10 febbraio
Ricorre domani 11 febbraio la XXIV Giornata Mondiale del Malato 2016, che quest’anno per volere di Papa Francesco sarà celebrata nella città di Nazareth. Una delegazione pontificia è già giunta in Terra Santa sabato scorso per partecipare alla settimana dedicate a questa ricorrenza. La delegazione della Santa Sede ha visitato ogni giorno una diversa citta’ per la preghiera delle lodi e dei vespri e per la celebrazione dei sacramenti dell’eucarestia, la riconciliazione e dell’Unzione degli infermi.
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07 dicembre
A conclusione dell’Anno Giubilare per il Centenario di Fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, martedì 8 dicembre nella Solennità dell’Immacolata Concezione e in lieta concomitanza con l’Apertura del Giubileo della Misericordia, verrà celebrata alle ore 17.00 nel Santuario della “Madonna della Guardia” a Tortona, la S. Messa Solenne presieduta da S. E. Mons. Giovanni D’Ercole.
La celebrazione si svolgerà alla presenza della Superiora generale, Madre M. Mabel Spagnuolo, del suo Consiglio, del Consiglio della Provincia “Mater Dei” (Italia) e di tante consorelle provenienti dalle comunità dell’Istituto. Non mancherà come sempre la partecipazione calorosa di fedeli, amici, benefattori e collaboratori delle PSMC. La celebrazione eucaristica sarà animata dalla Corale “San Luigi Orione” di Pontecurone.
09 febbraio
Nella Comunità “Nuestra Señora de la Guardia”, la laguna Curacaví, nei giorni dal 30 gennaio al 1 febbraio, è stata realizzata l’Assemblea locale delle Suore Sacramentine della Provincia “N. S. del Carmen”, accompagnate dalla Superiora Provinciale Suor M. Rosanna Sánchez Mardones. É stato un tempo molto bello in apertura di cuore e docilità allo Spirito.
Questi giorni di Incontro sono stati animati dal testo del Vangelo di Marco 8, 22-25 “Lasciarsi toccare e curare da Gesù con fede e speranza”.
Rendiamo grazie a Dio per aver dato alla nostra Provincia le Suore Sacramentine, che sono il “parafulmine” spirituale che anima e protegge il nostro apostolato.
Segretaria Provinciale
Sr. María Ericka Oyarzo.
09 febbraio
In Costa d’Avorio per chiudere l'Anno della Vita Consacrata, i consacrati e le consacrate si sono recati in pellegrinaggio sabato 6 febbraio presso la Basilica Santuario Yamoussoukro, ai piedi di Nostra Signora della Pace.
È stata un’occasione molto importante per ringraziare insieme il Signore del dono della Vita Consacrata e per condividere la gioia di essere consacrati, così come ha detto il padre Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori: "Un incontro con Dio vivo, un’occasione per ringraziare assieme il Signore, e celebrare assieme ancora una volta la bellezza delle vita consacrata ai piedi di M. Santissima e ripartire nella missione piu misericordiosi come il Padre”.
Durante la celebrazione erano presenti più di cento sacerdoti assieme a tutti i vescovi della Costa d'Avorio e il Nunzio Apostolico. Nell’omelia il vescovo Monsignore Raymond Ahoua (Orionino) ha sottolineato che l'anno è compiuto, ma la vita continua e dobbiamo continuare a vivere con generosità, con più gioia, così come vuole il Signore che ci ha chiamato e continua a chiamarci giorno per giorno nel vero cammino che è la croce e la Risurrezione: "la vita consacrata è vita sacrificata ma bella e il mondo oggi ha bisogno della nostra testimonianza non delle nostre chiacchere o parole senza vita. Non è la perfezione formale che rende belle e profetiche le nostre comunità, ma la testimonianza dei consacrati trasfigurata dal loro incontro con Cristo e nella ricerca, anche nella fragilità umana, di dimorare nel suo amore".
Dopo la Santa Messa l'agape fraterna sotto gi alberi accanto al santuario è stato uno dei momenti più belli dell’Incontro. Anche le comunità delle Piccole Suore Missionerie hanno partecipato all’evento.
Domenica 7 febbraio, si è svolta la chiusura diocesana dell’Anno della Vita Consacrata, con una Santa Messa celebrata nel Santuario della Madonna della Guardia a Bonoua.
Numerose le congregazioni intervenute tra le quali anche le Suore di clasusura Carmelitane. La Santa Messa è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Grand Bassam Mons. Raymond Ahoua (FDP) e concelebrata da numerosi religiosi e alcuni sacerdoti diocesani. I Novizi e le Novizie hanno animato la celebrazione con il loro coro.
Anche in questa occasione Mons. Raymond ha ricordato che la missione che Gesù ci affida oggi è essere il cuore della misericordia di Dio che ama, che consola, che guarisce... essere mano misericordiosa di Dio capace di prendere la mano di chi soffre e condurla alla vera via, verità e vita.
Con Maria SSma gettiamo al largo le nostre reti e andiamo avanti con fiducia.
03 febbraio
Nel giorno della presentazione di Gesù al tempio, il 2 febbraio, giornata dedicata anche ai consacrati e alle consacrate, nella nostra famiglia religiosa, e in particolare nella Vice Delegazione appena nata «N. S. della Speranza» hanno fatto il loro ingresso in pre-Noviziato 3 giovani: Claire, Danielle e Edwige. In ogni famiglia c’è sempre grande gioia quando arriva un nuovo figlio o figlia …non di meno è stata la nostra gioia nell’accogliere queste “figlie”.
Di buon mattino sono arrivate Sr. M. Assunta e le consorelle della sua comunità “Maison de Padre Pio". Insieme abbiamo lodato Signore e poi abbiamo partecipato alla Santa Messa celebrata da P. Adrien Koffi (FDP), maestro dei novizi. La liturgia di questo giorno era ricca di meditazioni e incoraggiamenti per noi consacrati. Padre Adrien ha preso tre spunti: 1) Gesù luce che si presenta e ci chiama ad essere luce; 2) Gesù libero che libera gli uomini, e siamo tutti liberi rispondere alla sua chiamata e camminare alla sua sequela e 3) Maria a cui Simeone dice: " il tuo cuore sarà trafitto" per ricordarci che nella vita "c'è sempre una croce, una sofferenza, il vero amore fa soffrire se non soffriamo non abbiamo provato il vero amore". Attraverso queste parole Padre Adrien ha incoraggiato le neo-postulanti ad andare avanti sotto il manto di Maria lasciandosi guidare dallo Spirito Santo come una figlia fiduciosa, seguendo la Congregazione, le consorelle e la loro maestra.
Dopo l'omelia è stato consegnato alle giovani un crocifisso, simbolo della sequela di Cristo crocifisso nostro Re.
Alla fine della messa, Sr. M. Assunta a nome della Vice – delegazione ha donato alle nuove entrate il libro della catechesi della Chiesa cattolica, poi ha rivolto alcune parole a loro e alla comunità che le accoglie, affidandole alla maestra Sr. M. Justine Razanabahoaka.
È seguita l’agape fraterna.
Vorremmo concludere questa bella notizia con le parole del Santo padre: "la nostra congregazione ha bisogno di figlie, il Signore che è stato generoso non mancherà mai della sua promessa. Ma dobbiamo chiederlo, dobbiamo bussare alla porta del suo cuore. Dobbiamo sperare e pregare sempre di più. e accogliere le giovani con serietà, si deve discernere bene se è una vera vocazione e aiutarla a crescere" (Papa Francesco ai consacrati 01.02.2016)
Contiamo sulla preghiera e testimonianza di ogni consorella.
La comunità "Madre della Divina Provvidenza "Bonoua.
02 febbraio
Oggi, 2 febbraio – festa della Presentazione del Signore - si festeggia nella Chiesa la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Il Consacrato per eccellenza è Gesù di Nazaret (Gv 10, 36), «Gesù è colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo in modo supremo (cfr. Gv 10,13).
Ogni cristiano, per tanto, è reso partecipe della consacrazione di Gesù e della Chiesa mediante i sacramenti fondamentali dell’iniziazione cristiana (cf LG 10-12; 34-36).
La Chiesa è tutta intera un popolo di battezzati-cresimati consacrati da Dio a Dio e chiamati a vivere coerentemente nella santità del loro “stato” battesimale-cresimale e ad essere per il mondo sacramento di salvezza.
La vita consacrata della Chiesa si fonda sulla centralità di Gesù, professato Cristo e Signore, e propone di vivere come Lui, casto, povero e obbediente alla volontà del Padre.
San Paolo scrive: “La vergine si preoccupa di essere santa nel corpo e nello spirito” (1 Cor 7, 34). “Santa” e “senza distrazioni” (7, 35), cioè consacrata, appartenente completamente al Signore con un amore che vuole avere un solo cuore: quello di Cristo.
Don Orione amava e valorizzava tanto la vocazione religiosa da scrivere: “Il desiderio della vita perfetta non può venire che da Dio. È una somma grazia che Iddio ti fa: la vocazione religiosa è il più grande beneficio di Dio, dopo il battesimo. (…) E la vocazione religiosa non è già di chi è perfetto; ma di chi desidera di diventarlo. (…) Va avanti alla Madonna: mettiti come uno straccio, di più, come un figlio, ma bambino nelle sue mani, e poi decidi come fossi in punto di morte, e avrai deciso bene” (A Giovanni Repetti, 13.10.1914; Scritti 42,57).
E incoraggiava le Suore dicendo: “Grazie a Dio, credo che non vi sia alcuna tra voi la quale non voglia questo: vivere di Gesù, portare in sé e glorificare in sé la carità di Gesù Cristo Crocifisso. Ed io umilmente lo prego il Signore che sempre vi dia questa santa e buona volontà e che voi lo assecondiate e compiate così la vostra grande vocazione, e che vi doniate di gran cuore a Lui, e che ne portiate la carità a tutti i cuori e a tutto il mondo magnanimamente” (18 agosto 1921).
Ieri papa Francesco durante l’Udienza dedicata ai Consacrati nell’Aula di Paolo VI ha indicato di vivere con profondità tre pilastri della vita consacrata: profezia, prossimità e speranza.
“La profezia è dire alla gente che c’è una strada di felicità, di grandezza, una strada che ti riempie di gioia, che è proprio la strada di Gesù”.
“La vita consacrata mi deve portare alla vicinanza con la gente: vicinanza fisica, spirituale, conoscere la gente”.
E riguardo alla speranza ha detto: “Io domando a voi: il vostro cuore, davanti a questo calo delle vocazioni, prega con questa intensità? “La nostra Congregazione ha bisogno di figli, la nostra Congregazione ha bisogno di figlie…”.
Il Signore che è stato tanto generoso non mancherà la sua promessa. Ma dobbiamo chiederlo. Dobbiamo bussare alla porta del suo cuore”.
Oggi, chiusura dell'Anno della Vita Consacrata un gruppo di PSMC ha partecipato alla celebrazione in San Pietro, presieduta da Papa Francesco, il quale nell'omelia ha esortato con forza: "siate uomini e donne dell'Incontro", e dopo la Santa Messa, ai consacrati che stavano nella Piazza (pure noi), ha invitato a non dimenticare “la prima chiamata”, a ricordare lo stupore di quella vocazione. “Continuate – ha concluso il Papa - a lavorare e a guardare al domani con speranza, chiedendo sempre al Signore che ci mandi nuove vocazioni, così la nostra opera di consacrazione potrà andare avanti”.
Come Suore di Don Orione vogliamo prendere a cuore queste indicazioni del Papa Francesco e vivere più intensamente la nostra consacrazione nella Chiesa a favore dei più poveri.
Leggi il discorso del Papa del 1 febbraio
01 febbraio
Si sta svolgendo a Roma (28 gennaio – 2 febbraio 2016), il grande evento conclusivo dell'Anno della Vita Consacrata, al quale partecipano consacrati e consacrate provenienti da ogni parte del mondo. Il titolo dell’Incontro è: Vita consacrata in comunione. Il fondamento comune nella diversità delle forme.
L'Incontro ha come finalità principali: conoscere meglio il grande mosaico della Vita consacrata, vivere la comunione riscoprendo l'unica chiamata nella diversità delle forme (Ordo Virginum, vita monastica, Istituti apostolici, Istituti secolari, nuovi Istituti e nuove forme di Vita consacrata), iniziare insieme il cammino nel grande Giubileo della Misericordia che consegna ancora una volta a tutti i consacrati il mandato specifico della loro vocazione: essere volto della misericordia del Padre, testimoni e costruttori di una fraternità autenticamente vissuta.
L’evento è iniziato il 28 gennaio con la veglia nella Basilica di S. Pietro presieduta da S.E.R. Mons. qp8qsé Rodríguez Carballo, OFM, Arcivescovo Segretario CIVCSVA, alla presenza di S.E.R. il Cardinale João Braz De Aviz, Prefetto CIVCSVA. Oggi 1 febbraio i consacrati partecipano all'Udienza con Papa Francesco, che il 2 febbraio alle ore 18.00 celebrerà la Santa Messa conclusiva per la XX Giornata Mondiale della Vita Consacrata.
Per approfondimenti :
01 febbraio
Si è svolta ad Andramabto - Itaosy il 31 gennaio, la Santa Messa per la Prima Professione della Novizia Jeanine Marie Perpetue Lantoarisoa e il 25° di Vita religiosa di Sr. M. Edmée Raveloarimanana.
L’Eucarestia è stata presieduta da Don Adriano Savegnago (FDP) che lavora nella Diocesi di Ambanja al nord del Madagascar, e concelebrata dal Vicario Generale della Diocesi di Antananarivo Monsignor Ludowic Ravelonatoandro, P. Honoré (FDP) che lavora a Faratsiho e P. Simon Judes della Diocesi di Antananarivo.
Erano presenti le famiglie delle festeggiante e le consorelle che rappresentavano tutte le comunità presenti in Madagascar: Ankazoabo, Faratsiho, Moramanga, Mandioavato e Anatihazo. Numerosi erano i membri del Movimento Laicale Orionino che hanno partecipato a questa festa, così pure gli amici e collaboratori delle zone dove lavorano le PSMC, non è mancata la gradita partecipazione delle famiglie che vivono vicine alla comunità.
Durante la Santa Messa Don Adriano ha messo in evidenza quanto è grande l’Amore di Dio per noi: “Molte sono le prove, le gioie, le disperazioni durante il cammino nel seguire Gesù ma una cosa è sicura se noi ci mettiamo come i tralci attaccati alle sue radici tutto sarà possibile. Dio non ci chiede molte cose nel seguirLo, solo fiducia in Lui. Tutte le vocazioni hanno questa sorgente in Dio ed è da Lui che attingiamo la forza perché Lui non ci abbandona mai. Ecco perché la Chiesa quest’Anno ci fa vivere quest’Anno Giubilare facendo esperienza della misericordia che non deve rimane solo nella superficie di una pura celebrazione ma che diventi vita in ognuno di noi. Dio ci vuole santi in ogni nostra vocazione ecco perché ancora oggi questa giovane novizia ha avuto il coraggio di dire il suo Si a Lui. Così pure Sr M. Edmée ha potuto ringraziare Dio che non l’ha mai abbandonata durante questi vinticinque anni di Voti: ha avuto delle prove, della gioia nel suo cammino ma vuole mostrare a questa sua sorella più giovane che nel seguire Gesù siamo sicuri di vincere il male se ci fidiamo di Lui”.
La festa è continuata con il pranzo, animato da danze e poesie per esprimere quanto è preziosa la chiamata di Dio.
01 febbraio
Suor M. Justine Razanabahoaka fa parte della comunità Madre della Divina Provvidenza di Bonoua, in Costa d’Avorio. La comunità è composta da quattro suore (alle quali si uniranno a breve anche tre postulanti), e diciannove bambini, giovani disabili con handicap fisici e mentali, che don Orione amava chiamare le nostre "perle".
Insieme alle consorelle della comunità, Sr. M. Justine ci ha inviato il racconto di una bella giornata trascorsa insieme ad ospiti e volontari.
“Siamo nell’Anno Santo della Misericordia, e la Chiesa ci richiama attraverso le parole del Santo Padre il Papa Francesco:
"Ci troviamo nell’Anno Santo della Misericordia. Spero che in questo Giubileo tutti i membri della Chiesa rinnovino la loro fede in Gesù Cristo che è il volto della misericordia del Padre, la via che unisce Dio e l’uomo. Perciò la misericordia costituisce l’architrave che sorregge la vita della Chiesa: la prima verità della Chiesa, infatti, è l’amore di Cristo.
Come non desiderare allora che tutto il popolo cristiano – pastori e fedeli – riscopra e rimetta al centro, durante il Giubileo, le opere di misericordia corporale e spirituale? E quando, alla sera della vita, ci sarà chiesto se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, ugualmente ci sarà domandato se avremo aiutato le persone a uscire dal dubbio, se ci saremo impegnati ad accogliere i peccatori, ammonendoli o correggendoli, se saremo stati capaci di combattere l’ignoranza, soprattutto quella riguardante la fede cristiana e la vita buona. Questa attenzione alle opere di misericordia è importante: non sono una devozione. E’ la concretezza di come i cristiani devono portare avanti lo spirito di misericordia." (Discorso ai partecipanti alla plenaria della Congregazione per la dottrina della fede nella - Sala Clementina Venerdì, 29 gennaio 2016)
E don Orione stesso ci invita ad essere aperti e a fare spazio perché altri possono esercitare la carità. Così, il 24 gennaio, insieme ai volontari e ai benefattori del nostro centro, abbiamo passato una giornata di svago al mare con i nostri bambini e le suore di due comunità, "Madre della Divina Provvidenza" e "Maison di Padre Pio".
Tutti sono stati contenti di questa iniziativa ed hanno approfittato dell'occasione, che gioia vedere le nostre perle a gioire nell’acqua, sulla sabbia, ma anche le consorelle, le volontarie sono rimaste felici.
Abbiamo mangiato assieme il pranzo dopo avere servito i nostri padroni che sono il volto su cui brilla l'immagine di Dio. La sera con gioia e soddisfazione siamo rientrate. La gioia resta sempre nei cuori di ciascuno.
Le suore della comunità "Madre della Divina Provvidenza di Bonoua
28 gennaio
In occasione del Mercoledì delle Ceneri, il Santo Padre investirà ufficialmente i Missionari della Misericordia del loro mandato, con una celebrazione che si terrà nella Basilica di San Pietro.
I Missionari della Misericordia (descritti nella bolla Misericordiae vultus al n. 18) saranno invitati, per animare missioni al popolo o iniziative particolari legate al Giubileo, con particolare riferimento alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Il Santo Padre, infatti, conferirà loro l’autorità di perdonare anche i peccati riservati alla Sede Apostolica. Essi saranno Predicatori della Misericordia, annunciatori della gioia del perdono, confessori accoglienti, amorevoli, compassionevoli e attenti specialmente alle difficili situazioni della singole persone.
Inoltre per tale occasione, saranno traslate a Roma, dal 3 all’11 febbraio, le spoglie mortali di San Pio da Pietralcina e San Leopoldo Mandic, due grandi Santi esempi di Misericordia vissuta, per i quali sono state organizzate numerose iniziative di preghiera.