebranti assieme con la Superiora generale M. Mabel Spagnuolo e Superiora provinciale sr. M. Monica Molina si sono recati alla cappella dietro l’altare dove la statua di don Orione è stata benedetta e con grande gioia di tutti accolta in questo santo luogo.

È stato commuovente vedere tanti ospiti delle nostre case avvicinarsi alla statua e esprimere con gesti semplici e tanti sorrisi l’amore per il nostro Fondatore.

Leggi anche la notizia del sito generale FDP

 

30 agosto

Dopo una sentita novena alla Madonna della Guardia guidata da Mons. Giovanni Scanavino, è arrivato finalmente il giorno solenne della Festa.

Al mattino del 29 agosto, durante le Lodi mattutine celebrate nella cappella della Casa Madre, le Suore giubiandi accompagnate dalla Superiora generale M. Mabel Spagnuolo, hanno rinnovato i loro voti al Signore. Di seguito hanno partecipato all’Eucarestia di ringraziamento alle ore 8,30 presieduta dal direttore generale Don Flavio Peloso, il quale durante l’omelia ha lasciato spazio ad alcune testimonianze riguardanti il ruolo di Maria Santissima nella vita religiosa.

Alle 10,30 si è svolto il solenne Pontificale presieduto questo anno dal Card. Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano.

Pomeriggio, dopo la Santa Messa alle 17.00 è partita la tradizionale processione dal Santuario al Duomo, per esprimere il vincolo di comunione con il Vescovo e tutta la Diocesi. Al ritorno al Santuario tutti i fedeli hanno ricevuto la benedizione del Santissimo Sacramento come coronamento dell’itinerario spirituale di questi giorni. Deo gratias et Mariae! Ave Maria e avanti!

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28 agosto

Dal 15 agosto le Suore delle diverse Provincie, che celebrano il giubileo di 25 o 50 anni di vita consacrata sono a Tortona per rinnovare la loro appartenenza a Cristo nel carisma di Don Orione.

Le Suore sono state accolte al Piccolo Cottolengo e alla Casa Madre. In questi ultimi giorni hanno visitato diversi luoghi come: Castelnuovo Scrivia, Pontecurone, Sant’Alberto di Butrio, Ameno e San Sebastiano. A Tortona sono andate a far visita all’Episcopio, Duomo, Paterno e Villa Charitas. Le visite si alternavano con i momenti di preghiera, di riflessione sugli scritti di don Orione e con le condivisioni nel gruppo.

Oggi, 28 agosto, alla presenza della Madre M. Mabel si è fatto la valutazione dell’itinerario. Pomeriggio, assieme ai due Superiori generali, è stato realizzato l’incontro con i confratelli FDP che questo anno festeggiano il loro giubileo.

Il 29 agosto, Solennità della Madonna della Guardia, l’Eucarestia alle ore 8.30 sarà un grande di ringraziamento per il dono della vocazione religiosa.

 

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24 agosto

A Tortona, presso la casa Madre, si è riunita venerdì, 22 agosto 2014, l’equipe per la Mostra Fotografica in vista del Centenario di fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

All’incontro hanno partecipato don Arcangelo Campagna (FDP), Claudia Nalin, Armanda Sano, suor M. Mabel Spagnuolo, Superiora generale; suor M. Vilma Rojas, Superiora provinciale, due Consigliere generali: suor M. Bernadeth Martins de Oliveira, incaricata per le preparazioni al Centenario, e suor M. Alicja Kedziora, suor Maria Teresa Vila che segue ai lavori di ristrutturazione della “casetta di San Bernardino, sede della mostra fotografica, suor M. Elisa Armendariz, suor M. Ema e suor Elena.

I lavori per la realizzazione della Mostra sono guidati da don Arcangelo Campagna (FDP), in collaborazione con le signore Claudia e Armanda, suor M. Ortensia Turati e suor M. Elisa. L’incontro aveva come obiettivo la condivisione del lavoro svolto, e la definizione dei momenti organizzativi dell’evento. La riunione è terminata con la visita ai locali del “collegetto delle 400 lire”, “culla” comune dei Figli della Divina Provvidenza e delle Piccole Suore Missionarie della Carità, tornati all’antica luce.

 

20 agosto

Dalle diverse parti del mondo arrivano al Papa Francesco espressioni di profonda vicinanza e preghiera, per la scomparsa, ieri 19 agosto, in Argentina, dei suoi tre familiari, a causa di un terribile incidente stradale. Si tratta della moglie e dei due figlioletti del nipote del Pontefice, Emanuel Horacio Bergoglio, 35 anni, ricoverato in gravissime condizioni.

Il Papa, appresa la notizia, ha chiesto a tutti coloro che partecipano al suo dolore di unirsi a lui nella preghiera, e oggi, al termine dell’Udienza generale ha ringraziato tutti con queste parole: “Anche ringrazio voi, le preghiere, le condoglianze, per quello che è accaduto nella mia famiglia. Anche il Papa ha una famiglia e noi eravamo cinque fratelli, ho sedici nipoti e uno di questi nipoti ha avuto un incidente stradale: è morta la moglie, i due figli piccoli di due anni e pochi mesi l’altro, e lui in questo momento è in stato critico. Ma vi ringrazio tanto, tanto, delle condoglianze e della preghiera”.

 

La Superiora generale Madre Maria Mabel Spagnuolo ha inviato, a nome delle Piccole Suore Missionarie della Carità, le condoglianze e ha assicurato preghiere e vicinanza spirituale al Papa e alla sua famiglia in questo momento di sofferenza.

 

Querido Papa Francisco,

Las Pequeñas Hermanas Misioneras de la Caridad (Don Orione) queremos hacerle llegar, en este momento de gran dolor, para Ud. y para su familia, ante todo nuestra oración, especialmente la de nuestras Hermanas más ancianas y enfermas, nuestra filial y afectuosa cercanía y nuestro sostén.

En todas nuestras comunidades, desde Europa a América latina, desde Asia hasta el África, se ofrecen oraciones y sacrificios por sus intenciones y por las de su familia.

Sabemos en la fe que nuestro destino es el Cielo, pero los vínculos humanos no pueden ser indiferentes ante la partida de quienes amamos, sobre todo en tan trágicas e inesperadas circunstancias.

Querido Santo Padre, que la Virgen Santa, sea su consuelo en este momento de aflixión. Ella colme su corazón y el de su familia, de la esperanza y la fuerza que pueden venir únicamente de su Hijo Jesús, muerto y resucitado, hasta que llegue el día del reencuentro definitivo junto al Padre del cielo.

Con afecto filial, compartiendo sus sentimiento, lo abrazamos con la oración y confiamos el alma de Valeria y de sus pequeños Antonio y qp8qsé, a la misericordia y ternura de Dios, mientras seguimos pidiendo por la vida de Emanuel.

Sus devotísimas hijas en el Señor:

 Madre M. Mabel Spagnuolo,

Superiora general 

y todas las Hermanas de Don Orione

 

16 agosto

Come ogni anno, anche in questo, le suore delle diverse Provincie religiose, che compiono venticinque o cinquant’anni di vita consacrata, sono giunte a Tortona per prepararsi e celebrare insieme il loro giubileo nella culla della Congregazione.

L'itinerario carismatico, che è iniziato oggi, il 16 agosto, durerà fino alla festa della Madonna della Guardia, giorno 29, in cui le suore rinnoveranno i loro Voti al Signore.

Il gruppo delle suore, provenienti dall'Italia, Polonia, Argentina, Uruguay, Paraguay e Colombia, viene guidato da Sr. M. Sylwia Zagòrowska, vicaria generale, con l’aiuto di Sr. M. Alicja Kedziora e sr M. Ema Benavidez.

 

Oltre alla visita dei luoghi orionini, nel programma è anche previsto l’approfondimento di alcuni scritti di Don Orione e la condivisione legata all'esperienza della vita di ciascuna nel contesto del carisma orionino.

 

All’inizio dell’itinerario, le suore si sono affidate a N.S. della Guardia e a Don Orione per vivere bene questo tempo di grazia. Il primo giorno si sono fermate in Casa Madre per conoscere meglio gli inizi della fondazione e capire che "tutti qui siamo nati", e il secondo vivranno come “giorno di deserto” a Villa Charitas, per riflettere sulla propria vocazione davanti al Signore.

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24 luglio

Una settimana intensa di esperienza carismatica e fraterna è stata vissuta da tutti i partecipanti dell’Incontro a Tortona.

L’itinerario si svolgeva secondo i tre nuclei: identità, comunione e missione.

Nei giorni 22-23 luglio si è riflettuto sul tema della MISSIONE. Al mattino tutti si sono recati a Villa Charitas per la celebrazione eucaristica nel luogo della carità orante da parte delle suore sacramentine. La S Messa è stata presieduta da don Pepe (P. qp8qsé Paris) che in questo giorno ha celebrato il 25° di sacerdozio.

Poi scendendo in città i partecipanti si sono fermati all'antico collegio "Dante Alighieri" dove gli orionini per tanti anni hanno svolto il servizio di educazione dei giovani. Procedendo, il gruppo si è soffermato davanti alla chiesa del "Crocifisso", dove don Orione portava i ragazzi dell’oratorio e l’ultima fermata è stata quella al Piccolo Cottolengo, dove Sr M. Francesca ha spiegato la particolarità dell'opera e poi tutti si sono avvicinati ai membri più sofferenti di Cristo. Un pranzo di festa e di auguri a don Pepe, assieme alla torta, ha concluso la mattinata. Nel pomeriggio con il pullman tutti si sono recati a Sant’Alberto, dagli Eremiti della Divina Provvidenza e dopo una visita guidata hanno lavorato in gruppo riflettendo sugli scritti di don Orione, rispondenti al tema della missione. La giornata si è conclusa nella gioia fraterna.

Il giorno 23 è stato dedicato ai lavori di gruppo e alle sintesi delle risposte alle domande. Alla sera, alle ore 18.30 nel Santuario NS della Guardia è stata celebrata la S. Messa, durante la quale si è ringraziato Dio per questa esperienza e anche gli organizzatori.

Alla sera vi è stata una significativa celebrazione come espressione simbolica del tema della missione e la festa fraterna nell’oratorio.

Il giorno seguente, 24 luglio, si è andati in pellegrinaggio a Genova, al Monte Figogna, alla Madonna della Guardia; c’è stato pure un momento di comunione intorno all’altare durante la Santa Messa con i giovani orionini dell’Italia, che cominceranno il loro meeting mariano a Genova. Dopo di che i partecipanti dell’Incontro internazionale con la benedizione di Dio sono partiti per far ritorno alle loro nazioni per essere protagonisti del “sogno di don Orione”, discepoli e missionari, gioiosi testimoni del Vangelo. DEO GRATIAS ET MARIAE!

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Domani, 2 maggio ricorrono i 30 anni dalla morte di Maria Giuseppina dei marchesi Valdettaro, che per 10 anni ha collaborato con Don Orione nella fondazione dell’Istituto delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

 

Nacque a Savona-Légino il 3 febbraio 1889, nello stesso palazzo in cui, 95 anni dopo, morì il 2 maggio 1984 a Légino. Frequentò le prime classi elementari presso le Suore Somasche a Genova. Dalla V elementare fino all'abilitazione magistrale fu alunna, sempre a Genova, delle Suore Dorotee, in San Francesco d'Albaro. Il 21 novembre 1910 entra nel noviziato delle stesse Suore, a Roma, che, per motivi di salute dovrà lasciare. Dal 1908 ha contatto con Don Orione. Il 29 giugno 1915 - per volontà di Don Orione - insieme a Caterina Volpini costituisce il primo nucleo del ramo femminile della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Per un decennio ha contributo alla formazione, all’organizzazione e allo sviluppo delle prime comunità delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

 

In seguito a diversità di vedute circa l’impostazione della Congregazione, per legami di famiglia e ricerca del disegno di Dio sulla propria vocazione e missione, alla fine del 1925 lasciò le Suore di Don Orione dando vita ad un nuovo Istituto denominato “Opera di Santa Teresa di Gesù Bambino”. pdf  

 

Dopo la sua uscita continuò a mantenre relazioni con le Suore, sostenendo quel legame di amicizia spirituale che durò fine alla fine della sua vita. Le PSMC, avvicinandosi al Centenario della Fondazione esprimono la gratitudine a Dio per la sua presenza nell’Istituto e il bene che ha fatto.

  pdf pdf Leggi la riflessione di don Lanza (226.71 kB)

pdf  Alcune lettere di Don Orione a G Valdettaro (155.61 kB)

pdf  Leggi la notizia di G Valdettaro nella Rivista Mater Misericordiae (1.05 MB)

 

Domenica, 20 Aprile 2014 14:25

Roma: Cristo è veramente Risorto, Alleluia!

È arrivato il momento gioioso della Risurrezione del Signore Gesù. Il Papa nel saluto finale alla veglia pasquale ha detto: “Carissimi fratelli e sorelle, auguro a tutti voi una buona e santa Pasqua, con la gioia del Gesù Risorto. E andare avanti, senza paura e con la voglia di tornare alla prima Galilea per incontrare il Signore. Buona Pasqua!”.

 

Oggi, domenica di Pasqua, la Santa messa della Casa generale è stata presieduta da Don Flavio Peloso, Superiore generale dei Figli della Divina Provvidenza il quale ha sottolineato tre aspetti: perché gli apostoli che corrono alla tomba vuota di Cristo, meravigliati e increduli? perché ancora non avevano capito le scritture; il secondo pensiero, la presenza delle donne: loro sono state le ultime a lasciare la croce e le prime al mattino ad andare alla tomba; le donne sono state testimoni del Risorto con quel atteggiamento che le caratterizza: la misericordia e l’amore; e il terzo, preso dalla lettera di san Paolo ai Colossesi: “se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra” (3, 1-4), che invita a una vita di fede: “o viviamo ciò che crediamo o finiamo per credere ciò che viviamo”, ha concluso don Flavio.

 

Alla fine della Santa Messa la Madre M. Mabel assieme con il suo consiglio ha fatto auguri a Don Flavio e in lui a tutti i Figli della Divina Provvidenza.

 

La giornata viene vissuta nella gioia che sgorga dalla fede della presenza di Cristo Risorto in mezzo a noi, sempre, e dalla vicinanza cordiale di tante sorelle e fratelli che in questi giorni si fanno sentire attraverso gli auguri e la preghiera.